Amazon ci prova, diventa editore

Amazon ci prova, diventa editore

Contratti direttamente con gli autori. Una rivoluzione di mercato o uno sgarbo ai suoi un tempo fidi alleati? I piccoli hanno paura, i grandi si preparano allo scontro
Contratti direttamente con gli autori. Una rivoluzione di mercato o uno sgarbo ai suoi un tempo fidi alleati? I piccoli hanno paura, i grandi si preparano allo scontro

Amazon esordisce nel settore dell’editoria, non più solo con strumenti di autoproduzione per autori fai-da-te, ma arrivando a pubblicare direttamente 122 libri : sia in formato cartaceo che ebook. Con questa mossa il negozio sembra andare in parte contro gli editori, scavalcandoli.

Amazon ha di fatto traghettato l’editoria del mondo del digitale, legandosi a doppio filo alla sorte degli ebook: per garantire volumi a prezzi contenuti (puntando in particolare alla soglia dei 9,99 dollari anche per le nuove uscite) Amazon era disposta a vendere anche in perdita, in modo da spingere il suo Kindle e in generale il settore degli e-reader e dell’editoria digitale. Per questo si era affidato ad un modello che permetteva agli editori di stabilire il prezzo all’ingrosso, e a lei di scegliere quello di vendita .

I rapporti fino a quel momento pressoché idilliaci si sono tuttavia incrinati quando è entrato in scena un nuovo personaggio: Apple. Per attirare editori e contenuti su iPad e iBook Store, infatti, Cupertino ha spinto il modello dell’ agency model , secondo il quale gli editori possono stabilire liberamente il prezzo di vendita, lasciando al rivenditore una percentuale fissa del 30 per cento.

Uno dopo l’altro tutti gli editori hanno fatto pressione su Amazon per vedersi garantite le stesse libertà: la paura, supposta o reale, degli operatori del settore era e rimane quella di veder svalutato il libro come prodotto e marginalizzato nella sua forma tradizionale cartacea. E Amazon si è così ritrovata nelle condizioni di inseguire Apple, perdendo dunque il precedente rapporto privilegiato.

Ora Amazon esordisce collaborando con un rappresentante della vecchia guardia come Laurence Kirshbaum e sembra aver già fatto offerte ad autori di punta di altre case editrici .

I principali editori non hanno commentato il nuovo spunto imprenditoriale di Amazon, ma piccoli editori e agenti letterari hanno parlato chiaramente di “paura”: doversela vedere da un giorno all’altro con un soggetto come Amazon potrebbe significare davvero la fine di molti sonni tranquilli.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
17 ott 2011
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