Amazon e Perplexity litigano come bambini dell'asilo...

Amazon e Perplexity litigano come bambini dell'asilo (con gli avvocati)

Amazon chiede a Perplexity di bloccare il browser AI Comet dall'acquistare prodotti sul suo sito, ma la startup accusa Amazon di bullismo.
Amazon e Perplexity litigano come bambini dell'asilo (con gli avvocati)
Amazon chiede a Perplexity di bloccare il browser AI Comet dall'acquistare prodotti sul suo sito, ma la startup accusa Amazon di bullismo.

Due giganti della tecnologia che si accusano a vicenda in pubblico è sempre uno spettacolo divertente, soprattutto quando entrambi fingono di avere a cuore gli interessi dei consumatori mentre in realtà stanno solo proteggendo i propri soldi. Amazon non vuole che Perplexity usi il suo browser AI per comprare prodotti sul suo sito, Perplexity dice che Amazon è un bullo, Amazon controbatte che Perplexity offre un’esperienza peggiore. Nel frattempo noi ci godiamo questo teatrino…

Tutto è iniziato quando Amazon ha chiesto a Perplexity (tramite una lettera legale) di impedire al suo browser AI Comet di comprare prodotti per i clienti su Amazon. Perplexity ha risposto con un post pubblico martedì, accusando Amazon di “bullismo” e pubblicando quella che definisce una minaccia legale aggressiva.

Battaglia legale tra Amazon e Perplexity per gli acquisti con l’AI

Il browser AI di Perplexity, chiamato Comet, ha una funzione di agente che può trovare e acquistare prodotti da vari siti web per conto dell’utente. Si dice all’AI cosa si vuole, lei cerca il prezzo migliore e lo compra. Fine della storia.

Il problema è che Amazon non vuole far parte di questo gioco. E quando il più grande rivenditore online del mondo dice di piantarla, o si obbedisce o si deve mettere in conto una battaglia legale lunga, costosa, e probabilmente persa in partenza. Perplexity, nella sua risposta pubblica, sostiene che Amazon dovrebbe essere felice di questa cosa. Acquistare più facilmente significa più transazioni e clienti più soddisfatti. scrivono. Ma ad Amazon non interessa. Sono più interessati a mostrarti pubblicità, risultati sponsorizzati e a influenzare le tue decisioni di acquisto con upsell e offerte confuse.

È un’accusa dura ma onesta. Chiunque abbia mai cercato qualcosa su Amazon sa che i primi risultati sono sempre “sponsorizzati”, che si deve scrollare tre pagine per trovare quello che si sta cercando davvero, e che il sito farà di tutto per farti comprare anche cose che non servono…

La parte più succosa della storia è che Perplexity cita una dichiarazione recente di Andy Jassy, CEO di Amazon, che durante una conference call sui risultati finanziari della scorsa settimana ha detto che l’azienda prevede di collaborare con agenti di terze parti nel corso del tempo. Quindi Amazon dice pubblicamente che collaborerà con agenti AI di terze parti, ma poi manda lettere legali aggressive a Perplexity per impedirgli di fare esattamente quello?… C’è qualcosa che non torna.

La spiegazione, ovviamente, è che quando Jassy parla di “agenti terzi” intende agenti che Amazon controlla, approva, e probabilmente prende una percentuale da ogni transazione. Non agenti completamente indipendenti che bypassano tutto l’ecosistema di pubblicità e upselling che Amazon ha costruito così accuratamente.

Perplexity paragona Amazon a un negozio disonesto

Jesse Dwyer, portavoce di Perplexity, ha fatto un paragone particolarmente azzeccato in una dichiarazione a The Verge: È come se andassi in un negozio e il negozio ti permettesse solo di assumere un personal shopper che lavora per il negozio. Quello non è un personal shopper, è un addetto alle vendite.

È un’immagine perfetta. Amazon vuole che usiamo solo i loro assistenti AI, quelli programmati per massimizzare le vendite e spingere verso prodotti sponsorizzati e più redditizi. Un assistente AI veramente indipendente come Comet potrebbe cercare semplicemente il prodotto migliore al prezzo migliore, senza preoccuparsi se Amazon guadagna di più o di meno dalla transazione.

Ed è esattamente per questo che Amazon non lo vuole. Non perché offre un’esperienza peggiore ai clienti, ma perché offre un’esperienza peggiore ad Amazon.

La contro-dichiarazione di Amazon

Nel frattempo, Amazon ha rilasciato la sua contro-dichiarazione sostenendo che le applicazioni di terze parti che acquistano prodotti per i clienti dovrebbero rispettare le decisioni dei fornitori di servizi di partecipare o meno, e che Comet offre un’esperienza di acquisto e di assistenza clienti significativamente peggiore.

Amazon non spiega esattamente in cosa l’esperienza di Comet sia peggiore. Presumibilmente il problema è che bypassa tutta la pubblicità, gli upsell, i suggerimenti sponsorizzati, e tutte quelle altre cose che Amazon considera “esperienza di acquisto” ma che per gli utenti sono solo un fastidio.

Il punto sull’assistenza clienti è più valido. Se qualcosa va storto con un acquisto fatto tramite Comet, chi gestisce il reclamo? Amazon probabilmente non vuole trovarsi a risolvere problemi causati da un’AI di terze parti su cui non ha controllo.

Questa scaramuccia tra Amazon e Perplexity è solo l’inizio di quella che probabilmente diventerà una guerra molto più grande. I browser basati sull’intelligenza artificiale come Comet, Arc, e altri stanno cercando di rivoluzionare il modo in cui navighiamo sul web, facendo cose per noi invece di limitarsi a mostrarci informazioni.

Ma ogni volta che un’AI cerca di fare qualcosa su un sito commerciale, comprare prodotti, prenotare voli, ordinare cibo, si scontra con gli interessi di quei siti, che hanno costruito interi modelli di business attorno al controllo dell’esperienza utente.

Chi la spunterà? (Spoiler: Amazon). È difficile immaginare che Perplexity vinca. Amazon è enormemente più grande, ha risorse legali praticamente infinite, e soprattutto controlla la piattaforma. Se Amazon decide di bloccare completamente l’accesso a Comet, può farlo. E Comet diventa improvvisamente molto meno utile se non può accedere al più grande rivenditore online del mondo.

Perplexity può gridare al bullismo quanto vuole, ma alla fine Amazon ha le carte in mano. L’unica speranza per Perplexity e per altri browser AI è che i regolatori intervengano e stabiliscano che i grandi rivenditori online devono permettere accesso paritario a tutti i tipi di agenti di acquisto, non solo quelli che controllano direttamente.

Fonte: Amazon
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
5 nov 2025
Link copiato negli appunti