Ben oltre le più rosee previsioni degli analisti: entrate per 87,44 miliardi di dollari (+21% anno su anno) e utile netto da 3,3 miliardi di dollari (+8%). Così Amazon ha chiuso la sua trimestrale, spinta dalle vendite del Black Friday e delle festività sul proprio store.
Amazon, trimestrale da record
Stanno dunque pagando gli investimenti degli ultimi anni nell’ottimizzazione dei processi logistici, in particolare per quanto riguarda le spedizioni: quadruplicati gli ordini dell’e-commerce consegnati il giorno stesso o quello successivo. Molti coloro che per questo motivo hanno scelto di abbonarsi a Prime: ora sono più di 150 milioni in tutto il mondo (nell’aprile 2018 erano 100 milioni). Restando in tema di servizi premium, che hanno pesato complessivamente per 5,24 miliardi di dollari (+32% in dodici mesi), nei giorni scorsi l’azienda ha reso noto che gli iscritti a Music Unlimited ora sono 55 milioni.
Segno positivo anche per l’offerta cloud di AWS: entrate per 9,95 miliardi di dollari (+34%) con un utile netto da 2,6 miliardi di dollari (+19%). La categoria Other che include principalmente l’advertising ha generato entrate per 4,8 miliardi di dollari (+41%), mentre le vendite presso i negozi fisici, soprattutto quelli della catena Whole Foods, hanno fatto registrare una lieve flessione pari all’1% fino a 4,36 miliardi di dollari.
La società, a differenza di altri big del settore tecnologico (come Apple o Google) non prevede che la diffusione del coronavirus possa avere un qualche effetto immediato sul proprio business.