San Francisco (USA) – Se Intel ha spremuto un TeraFLOPS di potenza da un singolo processore dotato di 80 core , AMD ha risposto all’avversaria mostrando un computer capace di raggiungere la stessa performance con due processori grafici di nuova generazione.
Il sistemone, chiamato Teraflops in a Box , rappresenta una delle prime dimostrazioni pubbliche di R600 , nome in codice della prima GPU di ATI ad abbracciare il paradigma dello stream computing : questo nuovo modello di computing, che permette di utilizzare le GPU per accelerare certe categorie di applicazioni, è stato sperimentato lo scorso anno da ATI insieme alla Stanford University e si trova alla base della piattaforma commerciale CUDA della rivale Nvidia .
Come i processori GeForce serie 8 di Nvidia, anche R600 supporta la tecnologia DirectX 10 di Windows Vista e si basa su un’architettura granulare a shader unificati ottimizzata per eseguire moltissime operazioni in virgola mobile in parallelo. AMD non ha ancora rivelato i dettagli della sua architettura, limitandosi a dire che i due prototipi di R600 sono composti da 320 unità “multiply-add” e che le schede grafiche su cui sono montati consumano 200 watt ciascuna.
Il sistema Teraflops in a Box mostrato a San Francisco era composto da una CPU Opteron dual-core e da due stream processor R600, mentre il sistema operativo che vi girava era una versione standard di Windows XP Professional. Grazie ad una piattaforma che AMD chiama Accelerated Computing , il chipmaker di Sunnyvale afferma che sistemi come Teraflops in a Box possono essere utilizzati per aggregare la potenza di CPU e co-processori specializzati (come R600) al fine di accelerare (fino a 20 volte, secondo alcune stime) un’ampia gamma di applicazioni scientifiche e commerciali: tra queste quelle utilizzate nel settore energetico, finanziario, geologico, medicale e della sicurezza.
Proprio di recente AMD ha annunciato che il lancio commerciale di R600 subirà un ritardo di qualche settimana , giustificando la decisione con la volontà di attendere che sul mercato arrivino i primi giochi e le prime applicazioni capaci di sfruttare le librerie DirectX 10.
Durante la conferenza stampa di San Francisco AMD è poi tornata a parlare di Barcelona , nome in codice della prima famiglia di Opteron quad-core pianificata per la seconda metà dell’anno. Il produttore ha ribadito che nei calcoli in virgola mobile Barcelona fornirà performance fino al 42% superiori rispetto all’attuale generazione di Xeon quad-core. Per quanto riguarda le prestazioni fornite nel campo dei numeri interi, particolarmente importanti per i server web e di database, il vantaggio dovrebbe però essere assai più contenuto: qualcuno suggerisce non superiore al 10%.
Intel è però già pronta a replicare alla propria avversaria con un aggiornamento delle sue CPU quad-core. Entro l’autunno il chipmaper di Santa Clara prevede di elevare la frequenza di clock dello Xeon 5300 portandola dagli attuali 2,66 GHz a 3 GHz. Nella seconda parte dell’anno introdurrà anche un nuovo chipset , oggi noto come Seaburg , che spingerà la frequenza del front-side bus da 1.333 MHz a 1.600 MHz. Altre informazioni sulla roadmap di Intel relativa a Xeon vengono fornite in questo articolo di crn.com .