A partire da questi giorni, gli avvisi relativi alle comunicazioni inviate dalle Corti di giustizia tributaria sono recapitati anche attraverso l’app IO. È il risultato di un’integrazione appena annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Vediamo in cosa consiste.
App IO e gli avvisi della giustizia tributaria
Più nel dettaglio, permette di ricevere un messaggio di avvenuta consegna delle PEC contenenti le convocazioni in udienza, inviate dalle segreterie attraverso il sistema informativo SIGIT (Sistema Informativo della Giustizia Tributaria), nell’ambito del PTT (Processo Tributario Telematico).

L’accesso al servizio è rivolto ai difensori associati alla casella PEC indicata nel ricorso, che siano anche registrati sull’app IO e abbiano attivato la funzione di ricezione dei messaggi dall’applicazione stessa, come mostrato qui sopra. Può essere abilitata automaticamente tramite configurazione rapida in fase di prima installazione oppure successivamente dalla sezione Servizi, selezionando l’opzione “Contattarti in app” tra le voci “Questo servizio può”.

Sempre il Ministero fa sapere che entro il primo semestre del 2026 saranno attivati anche i messaggi di avviso relativi all’avvenuto invio delle PEC contenenti la comunicazione del dispositivo deliberato dall’organo giudicante
e la comunicazione dell’avvenuto deposito della sentenza o di altro provvedimento giurisdizionale
. Ecco quanto si legge nel comunicato stampa.
Questo servizio rappresenta un ulteriore passo del Ministero dell’Economia e delle Finanze verso la digitalizzazione completa del processo tributario e la semplificazione delle interazioni della Pubblica Amministrazione con cittadini e professionisti.
IT-Wallet spegne oggi la sua prima candelina
Cambiando argomento (ma solo in parte), proprio oggi l’app IO celebra un anno dall’integrazione del sistema IT-Wallet. Il lancio pubblico della funzionalità Documenti su IO risale infatti al 4 dicembre 2024. Per il futuro, in attesa di capire come e quando arriverà il portafoglio digitale europeo, sappiamo che presto accoglierà nuovi documenti come l’indicatore ISEE, il titolo di studio, il certificato di residenza e la tessera elettorale.