Apple a caccia di un nuovo clone

Apple a caccia di un nuovo clone

Nella corsa a mettere fuori mercato tutto quello che può assomigliare ad un iMac, Apple si è fermata ad analizzare il look della sua prossima vittima. Che, come le altre, non sembra un iMac
Nella corsa a mettere fuori mercato tutto quello che può assomigliare ad un iMac, Apple si è fermata ad analizzare il look della sua prossima vittima. Che, come le altre, non sembra un iMac


Web – Si chiama FishPC il computer che sta guadagnando in popolarità dopo essere finito sotto la lente di ingrandimento di Apple . Il design di FishPC , prodotto dall’omonima azienda australiana, sfrutta colorazioni translucide sebbene, com’è evidente dall’immagine in queste pagine, non possa essere scambiato per un iMac di Apple.

Eppure è proprio su questo che sta lavorando l’azienda di Cupertino, attivissima nel reprimere qualsiasi tentativo di imitazione. Per almeno tre volte Apple negli ultimi mesi ha ottenuto ingiunzioni di sospensione della produzione nei confronti di aziende come eMachines , Daewoo ed altre. Ora potrebbe essere la volta di FishPC.

La più vistosa differenza tra questo e l’iMac è il fatto che non si tratta di un computer “all-in-one” come il best seller Apple, ma di un personal più “tradizionale”, con numerosi componenti “indipendenti”. Di fatto è il monitor a ricordare, peraltro vagamente, l’iMac.

Un funzionario Apple, Alec Rosen, nei giorni scorsi ha affermato: “Non sono un esperto di legge, quindi non sono sicuro se ci sia o meno una violazione del copyright o del trademark. Ma di certo assomiglia moltissimo ad un iMac”. La pensa in modo completamente opposto il direttore generale di FishPC, Timothy Sabre, secondo cui “FishPC è stato lanciato per dare agli utenti PC una scelta. Non copiamo né abbiamo tentato di copiare altre macchine. Se si guarda bene al sistema, la CPU appare come un pesce che sta in equilibrio sulla sua coda, da qui il nome FishPC. I componenti del sistema sono separati e non all-in-one. La CPU soprattutto è diversa, è alta meno di 30 centimetri e carica i Cd-ROM dal davanti”.

In effetti l’origine del sistema non è iMac ma EasyNow di AMD , un design translucido adottato da un numero crescente di produttori. Ma Rosen avverte: “Ci occuperemo senz’altro di esaminare la macchina e di capire se in qualche modo viola i nostri brevetti”.

Per la cronaca, comunque, il PC del pesce viene distribuito in cinque colori (viola, rosso, blu, blu marino e arancione), è dotato di processore a 450 MHz, 64 megabyte di RAM, disco rigido da 8,4 giga, modem 56K, casse, USB, floppy, card di rete, Windows98 e la suite office di Sun , StarOffice.

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Pubblicato il
27 apr 2000
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