A gennaio andrà all’asta il contratto con cui nel 1976 è stata fondata Apple (allora Apple Computer Company). La vendita sarà curata da Christie’s. Si prevede un prezzo finale compreso tra i 2 e i 4 milioni di dollari, il più elevato di sempre per un pezzo da collezione legato alla storia della mela morsicata.
Quanto vale il contratto di fondazione di Apple?
È un documento di tre pagine con le firme di Steve Jobs, Steve Wozniak e Ron Wayne, attraverso il quale i creatori dell’azienda hanno definito le loro quote di partecipazione: 45% a testa per i primi due, 10% per il terzo (tra le altre cose autore del logo originale) che deciderà di tirarsene fuori un paio di settimane dopo incassando 800 dollari. Oggi la sua parte varrebbe 400 miliardi di dollari, sarebbe l’uomo più ricco al mondo (dopo Elon Musk). Quando si dice essere lungimiranti.

Ron Wayne è il co-fondatore che pochi conoscono
Farà parte del pacchetto anche il contratto firmato da Wayne per cedere la propria quota a Jobs e Wozniak. Anni dopo, lui stesso racconterà di aver fatto pace con le conseguenze di una decisione che solo a posteriori si è rivelata a dir poco avventata.
Cosa posso dire? Prendi una decisione in base alla tua comprensione delle circostanze e ci convivi.
Christie’s non ha ancora pubblicato una scheda dedicata al documento sul proprio sito ufficiale, ma dovrebbe far parte del lotto The American Collector, con le offerte accettate esclusivamente online dal 13 al 27 gennaio.
Gli altri pezzi da collezione della storia di Apple
Sono tanti i pezzi da collezione legati al marchio finiti all’asta nel corso degli ultimi anni. Alcuni esempi? L’Apple-1 venduto a 500.000 dollari, gli schemi di Apple II arrivati a 630.000 dollari, un iPhone del 2007 con la confezione ancora chiusa e intatta a 39.000 dollari un iPod di prima generazione con rotella meccanica.