A maggio scorso, Apple e Google hanno unito le forze e hanno annunciato una soluzione comune mirante a contrastare l’uso improprio dei dispositivi di localizzazione Bluetooth, come nel caso di AirTag, e per prevenire il tracciamento indesiderato. A qualche mese di distanza, lo sviluppo delle specifiche pare finalmente essere prossimo alla finalizzazione.
Apple e Google proseguono lo sviluppo delle specifiche per l’uso improprio dei tracker
Una bozza finale, infatti, è stata pubblicata il 20 dicembre 2023 sul sito dell’Internet Engineering Task Force (IETF), un’organizzazione per lo sviluppo di standard. Le specifiche sono state aperte alla prima revisione e a eventuali commenti da parte di soggetti esterni fino allo scorso agosto.
Unitamente ad Apple e Google, anche altre aziende, tra cui Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Pebblebee, hanno espresso sostegno all’iniziativa, ma allo stato attuale delle cose non è noto se le società in questione abbiano fornito il loro feedback e fino a che punto siano effettivamente coinvolte nello sviluppo dello standard.
Nel corso dello sviluppo di queste specifiche, Apple e Google avrebbero anche tenuto conto dei contributi di vari gruppi di sicurezza e di attivisti tra cui la National Network to End Domestic Violence che si occupa di sostenere la definizione di standard universali a protezione di coloro che sono stati vittime dell’utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione e secondo cui il nuovo standard permetterà di ridurre all’osso le opportunità di abuso della tecnologia.
Visto e considerato che l’anno è quasi finito, il rilevamento del tracciamento indesiderato su iOS e la rete avanzata Trova il mio dispositivo su Android probabilmente arriveranno solo nel 2024. Ad ogni modo, avere soluzioni maggiormente efficienti per queste funzionalità sarà una grande spinta per la protezione della privacy, oltre che per contrastare i furti.