Apple/ La carica dei SuperMac

Apple/ La carica dei SuperMac

di D. Galimberti. Con il rilascio di nuovi modelli di Mac Apple migliora ulteriormente il rapporto/prezzo prestazioni delle proprie macchine sfidando anche i PC più dotati
di D. Galimberti. Con il rilascio di nuovi modelli di Mac Apple migliora ulteriormente il rapporto/prezzo prestazioni delle proprie macchine sfidando anche i PC più dotati


Roma – Stavo sfogliando alcune riviste di informatica quando trovo la prova di un portatile; mi cade l’occhio sul prezzo: più di 3.300 euro IVA esclusa, ovvero intorno ai 4.000 euro per i comuni mortali. Per un prezzo così alto mi aspetto qualcosa di strabiliante, ma mentre leggo l’articolo mi accorgo che non è così: schermo da 12″, 256 MB di RAM, HD da 20 GB, scheda video da 16 MB, modem, scheda di rete (ethernet e wireless) e due USB; niente firewire, niente lettori CD/DVD, niente bluetooth, niente suono stereo. Certo, tutto questo va a vantaggio del peso (veramente ridotto), ma quanto ci guadagna veramente la portabilità quando mi devo portare dietro una serie infinita di accessori esterni?

Il prezzo mi spinge all’immediato paragone con la nuova linea di portatili Apple: con la stessa spesa potrei portarmi a casa Powerbook G4 con schermo da 17″, masterizzatore di DVD e tutto quello che manca al sopracitato concorrente. Se poi l?interesse principale ricade sulla portabilità, il fratello minore con display da 12″, pur senza rinunciare a dimensioni e peso contenuti, offre comunque un HD più capiente, un?unità CD-RW/DVD, una scheda video da 32 MB e tanti altri particolari, ad un prezzo che è praticamente la metà. E meno male che (dicono) i Mac costano tanto…

Le cose non cambiano quando, spinto dalla curiosità, vado ad esaminare i prezzi di un’altra nota marca; qui la scelta è notevolmente più ampia: si va dai 1.800 euro agli oltre 4.500 euro, ma per un modello di dotazioni paragonabili a quello di un Titanium da 15?, il prezzo è mediamente al di sopra dei 3.200 euro, e non c?è comunque possibilità di montare un Superdrive.

Sempre in relazione ai prezzi dei computer Apple, scopro da un?altra notizia dei giorni scorsi che un?autorevole rivista del settore ha assegnato all?eMac il ?premio virtuale? come miglior sistema al di sotto dei 2.000 dollari per la realizzazione di DVD (inteso come insieme di hardware e software).

Con uno scenario simile è comprensibile che Apple, durante l?ultimo expo, abbia puntato tutto sui portatili e sulle nuove applicazioni del panchetto iLife in uscita nei prossimi giorni. Dopo tutto, l?ultimo resoconto finanziario ha evidenziato che le vendite di macchine desktop sono ristagnanti, mentre il settore dei portatili (dove anche l?iPod fa la sua parte) è quello che fa da traino.

Non avendo a disposizione nulla di rivoluzionario nel settore desktop, Apple ha voluto ?sfruttare? la vetrina dell?expo per introdurre due nuovi portatili che, ognuno con target differenti, sono destinati a ripetere i successi dell?ultimo periodo. Con una scheda madre completamente ridisegnata, il piccolo PowerBook 12? offre tutta la potenza del G4 con l?estrema portabilità dell?iBook e un prezzo decisamente concorrenziale; inoltre la possibilità di montare il SuperDrive lo rende a tutti gli effetti il più piccolo e portatile sistema per il montaggio e la realizzazione di DVD video. Personalmente ritengo che si tratti della macchina Apple destinata a raccogliere il maggior successo durante i prossimi mesi.

Nonostante tutto, la presentazione di nuovo hardware anche nel settore desktop era nell?aria da tempo, soprattutto visto il tempo passato dal precedente aggiornamento. I nuovi PowerMac, che ora nella configurazione top prevedono un dual G4 da 1,42 GHz, segnano un deciso taglio dei prezzi da parte di Apple, che con questa mossa mostra la sua chiara intenzione di ?risvegliare? il mercato del settore. Non è escluso che nei prossimi giorni, magari in contemporanea al rilascio di iLife, venga presentata anche una revisione dell?iMac e forse un nuovo modello di iPod, tutti prodotti che, a quanto pare, scarseggiano nei magazzini di Apple (come accade solitamente nel periodo che precede l?uscita di nuovo hardware).

Se così dovesse essere, è facile immaginare che anche su queste macchine si assista ad un ribasso dei prezzi; il livello di competitività raggiunto con la prima serie di iMac è infatti calato notevolmente dopo l?uscita del nuovo modello (nonostante il boom iniziale di vendite), ed è stato recuperato solo in parte dopo l?introduzione dell?eMac. In questo modo Apple potrebbe riconquistare anche sulla linea dei desktop consumer quel vantaggio sul rapporto qualità/prezzo che ora sembra detenere solo sulle macchine portatili. Un taglio dei prezzi su tutta la linea desktop non potrà che dare esiti positivi, non solo sul grande mercato americano ma anche in Europa, dove le vendite di Apple sono già adesso in ripresa.

Domenico Galimberti

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Pubblicato il
30 gen 2003
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