Apple libera Grand Central Dispatch

Apple libera Grand Central Dispatch

Il framework per il computing multiprocessore, appena integrato in Snow Leopard, viene rilasciato con licenza open source. La scelta cade su Apache Software License 2.0
Il framework per il computing multiprocessore, appena integrato in Snow Leopard, viene rilasciato con licenza open source. La scelta cade su Apache Software License 2.0

I sorgenti contenuti in Grand Central Dispatch ( GCD ), una struttura creata da Apple per ottimizzare il supporto ad applicazioni per sistemi con processore multicore, sono liberamente scaricabili, regolati dai termini della Apache Software License . Libdispatch è il nome della API rilasciata per consentire agli utenti di manipolare le righe di codice presenti nel database.

GCD aveva visto la luce in concomitanza con Snow Leopard e alcuni si sono detti sorpresi dalla decisione di Cupertino di aprire le porte del suo framework.

Non è la prima volta che una tecnologia sviluppata in casa viene liberata da Apple: WebKit, un tool integrato in diversi browser tra cui Safari e Chrome, è solo uno fra i molti progetti open partoriti dalla mela morsicata. In altri casi, come quello molto discusso del kernel di OS X, il procedimento è stato inverso e ha condotto a una sorta di fork tra quanto è disponibile a sorgenti aperti e quanto è invece contenuto nell’OS della Mela in commercio.

Secondo gli addetti ai lavori proprio la familiarità con le licenze aperte potrebbe aver comunque spinto i vertici di Cupertino a liberare GCD, nonostante si trattasse di uno strumento che si era rivelato al grande pubblico poco più di due settimane fa.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il 15 set 2009
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