I sorgenti contenuti in Grand Central Dispatch ( GCD ), una struttura creata da Apple per ottimizzare il supporto ad applicazioni per sistemi con processore multicore, sono liberamente scaricabili, regolati dai termini della Apache Software License . Libdispatch è il nome della API rilasciata per consentire agli utenti di manipolare le righe di codice presenti nel database.
GCD aveva visto la luce in concomitanza con Snow Leopard e alcuni si sono detti sorpresi dalla decisione di Cupertino di aprire le porte del suo framework.
Non è la prima volta che una tecnologia sviluppata in casa viene liberata da Apple: WebKit, un tool integrato in diversi browser tra cui Safari e Chrome, è solo uno fra i molti progetti open partoriti dalla mela morsicata. In altri casi, come quello molto discusso del kernel di OS X, il procedimento è stato inverso e ha condotto a una sorta di fork tra quanto è disponibile a sorgenti aperti e quanto è invece contenuto nell’OS della Mela in commercio.
Secondo gli addetti ai lavori proprio la familiarità con le licenze aperte potrebbe aver comunque spinto i vertici di Cupertino a liberare GCD, nonostante si trattasse di uno strumento che si era rivelato al grande pubblico poco più di due settimane fa.
Giorgio Pontico