Apple pensa ad un DRM elettrico

Apple pensa ad un DRM elettrico

Abbinare caricabatterie e dispositivo per renderlo inutilizzabile ai ladri. Con una specie di DRM per l'elettronica ricaricabile. Quali i vantaggi? Quali i rischi?
Abbinare caricabatterie e dispositivo per renderlo inutilizzabile ai ladri. Con una specie di DRM per l'elettronica ricaricabile. Quali i vantaggi? Quali i rischi?

Sono davvero tante le vittime del furto di un iPod : i mariuoli sono sempre più interessati ad un gadget costoso e appetibile come il lettore multimediale portatile di casa Apple, e le soluzioni più fantasiose si moltiplicano per porre un freno a questa spiacevole moda. Ci stanno pensando anche a Cupertino, visto che di recente hanno brevettato un sistema pensato per impedire al ladro di turno di poter riutilizzare il maltolto ingiustamente sottratto.

Il brevetto 20070138999 , assegnato ad Apple lo scorso 21 luglio, recita infatti: “Quando viene sospettato l’uso non autorizzato del dispositivo, il meccanismo di ricarica viene disabilitato per impedire l’uso dell’apparecchio”. Per evitare insomma che il primo che capita possa utilizzare a suo piacimento un iPod altrui, all’atto della ricarica il dispositivo potrebbe avviare una procedura di riconoscimento : se il caricabatterie risultasse differente da quello abbinato, chiederà di inserire un codice per “autorizzarne” l’utilizzo.

Assomiglia dunque ad una sorta di DRM elettrico : un sistema, quello del Digital Rights Management, che nel tempo si è rivelato poco efficace per le questioni di interoperabilità e compatibilità con le altre offerte del mercato. Ma se per il web la faccenda si configura come una lotta di estensioni e di browser, ad essere messo in crisi da questo brevetto potrebbe essere il fiorente mercato degli accessori di terze parti che gira attorno all’iPod.

Sebbene nel documento si citi chiaramente l’eventualità di concedere ad altri produttori la possibilità di interagire con successo con il lettore, a molti sembra che Apple potrebbe facilmente guadagnare una grossa fetta degli introiti altrui proponendo l’unica possibile alternativa ad un alimentatore rotto o smarrito. Senza contare che diverrebbe molto complicato sfruttare soluzioni di fortuna come il celebre Minty Boost! o il più classico dei caricabatterie prestato da un amico mentre si è fuori casa o in viaggio.

L’idea è stata accolta tiepidamente in rete, con molti commenti sprezzanti su Digg , New Scientist , OhGizmo! e quasi ogni altro sito in cui la notizia è stata riportata. Che ci si debba iniziare a preoccupare di tenere al sicuro anche il caricabatterie oltre all’iPod?

Luca Annunziata

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Pubblicato il
27 lug 2007
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