Il termine usato è “stunned”, ovvero scioccato, messo al tappeto, mandato KO: Apple annuncia di aver trovato una spiegazione per la faccenda dell’antenna del Melafonino, ed è una spiegazione che non convince tutti. Ma che getta le sue radici niente di meno che all’epoca del lancio del primo iPhone , quello d’alluminio e soltanto EDGE: tutta colpa della formula impostata per calcolare il numero di “tacche” da mostrare sullo schermo, che spesso mostrerebbe più copertura di quanta ce ne sia in realtà.
“Siamo rimasti sorpresi di leggere notizie su problemi di ricezione, e ci siamo immediatamente messi a investigare sull’accaduto” spiega il comunicato ufficiale: sebbene, precisano da Cupertino, qualunque cellulare (“Droid, Nokia, RIM”) sia soggetto a un naturale abbassamento del segnale quando preso in mano , il fenomeno mostrato nelle decine di video presenti in Rete che mostra le tacche passare da 5 a zero è evidentemente qualcosa di sospetto. Tanto più visto che “continuiamo a leggere articoli e ricevere centinaia di email che ci dicono che la ricezione di iPhone 4 è meglio di quella del 3GS. (…) E questo conferma la nostra esperienza e i nostri test”.
La risposta all’inquietante interrogativo sarebbe “semplice e sorprendente”: “La formula che usiamo per calcolare quante tacche di segnale mostrare è completamente errata. La nostra formula, in molto casi, mostra erroneamente due tacche in più di quanto dovrebbe: per esempio, a volte mostra 4 tacche quando dovrebbe mostrarne due. Coloro i quali hanno osservato una di molte tacche quando afferrano il loro iPhone in un certo modo, molto probabilmente sono in un’area con segnale molto debole: ma non lo sanno perché gli stavamo erroneamente mostrando 4 o 5 tacche. La grossa diminuzione è dovuto al fatto che quelle tacche in realtà non c’erano mai state”.
Una questione di matematica, quindi, di come è stata impostata la formula che serve a calcolare la potenza del segnale ricevuto . Tale formula normalmente viene ricavata da ciascun produttore conoscendo le caratteristiche del proprio hardware, ma evidentemente a Cupertino non hanno fatto bene i compiti a casa: per di più, lo stesso problema riguarderebbe pure iPhone 3GS e 3G, ovvero i due modelli precedenti dello smartphone, e la soluzione proposta consisterebbe nell’adozione di una formula fornita da AT&T, da inserire in un aggiornamento software da distribuire nelle prossime settimane per tutti i modelli citati.
La spiegazione offerta da Apple sembra in linea con i test condotti da vari siti, e in particolare da Anandtech : la conclusione tratta dai recensori è che complessivamente l’antenna di iPhone 4 sia effettivamente migliore (soprattutto in condizioni critiche) di quella del 3GS. Ma, nel caso peggiore in cui la mano faccia da ponte tra le due antenne (GPS/WiFi e UMTS) che compongono i fianchi del nuovo Melafonino, l’attenuazione può superare i 24dB (il 3GS faceva registrare poco più di 14dB, il Nexus One quasi 18). Il che significa, in condizioni di scarso segnale, che una presa sbagliata può effettivamente complicare la vita: più attenuazione significa meno segnale, e dunque telefonate e navigazioni più problematiche.
Restano scettici sulla spiegazione di Apple anche i redattori di Ars Technica e quelli di Gizmodo : il rischio, sintetizzando, è che l’aggiornamento renda effettivamente giustizia all’effettivo segnale disponibile, ma che questa doverosa correzione non chiarisca o risolva definitivamente il problema della carenza di segnale lamentata da qualcuno ( più o meno lecitamente). Se l’antenna, come dimostrerebbero i numeri di Anandtech in alcuni casi ha qualche difficoltà in più rispetto alla precedente, cambiare il modo in cui si determina il segnale disponibile non risolve in alcun modo la questione .
In attesa dell’uscita dell’aggiornamento, è la conclusione, meglio sospendere il giudizio: di certo iPhone 4 non esce totalmente indenne da una polemica che ormai si trascina da giorni .
Luca Annunziata
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18.200 PEC attive?
Allora vero che ci sta prendendo per il XXXX, il 3 maggio parlava di più di 100.000 cittadini registratiAlessioRe: 18.200 PEC attive?
Tra l'altro me li vedo proprio gli ispettori di Brunetta che provano ad entrare al ministero di Tremonti per dirgli che sono stati tanto cattivi...(rotfl)AlessioRe: 18.200 PEC attive?
Pss il ministero dello svilluppo economico era quello di scajola non di tremonti. (rotfl)RainheartRe: 18.200 PEC attive?
E lo sai adesso che ci prendono TUTTI per il XXXX da circa 60 anni ?!?.- Scritto da: Alessio> Allora vero che ci sta prendendo per il XXXX, il> 3 maggio parlava di più di 100.000 cittadini> registrati123 321Re: 18.200 PEC attive?
- Scritto da: 123 321> E lo sai adesso che ci prendono TUTTI per il XXXX> da circa 60 anni> ?!?.> e fanno bene, visto che continuate a votarli da 60 anni...infameRe: 18.200 PEC attive?
- Scritto da: infame> - Scritto da: 123 321> > E lo sai adesso che ci prendono TUTTI per il> XXXX> > da circa 60 anni> > ?!?.> > > > e fanno bene, visto che continuate a votarli da> 60> anni...come non quotare...:-)dataghoulRe: 18.200 PEC attive?
18200 attive nella PA... non fra i cittadini, ma sai leggere?MarcoRe: 18.200 PEC attive?
"Secondo le stime del ministro sono già 11mila le amministrazioni in regola con la posta elettronica certificata inaugurata ad aprile, e 18.200 le email attive dei cittadini."anhelusRe: 18.200 PEC attive?
- Scritto da: Marco> 18200 attive nella PA... non fra i cittadini, ma> sai> leggere?"e 18.200 le email attive dei cittadini."Forse abbiamo fato scuole diverse...AlessioRe: 18.200 PEC attive?
- Scritto da: Alessio> - Scritto da: Marco> > 18200 attive nella PA... non fra i cittadini, ma> > sai> > leggere?> "e 18.200 le email attive dei cittadini."> Forse abbiamo fato scuole diverse...Magari manca una "t" :DAlessioRe: 18.200 PEC attive?
Qui https://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot ne danno attive adesso 117.419.Già meglio, ma sono comunque 400 e rotti euro a casella.Teo_Re: 18.200 PEC attive?
- Scritto da: Teo_> Qui> https://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot> Già meglio, ma sono comunque 400 e rotti euro a> casella.400 euro di cosa??io ho quella inps e non ho pagato un centesimo. Fermo restando che debbo ben vedere a chi e' stato diffuso il mio indirizzo, perche' altrimenti tra una settimana, il mio contratto, e' bello e che rescisso,jfkRe: 18.200 PEC attive?
forse si riferiva al costo per mettere in piedi il servizio, diviso per il numero di caselle attive?maxRe: 18.200 PEC attive?
Ok, è una cavolata, ma la tag cloud statica e non cliccabile sa tanto di sito-patacca...Marcello RomaniRe: 18.200 PEC attive?
haha, hai ragione...Fabrizioma i vantaggi..
ma i vantaggi per il privato quali sarebbero?404Re: ma i vantaggi..
gli hanno dato 50 milioni di euro al privato.In compenso la gelmini ha fatto chiudere diverse scuole che servivano luoghi isolati e difficilmente raggiungibili, così imparano quei fannulloni.UbuntoPEC it's very very inutile
Ma se col PEC non ci puoi fare nemmeno le domande per Concorsi Pubblici:http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2209244Borrino RobertoMiDomando
Posta certificata in cosa consiste?Sia pure che la devo spedire con il mio nominativo e la mia PW...ma cosa succede se una terza persona cattura il mio indirizzo e la mia PW?(Prima domanda)La seconda, ricevo l'avviso di ricevimento... bene... ma che sicurezza c'è se un virus, un hacker (o per meglio dire cracker) distrugge il documento, lo sniffa, lo altera o semplicemente lo legge?(Seconda domanda)Oppure occorre fare una certa "magia" poichè questo non avvenga?ninjaverdeRe: MiDomando
Ma anche: considerando l'arretratezza culturale e tecnologica dell'Italia, chi affiderebbe un documento importante per il futuro della propria attività ad una email?UbuntoRe: MiDomando
- Scritto da: ninjaverde> Posta certificata in cosa consiste?> Sia pure che la devo spedire con il mio> nominativo e la mia PW...ma cosa succede se una> terza persona cattura il mio indirizzo e la mia> PW?> (Prima domanda)lo stesso che succederebbe se ti rubassero bancomat e pin, devi muoverti in fretta e bloccare la PEC.> La seconda, ricevo l'avviso di ricevimento...> bene... ma che sicurezza c'è se un virus, un> hacker (o per meglio dire cracker) distrugge il> documento, lo sniffa, lo altera o semplicemente> lo> legge?> (Seconda domanda)1) nel caso della distruzione del documento dovrebbe funzionare come nel caso di deterioramento o distruzione di raccomandata cartacea. In ogni caso ci sono i log del provider che provano quello che è capitato o, nel caso vengano cancellati, che qualcosa è capitato.> Oppure occorre fare una certa "magia" poichè> questo non> avvenga?per la genuinità del contenuto basta che venga firmato digitalmente.shevathasRe: MiDomando
> per la genuinità del contenuto basta che venga> firmato> digitalmente.Esatto è qui che volevo arrivare....Con il PGP o GPG si può fare la firma digitale, inviare la chiave pubblica e crittare... Ma tutto questo non è stato fatto. Non sarebbe costato altri 50 Ml. semmai una organizzazione un pò più comlpeta.Non so se vi sono altri sistemi alternativi alla firma digitale e poi chi si fida della casella crittata... e diurante il trsferimento della ami e degli allegati non possono essere "sniffati"?....Insomma mi pare la solita cosa fatta a metà... o per meglio dire all'italiana.ninjaverdeRe: MiDomando
- Scritto da: ninjaverde> > per la genuinità del contenuto basta che venga> > firmato> > digitalmente.> > Esatto è qui che volevo arrivare....> Con il PGP o GPG si può fare la firma digitale,> inviare la chiave pubblica e crittare... Ma tutto> questo non è stato fatto. Non sarebbe costato> altri 50 Ml. semmai una organizzazione un pò più> comlpeta.diciamo che lo scopo della PEC è l'inviare comunicazioni ufficiali garantendo, e dimostrando con prove valide ai fini legali, che la comunicazione è arrivata alla casella di posta del destinatario. L'autenticità del mittente viene garantita semplicemente dalla coppia di credenziali anche perché lo scopo della PEC è dimostrare l'invio di una comunicazione più che la certificazione del contenuto di quest'ultimo.Pensa alle poste: il postino può dimostrare di aver consegnato la raccomandata a Tizio ma non può, e neppure deve, dire qualcosa riguardo al contenuto della busta chiusa.> Non so se vi sono altri sistemi alternativi alla> firma digitale e poi chi si fida della casella> crittata... e diurante il trsferimento della ami> e degli allegati non possono essere> "sniffati"?....quello è un problema dei provider e di come loro garantiscono il trasporto.shevathasRe: MiDomando
- Scritto da: shevathas> - Scritto da: ninjaverde> > Posta certificata in cosa consiste?> > Sia pure che la devo spedire con il mio> > nominativo e la mia PW...ma cosa succede se una> > terza persona cattura il mio indirizzo e la mia> > PW?> > (Prima domanda)> > > lo stesso che succederebbe se ti rubassero> bancomat e pin, devi muoverti in fretta e> bloccare la PEC.in fretta dici... okma devi prima renderti conto che qualcuno ti ha "rubato" le credenziali (cosa incredibilmente facile con i gestori di PEC nostrani)... e come si fa a rendersene conto? e soprattutto, "in fretta"?e poi... una volta fatto il danno... come si fa a convincere un giudice che non sei stato tu, che qualcuno ti ha rubato le credenziali ecc. ecc.auguri!> > La seconda, ricevo l'avviso di ricevimento...> > bene... ma che sicurezza c'è se un virus, un> > hacker (o per meglio dire cracker) distrugge il> > documento, lo sniffa, lo altera o semplicemente> > lo legge?> > (Seconda domanda)la PEC riguarda solo la "busta" e non il contenuto...per avere certezza del contenuto serve la firma digitale (altro pasticcio del nostro governo)> 1) nel caso della distruzione del documento> dovrebbe funzionare come nel caso di> deterioramento o distruzione di raccomandata> cartacea. In ogni caso ci sono i log del provider> che provano quello che è capitato o, nel caso> vengano cancellati, che qualcosa è> capitato.peccato solo che la racc. cartacea (la ricevuta, la busta, ecc.) dura anche centinaia di anni mentre invece il provider PEC dopo pochi anni è autorizzato a CANCELLARE lui stesso i log...> > Oppure occorre fare una certa "magia" poichè> > questo non> > avvenga?> > per la genuinità del contenuto basta che venga> firmato> digitalmente.vero...meglio ancora BOICOTTARE la PEC: è una vergogna in tutti i sensicccRe: MiDomando
> sinceramente non capisco tutto questo astio> contro la PEC, è un sistema pratico per evitare> di rompersi le scatole a spedire raccomandate> verso gli enti pubblici o a dover passare alla> posta a ritirare le raccomandate. Non capisco> tutte queste fobie e paure> irrazionali.Sinceramente forse non è chiaro a molti che la ricevuta dell'avvenuta "consegna" ad un destinatario si genera quando la mail PEC arriva sul server, e non quando la leggo - la scarico, quindi se durante il download succede qualcosa... o se il mio pc subisce un danno prima che io apra la mail comunque ne rispondo per i termini contenuti in essa (es. ag. entrate è autorizzata a mandarti cartelle, avvisi etc. tramite pec) e visto che comunque i termini di consegna corrispondono a quelli di recapito presso il server del gestore (un pò come se avessi la cassetta postale alle poste per farmi recapitare tutto li, raccomandate comprese e automaticamente accettate ... ) devi controllarti/farti controllare la PEC anche mentre sei in vacanza o ... in ospedale ... perché se passano i termini per pagamenti, ricorsi o sanzioni ... sono guai seri .. NO ?MahRe: MiDomando
- Scritto da: shevathas> sinceramente non capisco tutto questo astio> contro la PEC, è un sistema pratico per evitare> di rompersi le scatole a spedire raccomandate> verso gli enti pubblici o a dover passare alla> posta a ritirare le raccomandate. Non capisco> tutte queste fobie e paure> irrazionali.La PEC in sè non è il male, ma il modo in cui è stata introdotta la relega all'elenco degli acXXXXXri inutili/inutilizzabili.Il ministro di turno, qualunque ministro sia (di DX o SX) deve ficcarsi in quella testa vuota che NON ESISTONO riforme informatiche a costo zero.Dire che informatizzare è a costo zero è un'idiozia nei termini.A parte l'aver pagato posteitaliane per fornire la PEC, mi spieghi quale riforma strutturale è stata impostata dal ministro? NESSUNA.Non basta dire che le PA sono "obbligate a...". E' una colossale stupidaggine questa, e ti spiego perché.E' una stupidaggine perché le PA non sono aziende, che dispongono di un capitale e lo utilizzano a loro piacimento, che tolgono investimenti in un settore e li riversano su un altro.Le PA hanno spese fisse ed ineludibili, all'interno delle PA non ci sono capi assoluti che dicono "faccio così e cosà" ma legami di interesse e rapporti di potere che si intrecciano con la politica, con le rappresentanze, con le clientele locali. Le PA non hanno introiti, o meglio non vendono un prodotto che sta sul mercato delle PA.Non hanno quindi nemmeno modo di investire su un servizio per avere un ricavo maggiore in seguito.Proviamo con un esempio concreto. Una generica amministrazione pubblica ha un bilancio con dei fondi e delle spese. Quello che è spesa fissa è e rimane tale. Quello che eccede viene speso dagli amministratori in futilia (consulenze, beni inutili...).Occhio: consulenze, beni inutili e cose che spesso poi costruiscono un "debito" non dipendono dagli impegati, ma dall'establishment che è di emanazione politica .All'ora X parte la PEC, che significa per una struttura normale il dover predisporre delle procedure adeguate. Vuoi pensare che il tizio che smista la posta e la consegna a mano nei vari uffici o la inoltra ad altri centri di smistamento, di colpo diventi un esperto risponditore di e-mail? E' ovvio che il personale va formato, che vanno istituite delle procedure organizzative, che vanno predisposte delle macchine dedicate (o non vorrai che il computer della PEC sia anche usato per accedere ad altre cose?). Dovrebbe essere altrettanto evidente che pur istituendo la PEC, la richiesta di lavoro canonico non scompare. Cioé continueranno ad arrivare raccomandate ad un ufficio di ricevimento della posta che dovrà continuare a fare il suo lavoro.Ma supponiamo anche che ogni ufficio abbia una PEC. In questo modo si risolve il problema dello smistamento.L'impiegato che si trova sta PEC sul computer, come deve fare con la fila di persone che anziché usare la PEC si è recata di persona all'ufficio?Se l'invio può essere immediato, così come la ricezione, l'elaborazione non lo è affatto.E non lo è in maggior ragione quando un servizio viene delegato ad una generica "e-mail", che verosimilmente conterrà richieste di diverso tipo.Ma l'impiegato che, deve essere chiaro, NON è un informatico, spesso sa a malapena usare excel e word, ha la competenza per riconoscere una PEC? Sa almeno cosa è la PEC? E' in grado l'impiegato generico, che magari ha 50-60 anni e conta i giorni per andare in pensione (lui che può godere ancora del sistema retributivo), di grande esperienza lavorativa ma con zero conoscenze tecniche, di "gestire" questa PEC?La risposta è no, ed è anche banale come risposta.Senza formazione non si va da nessuna parte.Senza procedure standard non si ottiene nulla.Senza investimenti sulle risorse umane si può solo andare indietro.Io non ho mai lavorato in un call center, ma so che quando viene lanciato un nuovo prodotto, il personale viene formato per offrire il supporto a quel prodotto. Se il prodotto prevede una verifica di dati, vengono forniti dei software ai dipendenti per realizzare tale verifica ed i dipendenti vengono istruiti all'uso di quel software.Questo è avvenuto nelle N-mila PA?Lasciando perdere il discorso risorse umane ed economiche, quanto è efficiente la PEC?Secondo me poco. Molto poco.Perché se c'è la possibilità di serializzare delle operazioni, la soluzione non è quella di buttare tutto nel "calderone dalla PEC".Dovrebbe essere piuttosto istituito un portale dei servizi, valido per TUTTE le amministrazioni, con un software gestionale sotto il controllo del ministero (e dei suoi uffici).Un programma unificato nazionale quindi. Un sistema per cui se una domanda di un certo tipo è sintetizzabile in un modulo, il privato deve poter compilare quel modulo direttamente on-line, non inviare una PEC.Qual'è la razionalizzazione apportata dalla PEC? Piuttosto, per come viene previsto il suo uso, la PEC è un sistema che aggiunge caos a quello esistente, e nulla più.UbuntoRe: MiDomando
- Scritto da: ninjaverde> Posta certificata in cosa consiste?beh, vista l'importanza dell'argomento conviene che tu ti faccia una seria lettura presso gli enti governativi e altri siti informativi che ne parlano, davvero.> Sia pure che la devo spedire con il mio> nominativo e la mia PW...ma cosa succede se una> terza persona cattura il mio indirizzo e la mia> PW?lo stesso che succederebbe se ti rubassero il bancomat: non è certo la banca che deve starci attenta.al massimo può fornirti una serie di strumenti per rendere più sicuro tutto, compresa la disattivazione veloce in caso di furto o smarrimento.Ma al furto e smarrimento devi pensarci tu: il tuo computer non deve avere keyloggers (e ciò che li può favorire) installati, in poche parole.> (Prima domanda)> La seconda, ricevo l'avviso di ricevimento...> bene... ma che sicurezza c'è se un virus, un> hacker (o per meglio dire cracker) distrugge il> documento, lo sniffa, lo altera o semplicemente> lo> legge?il punto fondamentale della pec è questo: te ne accorgeresti perché si basa sulla firma digitale: il messaggio viene "avvolto in un contenitore con firma e viene fatto un controllo.> (Seconda domanda)> Oppure occorre fare una certa "magia" poichè> questo non> avvenga?la smart card, la firma digitale eccetera eccetera.ovviamente tutto questo non è completamente gratis ... ma non ho tenuto più il conto di dove sia, oggi, il punto a pagamento.perchè ovviamente i fornitori di questi servizi non lavorano gratis.MALFIDENTERe: MiDomando
- Scritto da: ninjaverdeUe', dal nick sarai un amante delle kawa spotive...cmq, bando alle ciancie, se sei un lavoratore dipendente(no P.IVA) la PEC per ora mi sa che serve solo allo statoe ad equitalia per fregiarsi di averti ****recapitato*****una raccomandanta mandandoti una mail.Siccome, non so a te, ma a me quel poco che arrivadagli enti pubblici per raccomandata e' solo quandomi vogliono prendere dei soldi (multe, ecc)per ora IO ne faccio ampiamente a meno.sxsRe: MiDomando
- Scritto da: sxs> - Scritto da: ninjaverde> > Ue', dal nick sarai un amante delle kawa> spotive...Visto che hai sollevato la questione... ;)...non sono il presidente, ma sono cofandatore...http://taurinorum.com/kayten.it/> ;) cmq, bando alle ciancie, se sei un lavoratore> dipendente> (no P.IVA) la PEC per ora mi sa che serve solo> allo> stato> e ad equitalia per fregiarsi di averti> ****recapitato*****> una raccomandanta mandandoti una mail.> Siccome, non so a te, ma a me quel poco che arriva> dagli enti pubblici per raccomandata e' solo> quando> mi vogliono prendere dei soldi (multe, ecc)> per ora IO ne faccio ampiamente a meno.Sì in effetti... non so se alle persone "normali" serva a molto, forse però per ditte o associazioni con un certo giro d'affari, tasse Ive e...multe servrirà a qualcosa se non altro per risparmiare tempo.ninjaverdee poi rispondono i dirigenti alle mail?
i dirigenti che hanno deciso così sono come le aziende che hanno deciso così: non vogliono, ma più probabilmente NON POSSONO stare dietro a tutta la corrispondenza con l'organico presente. Dovrebbero pagare di più il personale o pagare più personale (più persone) ... e sicuramente brunetta e gli altri RISPARMIATORI non lo consentiranno: lungi da questo governo meccanizzante ricordarsi che gli esseri umani sono tali e che non hanno capacità infinita. Se è così devono pagare qualcuno ... e siccome tutti vogliono andare al risparmio... pochi vogliono ricordare che lo stato serve al servizio del cittadino e servizi deve erogare.MALFIDENTERe: e poi rispondono i dirigenti alle mail?
- Scritto da: MALFIDENTE> i dirigenti che hanno deciso così sono come le> aziende che hanno deciso così: non vogliono, ma> più probabilmente NON POSSONO stare dietro a> tutta la corrispondenza con l'organico presente.> Dovrebbero pagare di più il personale o pagare> più personale (più persone) ... e sicuramente> brunetta e gli altri RISPARMIATORI non lo> consentiranno: lungi da questo governo> meccanizzante ricordarsi che gli esseri umani> sono tali e che non hanno capacità infinita. Se è> così devono pagare qualcuno ... e siccome tutti> vogliono andare al risparmio...> > > pochi vogliono ricordare che lo stato serve al> servizio del cittadino e servizi deve> erogare.mah... va bene criticare per criticare, ma in questo caso la possibilità di poter comunicare con la PA da casa senza fare inutili code, visto che siamo nel 2010, mi sembra proprio un servizio al cittadino.Per quanto riguarda le risorse, è chiaro che il carico di richieste è lo stesso, solo che se oggi devi fare 1000 certificati allo sportello, domani ne farai 500 allo sportello e 500 che mandi via mail.Il vero problema è l'arretratezza tecnologica e spesso culturale dei dirigenti e degli impiegati, che ancora evidentemente non hanno imparato a considerare l'email un mezzo di comunicazione alla stregua degli altri.il signor rossi18.200 caselle attivate
Beh... se non è un flop questo ! ma per usare un eufemismo si potrebbe dire che la risposta dei cittadini è stata molto BASSA !!!! (rotfl) (rotfl) (rotfl)Garlini ValterErrata corrige
sono già 11mila le amministrazioni in regola con la posta elettronica certificata inaugurata ad aprile Ma di cosa parlate?La PEC esiste da 5 anni: quella di aprile era la CEC/PAC.Ne ha parlato un sacco di volte Guido Scorza qui sopra: almeno leggeteli gli articoli che pubblicate!vivoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiLuca Annunziata 02 07 2010
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