Apple/ Una mela, tanti frutti

Apple/ Una mela, tanti frutti

Steve Jobs ha promesso molte novità sotto il sole, da un MacOS X rivisto e corretto a nuovi notebook più potenti e rivoluzionari. Fra annunci ufficiali e indiscrezioni vediamo quali delizie ci riserbi Apple per l'immediato futuro
Steve Jobs ha promesso molte novità sotto il sole, da un MacOS X rivisto e corretto a nuovi notebook più potenti e rivoluzionari. Fra annunci ufficiali e indiscrezioni vediamo quali delizie ci riserbi Apple per l'immediato futuro


E’ un Jobs felice quello degli ultimi tempi: i risultati finanziari dell’ultimo trimestre sono andati ben oltre le aspettative (una previsione di 0.87$ per azione e un risultato di 1.27$), ed il fatturato, che va a braccetto con il numero di macchine vendute, è cresciuto di circa il 27% (mentre per il resto del mercato la crescita è stata del 13-14%). E a dare maggior rilievo alla notizia è il fatto che questo risultato non è da imputarsi solo al successo di iMac e iBook, visto che circa la metà del fatturato deriva dalla vendita di macchine di fascia alta (G4 e PowerBook).
Qualche giorno prima lo stesso Jobs, sorridente, aveva promesso grandi novità, alcune riguardanti il nuovo sistema operativo che verrà rilasciato questa estate (il MacOS X) ed altre riguardanti l’hardware: su queste ultime, però, il CEO di Apple ha finora tenuto la bocca ben cucita.

Dalle indiscrezioni che circolano sulla rete possiamo però fare un quadro approssimativo della situazione e prevedere a grandi linee le novità che ci attendono.

Per quanto riguarda Aqua, l’interfaccia grafica del nuovo ed ormai imminente MacOS X, Jobs ha fatto sapere che, rispetto a quello che si è visto a gennaio, vi saranno dei cambiamenti: con tutta probabilità questo è dovuto in gran parte al forte feedback degli utenti Mac, sempre pronti a fornire critiche costruttive là dove si decida per il loro futuro.

Lasciando da parte gli apprezzamenti sull’architettura del nuovo sistema operativo, l’interfaccia utente si presenta per molti versi differente da quella che gli utenti Macintosh hanno usato fino ad oggi: la mancanza del “menù Apple”, il Finder a finestra (quindi i dischi che non sono montati direttamente sulla scrivania) e l’utilizzo del “Dock” sono stati gli argomenti di discussione più caldi, e non é detto che Apple non ne terrà conto. I nostri dubbi saranno presto svelati, visto che alla conferenza degli sviluppatori che avrà luogo a maggio, l’argomento principe sarà proprio MacOS X.


La stessa conferenza durante la quale Jobs fornirà degli “assaggi” di MacOS X, si potrebbe rivelare anche come inusuale palcoscenico per la presentazione dei prodotti hardware in dirittura di arrivo, dei quali fra l’altro si sa ancora poco.

Alla fiera di febbraio, in Giappone, è stato presentato il nuovo portatile di fascia alta appartenente alla famiglia dei PowerBook: tutti si aspettavano il tanto agognato Pismo, ricco di novità e quasi rivoluzionario, ma in realtà il nuovo portatile si tratta sostanzialmente di una revisione del modello precedente, con l?innalzamento di clock e l?aggiunta della porta FireWire (IEEE 1394) che va a sostituire definitivamente SCSI. Nulla da dire: é una bella macchina, che in termini di prestazioni non ha nulla da invidiare ai modelli desktop, ma che non é il Pismo che tutti si aspettavano. Le indiscrezioni parlano di un nuovo design allineato al resto della linea, con tastiera illuminata e trackpad intelligente… ma a me sembra davvero difficile che a distanza di tre mesi scarsi venga presentato un nuovo modello.

Una delle stelline di Tokyo era indubbiamente rappresentata dal nuovo iBook: anch’esso è stato rinnovato nelle dotazioni di serie e in più a visto l’aggiunta di un modello più potente (quello color graffite). Altamente improbabile che a così breve distanza venga di nuovo stravolto, anche se per la fine dell’anno sarà sicuramente rivisto: personalmente spero in un nuovo design che ne diminuisca le dimensioni e nell’aggiunta di un’uscita VGA.

La linea di PowerMac G4 è stata rinnovata in maniera più marginale e più che altro nelle frequenze di clock. Ora però pare che sia disponibile una nuova famiglia di processori G4 in grado di raggiungere velocità maggiori e sotto questo punto di vista Apple non deve restare indietro, perché al di là delle prestazioni effettive il clock è un numero che fa molto effetto sull’acquirente. Secondo me vedremo dei nuovi G4 in occasione della fiera di New York di luglio.

Passiamo ora all’iMac: questa macchina, che ha dato tante soddisfazioni ad Apple, è “ferma” nella sua configurazione da settembre. Le indiscrezioni sulle prossime versioni si sprecano: c’è chi azzarda una versione con schermo a 17″, chi la vede già con CPU G4, chi con G3 a 500 MHz. Probabilmente sono tutte ipotesi molto azzardate: dubito fortemente dell’introduzione immediata di un G4 negli iMac, così come di una versione con schermo a 17″, che innalzerebbe troppo il prezzo. E’ invece più probabile un innalzamento di clock, che potrebbe essere fatto sia in occasione della chiusura delle scuole (vedi regali per la promozione dei figlioletti) che in occasione della loro riapertura dopo l’estate (vedi vendita di computer alle scuole, soprattutto in USA).

C’è poi un fantomatico quinto elemento che si potrebbe inserire al centro delle quattro fasce di prodotti idealmente schematizzate da Jobs: un handheld basato su PalmOS. Si parla di questa cosa già dalla presentazione dell’iBook, quando qualcuno disse che Apple, oltre ai TFT da 12″ per i piccoli portatili, avesse commissionato anche display TFT più piccoli, della dimensione giusta per un palmare.
A gennaio qualcuno dava per imminente l’uscita di questo dispositivo, e dopo la fiera di Tokyo (febbraio) si parlò di un’attesa di poche settimane. Pochi giorni fa alcuni analisti del settore si sono mostrati concordi nel dire che se Apple ha davvero intenzione di rilasciare un dispositivo simile, dovrebbe farlo al più presto, altrimenti rischia di “perdere il treno”.
Chi sogna già di avere tra le mani questo dispositivo lo vede con look colorato e traslucido, con schermo a colori, con USB direttamente integrata e con uno slot di espansione simile a quello del Visor prodotto da HandSpring.

Jobs al suo arrivo promise novità ogni tre mesi e finora ha mantenuto le promesse. Come abbiamo visto, ha a disposizione molte possibilità per stupirci e non credo che se le giocherà tutte in un colpo solo. L’evento clou di questa estate sarà senz’ombra di dubbio MacOS X, il resto può venire anche dopo. Resta però da decifrare la frase con cui Jobs ha annunciato sorprese imminenti “non solo software”… Non resta che attendere qualche settimana ancora.

Domenico Galimberti

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Pubblicato il 1 mag 2000
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