Guai in vista per il colosso di Cupertino. Apple finisce nel mirino per colpa di una class action presentata in California. Il motivo? La presenza di sostanze tossiche, i famigerati PFAS, nei cinturini di alcuni modelli di Apple Watch. Come promemoria, i PFAS sono pericolosi per la salute, stando a diversi studi. La mela prova a difendersi: “I nostri prodotti sono sicuri”. E promette di eliminare gradualmente quei composti chimici dalla produzione.
L’accusa: “Nei cinturini degli Apple Watch ci sono i PFAS”
Tutto nasce da uno studio dell’Università di Notre-Dame. I ricercatori hanno analizzato 22 cinturini di smartwatch e ne hanno trovati 15 con tracce di PFAS. Di questi, 9 avevano livelli elevati di acido perfluoroesanoico (PFHxA). Sebbene lo studio non faccia nomi, pare che tra i campioni ci fossero anche cinturini Apple. I modelli incriminati? Sport, Nike Sport e Ocean.
I PFAS sono definiti gli inquinanti eterni perché non si decompongono facilmente. E sono noti per migrare sulla pelle, nell’aria o nella polvere, aumentando il rischio di esposizione. Secondo il CDC, queste sostanze potrebbero essere legate a tumori, disturbi ormonali e problemi riproduttivi. Dipende dai livelli di esposizione e dalla persona, ma la scoperta ha acceso i riflettori sulla sicurezza dei prodotti di consumo che li contengono.
Apple si difende: “I nostri cinturini sono sicuri”
Di fronte alle accuse, Apple non ci sta. L’azienda ha dichiarato che i suoi prodotti sono sicuri e sottoposti a rigidi test, sia interni che di laboratori indipendenti. Insomma, la mela assicura che i materiali usati nei cinturini non rappresentano un rischio per la salute.
Ma fa di più. Annuncia un piano per ridurre gradualmente l’uso di PFAS nei suoi prodotti. Dal 2010 ha già eliminato alcuni composti, come il PFOA e il PFOS. Nel 2021 ha esteso le restrizioni ad altre sostanze simili, tra cui proprio il PFHxA trovato nello studio. L’obiettivo è arrivare a una produzione “PFAS-free”.
Ma non è facile: bisogna trovare alternative valide, evitando “sostituzioni dannose”. Per questo, Apple collabora con i fornitori e investe in ricerche su materiali sicuri e sostenibili. L’obiettivo non è solo garantire dei prodotti finiti sicuri, ma anche un impatto ambientale ridotto lungo tutta la filiera.