Archinstall 3.0.2 è l’ultimo aggiornamento del programma di installazione di Arch Linux, noto per uso di una TUI (Text User Interface), con caratteristiche e procedure intuitive e guidate, pensate proprio per rendere il più semplice possibile il processo di installazione della distribuzione Linux, ma continuando a mantenere la flessibilità e il controllo che gli utenti più esperti desiderano.
Archinstall 3.0.2 si aggiorna con il supporto Wayfire migliorando le funzionalità
Archinstall 3.0.2 introduce il supporto per Wayfire, un compositore di Wayland, per offrire un’opzione aggiuntiva da poter scegliere per l’ambiente desktop. Oltre a ciò, la nuova versione pone particolarmente l’accento sulla pulizia del codice e la sua manutenibilità, con diversi perfezionamenti nel codice di base per semplificare l’intero processo e rendere l’installer più facile da sviluppare, testare e migliorare per il futuro.
Sono, ad esempio, ora sono disponibili classi di dati specializzate per argomenti e configurazione, insieme a tanti miglioramenti e correzioni che perfezionano la gestione delle partizioni, la funzionalità Btrfs e le attività di configurazione generale del sistema.
Inoltre, in questo aggiornamento sono stati risolti diversi vecchi problemi. Sono stati ripristinati prompt nei menu elenco, insieme a una gestione ora più affidabile dell’elenco mirror, uno scorrimento della console più fluido e un rilevamento migliorato del sottovolume Btrfs.
Archinstall 3.0.2 ottimizza inoltre la gestione della crittografia, i flag di partizione e la creazione della partizione di swap, per garantire un’esperienza di installazione più solida. L’ultima versione rimuove infine alcune funzionalità, ormai non più utilizzate, proprio per pulire maggiormente il codice srogente. Tra questi, è stato deprecato un file di configurazione insieme al supporto per ReiserFS , già contrassegnato per la rimozione dal 2022, ora definitivamente rimosso.
Rimanendo sempre in tema Arch Linux, gli sviluppatori hanno aggiornato, all’inizio di gennaio, i requisiti dei repository della distribuzione, rendendo obbligatoria la compilazione x86-64 per la pubblicazione delle applicazioni nel gestore pacchetti e assicurare la compatibilità con la maggior parte dei sistemi.