Mark Zuckerberg (Meta), Lisa Su (AMD), Elon Musk (X), Jen-Hsun Huang (NVIDIA), Sam Altman (OpenAI), Demis Hassabis (DeepMind), Dario Amodei (Anthropic) e Fei-Fei Li (World Labs) seduti su una trave sospesa. È una delle due immagini scelte da TIME per eleggere la persona dell’anno 2025, riconoscimento assegnato agli architetti dell’AI.
TIME, 2025 Person of the Year: gli architetti AI
Si tratta ovviamente di una citazione a Lunch atop a Skyscraper l’iconica fotografia scattata nel 1932 durante la costruzione del Rockefeller Center a Manhattan. Questa volta però i protagonisti non sono operai in pausa pranzo, ma gli amministratori delegati e i nomi chiave delle Big Tech che hanno in mano il settore dell’intelligenza artificiale, con l’eccezione di Fei-Fei Li, che più degli altri sembra affrontare la questione senza perdere di vista il principio dell’etica. Forse per questo è l’unica quasi esclusa dall’inquadratura.

Lo scorso anno, TIME ha scelto Donald Trump (per la seconda volta), quello prima Taylor Swift. Mark Zuckerberg ed Elon Musk non sono nuovi al riconoscimento, l’hanno già ottenuto rispettivamente e nel lontano 2010 e più di recente nel 2021. Di seguito una parte della motivazione fornita per la decisione del 2025, la versione integrale è raggiungibile a fondo articolo.
Questo è stato l’anno in cui il pieno potenziale dell’intelligenza artificiale è emerso in tutta la sua portata, in cui è diventato chiaro che non ci sarebbe stato alcun ritorno indietro o abbandono. Qualunque fosse la domanda, l’AI era la risposta.
Nonostante la celebrazione dell’AI, la rivista non nasconde sotto al tappeto i lati negativi della corsa all’AI: dall’enorme consumo energetico dei data center alla diffusione di informazioni false o volutamente alterate, dai deepfake alla sicurezza informatica.
Scorriamo all’indietro il nastro del tempo. Il primo Person of the Year è stato Charles Lindbergh nel 1927, aviatore che attraversò in solitaria l’Oceano Atlantico. Nel 1930 toccò al Mahatma Gandhi, negli anni successivi due volte a Franklin Roosvelt. Le assegnazioni più discusse sono senza dubbio quelle del ’38 e -39, ad Adolf Hitler e Joseph Stalin (che la spunterà anche nel ’42). Avanti veloce fino al 2007, quando toccò a Vladimir Putin.