Dopo aver dotato il suo Gen10 XS di tastiera e software di produttività, Archos prova ancora una volta a differenziarsi nel mondo touch-centrico di Android con GamePad : il nuovo prodotto ha uno schermo touch, certo, ma è soprattutto dotato di tasti e joypad fisici per facilitare un intrattenimento con applicazioni videoludiche molto meno incerto di quanto possibile smanacciando su un display.

GamePad è dotato di una CPU ARM dual-core a 1,5 GHz, di una GPU Mali 400mp, una connessione audio-video digitale HDMI ma soprattutto di un paio di joystick analogici, due pad a croce e pulsanti dorsali quasi fosse una console videoludica qualsiasi.
Ma GamePad non è una console handheld come quelle prodotte da Sony e Nintendo perché il principale canale di approvvigionamento giocoso è il marketplace Google Play: il nuovo prodotto Archos è equipaggiato con Android versione 4.0, ed è dunque in grado di far girare le tante applicazioni già disponibili per la piattaforma mobile di Google.
Disponibile da ottobre al prezzo di 188 dollari, GamePad ha con tutta evidenza il principale difetto proprio nel suo apparente punto di forza: il numero di “app” giocose disponibili su Google Play è certamente numeroso, ma forse non è in grado di accontentare il palato di tutti i gamer.
Alfonso Maruccia
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Re: caricabatterie ad induzione...
Concordo appieno.Tra l'altro esiste la stessa tecnologia all'interno di alcuneapparecchiature mediche e anche di alcune militari o di derivazionetale.Il problema è l'aumento di efficienza di tali sistemi questo èvero, ma oggi la mignaturizzazione tecnologia è la carta vincenteper renderli finalmente usabili nei device di tutti i giorni.Ma già oggi come oggi si potrebbero utilizzare senza alcun problemaanche se con tempi di ricarica molto molto lunghi.Credo che o Intel si sveglia nel proporre, o imporre, tale tecnolgiaoppure arrirà Apple che deciderà di utilizzarla nei suoi device ecome sempre creerà un nuovo status della tecnolgia e tutti diranno"it's magic" e sarà stato zio Steve a mandargli gli schemi dell'Aldilà!E forse è propio giusto che vada così.eleirbagRe: caricabatterie ad induzione...
> Il problema è l'aumento di efficienza di tali> sistemi questo> è> vero, ma oggi la mignaturizzazione tecnologia è> la carta> vincente> per renderli finalmente usabili nei device di> tutti i> giorni.i problemi in realtà sono i limiti fisici della trasmissione di energia mediante induzione. Potresti usare microantenne che ti collimano il fascio, ma la vedo come una pessima soluzione: niente e nessuno dovrebbe inserirsi fra trasmittente e ricevente.> Ma già oggi come oggi si potrebbero utilizzare> senza alcun> problema> anche se con tempi di ricarica molto molto lunghi.> la potenza di un wifi è, all'antenna, massimo 100 mW = 0,1 Joule al secondo. una batteria da 1000 mA/h a 3.7 V (batteria standard da cellulare) immagazzina una energia di 3,7 Wattora ~ 13.000 Joule. Ti servirebbero 130.000 secondi, più di un mese, restando attaccatto all'antenna dell'AP.> Credo che o Intel si sveglia nel proporre, oCUT sulla polemica sterile ed inutile.shevathasRe: caricabatterie ad induzione...
Difatti io mi riferivo a tecniche di trasmissionedell'energia elettrica tramite bobine di induzione,e dunque con un'efficienza maggiore rispetto allatrasmissione radio(wifi o meno che sia).eleirbagRe: caricabatterie ad induzione...
- Scritto da: eleirbag> Difatti io mi riferivo a tecniche di trasmissione> dell'energia elettrica tramite bobine di> induzione,> e dunque con un'efficienza maggiore rispetto alla> trasmissione radio(wifi o meno che sia).in tal caso dovresti tenere le superfici (trasmittente e ricevente) quasi a contatto, come capita con gli spazzolini. Non vedo molto vantaggio, a parte il caso di docking station per cellulari o tablet, rispetto al tradizionale caricatore con il filo.shevathasRe: caricabatterie ad induzione...
forse intendevi più di un giorno e mezzo...?Nome e CognomeRe: caricabatterie ad induzione...
- Scritto da: Nome e Cognome> forse intendevi più di un giorno e mezzo...?ops... :$shevathasRe: caricabatterie ad induzione...
Non solo Intel è della partita, ma c'è chi è anche più avanti:http://www.witricity.com/la cui tecnologia mi sembra più matura di quella di Intel :)MarcoRe: caricabatterie ad induzione...
- Scritto da: Marco> Non solo Intel è della partita, ma c'è chi è> anche più> avanti:> http://www.witricity.com/> > la cui tecnologia mi sembra più matura di quella> di Intel> :)mi impressiona l'idea della portabilità di kilowatt a metri di distanza :DP.InquinoRe: caricabatterie ad induzione...
- Scritto da: eleirbag> ma oggi la mignaturizzazione tecnologia è> la carta> vincentePer fortuna ci sono un sacco di persone che studiano.L'italiano.Firmato: XXXXXXXttostronzettoRe: caricabatterie ad induzione...
Come al solito ci sono persone che guardano il dito e non dove esso punta.Invece di fare un commento *nel merito*, si pavoneggiano su dettagliinsignificanti, soprattutto nel caso di discussioni informali.Sostituire "mignaturizzazione" in "miniaturizzazione" non avrebbe cambiatodi UNA VIRGOLA il senso del messaggio. Ma avrebbe cambiato la triste constatazione per cui in giro ci sono più inutili pedanti, che gente di cui vale la pena leggere le idee.Firmato: quello ancora più XXXXXXXtto.ancora piu stronzettoRe: caricabatterie ad induzione...
- Scritto da: ancora piu XXXXXXXtto> Come al solito ci sono persone che guardano il> dito e non dove esso> punta.> Invece di fare un commento *nel merito*, si> pavoneggiano su> dettagli> insignificanti, soprattutto nel caso di> discussioni> informali.> > Sostituire "mignaturizzazione" in> "miniaturizzazione" non avrebbe> cambiato> di UNA VIRGOLA il senso del messaggio. Ma avrebbe> cambiato la triste constatazione per cui in giro> ci sono più inutili pedanti, che gente di cui> vale la pena leggere le> idee.> > Firmato: quello ancora più XXXXXXXtto.giumpoRe: caricabatterie ad induzione...
Difatti io mi riferivo a tecniche di trasmissionedell'energia elettrica tramite bobine di induzione,e dunque con un'efficienza maggiore rispetto allatrasmissione radio(wifi o meno che sia).eleirbagRe: caricabatterie ad induzione...
Difatti io Non sono del tutto Italiano.E dunque devo studiarlo si l'italiano cometu dovresti studiare la netiquette di Internet.eleirbagMa il rendimento???
Così invece di bruciare 100Kg di carbone in una centrale elettrica per ogni ricarica di iphone, ne serviranno 300Kg... evviva.FetenteRe: Ma il rendimento???
Lo standard impone sia maggiore del 50%, ma è facile arrivare oltre 80% (il perché l'ho spiegato su un post successivo).Una cosa che ti posso dire è che più potenza trasmetti e più riesci ad essere efficiente (WPC low-power però lavora con potenze inferiori a 5W).Michael (Researcher)lostHeavenNetichette
Ma dai nel 2012 stiamo a parlare ancora di Netiquette ??? Ma e' morta da anni!Elfo Del BostikRe: Netichette
Si, credo tu abbia ragione, purtroppo! :-(eleirbagNikola Tesla
La trasmissione di energia a distanza scoperta da Nikola Tesla è completamente diversa da quello che si cerca di fare attualmente.A tal proposito, consiglio la lettura di un ottimo testo sull'argomento e sull'"elettricità fredda" che Tesla stava studiando: I segreti Free Energy dell'elettricità fredda (P. Lindemann): http://www.fluxite.com/Lindemannv21.pdf :oPiccola citazione: "Limprovvisa e celere chiusura dellinterruttore ora causava una penetrante onda durto (shockwave) attraverso tutto il laboratorio, unonda che poteva essere avvertita sia come una pressione pungente che come una penetrante irritazione elettrica. Una puntura. Il viso e le mani erano particolarmente sensibili a queste onde durto esplosive, che producevano anche un curioso effetto pungente a distanza ravvicinata. Tesla credeva che particelle materiali, che si avvicinavano allo stato di vapore, fossero etteralmente spinte fuori dai cavi in tutte le direzioni. Per studiare meglio questi effetti, si mise in piedi dietro una protezione di vetro e ricominciò lo studio. Nonostante la protezione, sia le onde durto sia gli effetti pungenti venivano comunque avvertiti da Tesla, ora perplesso. Questa anomalia provocò una curiosità del tipo più profondo, poiché una cosa del genere non era mai stata osservata prima. Molto più potente e penetrante del semplice caricamento elettrostatico dei metalli, questo fenomeno spingeva letteralmente carica ad alto voltaggio nello spazio circostante dove era avvertita come una sensazione pungente. Ma Tesla credeva che questi strani effetti fossero un semplice effetto di onde durto ionizzate nellaria, un po come il rombo di un tuono fortemente ionizzato."GnagnoRe: Nikola Tesla
<i> Normalmente lelettricità è composta da particelle positive e negative,ma il sistema di Gray è capace di usare le une o le altre separatamente ed efficientemente) </i> Arrivato a questa frase l'indice del mio buffalometro logaritmico è schizzato a fondo scala... :DshevathasRe: Nikola Tesla
http://www.altrainformazione.it/wp/marco-pizzuti-biografia/prova123Re: Nikola Tesla
Il witricity è una grande cagata tecnologica che ha l'effetto collateraale di generare un altissimo elettrosmog :Dprova123Re: Nikola Tesla
- Scritto da: prova123> http://www.altrainformazione.it/wp/marco-pizzuti-bhttp://www.libreriauniversitaria.it/manuale-sintetico-fisica-bevesi-bignami/libro/9788843312078shevathasRe: Nikola Tesla
- Scritto da: shevathas> <i> Normalmente lelettricità è composta> da particelle positive e> negative,> ma il sistema di Gray è capace di usare le une o> le altre separatamente ed efficientemente)> </i>> > > Arrivato a questa frase l'indice del mio> buffalometro logaritmico è schizzato a fondo> scala...> :DA me piacciono queste fan fiction con protagonista Tesla :DE vorrei il poster che aveva in camera il protagonista di Piovono polpette :DFunzla vedo difficile
Vogliamo caricare una batteria di 1A a 3.7V quindi con una potenza da 3.7W come qualcuno ha suggerito.Per farla semplice facciamo un emettitore tipo mouspad dove ci appoggi la batteria e questa si ricarica, essendo a contatto la perdita è "mantenuta" diciamo che l'efficienza è del 50%, e per farlo semplice facciamo che questo "chargepad" sia connesso attraverso una cavo USB o alla presa di corrente con un trasformatore o direttamente al PC. Su l'USB passano 5V e 0.5A quindi una potenza di 2.5W. significa che per caricare la batteria serviranno 3.7/2.5/50%=circa 3 ore. Ma occorrerebbe cmq considerare anche l'efficienza del trasformatore (che sia sulla presa o nel PC) per farla più semplice possiamo dire che i tempi di ricarica raddoppiano rispetto ad una connessione wired.Questa è una cosa fattibile, ma se vogliamo avere una antenna in casa che ci carica tutti i dispositivi elettronici ivi presenti, la cosa è un po' diversa. Fattore fondamentale quando trasferisci un segnale radio a distanza è la frequenza. Possiamo usare le microonde dove ci sono diversi spettri liberi e utilizzabili subito, ma con le microonde la potenza del segnale diminuisce di 128 (2^7) volte per ogni metro lineare. Quindi per per mantenere i tempi di ricarica dell'esempio precedente a 10 metri di distanza ci occorrono: 2.5W*10*128=3200W usabili benissimo con la 220 e le prese da 16A, ma a parte il consumo di corrente 1280 volte superiore e al fatto che ogni elettrodomestico in casa deve essere spento altrimenti salta il contatore, il vero problema è che col binomio 3KW e Microonde tutta l'acqua presente nella zona irradiata evaporerebbe all'istante raggiungendo almeno 150°C comprese l'acqua presente nel nostro corpo, in poche parole lesseremo ogni essere vivente in frazioni di secondo, considerate che i forni a microonde lavorano a 700/800W qui parliamo di 4 volte tanto.Quindi le microonde vanno escluse, se aumentiamo la frequenza aumentiamo i danni alla salute e la potenza da utilizzare. Possiamo abbassare la frequenza, il segnale perde di meno alla distanza, possiamo ipotizzare 50hz, ma la perdita è notevole cmq, ma poi servirebbero antenne di 2 metri. inoltre avremmo interferenze su la maggior parte dell apparecchiature elettroniche provviste di display. Ultima alternativa possibile è è andare sotto l'hz non ci sono perdite, non ci sono danni per la salute ma dovremmo usare antenne da 5 metri in su e non credo che oggi si riesca ad emettere un segnale controllato ad una frequenza così bassa.massimoRe: la vedo difficile
Complimenti, difficilmente capita di leggere (per fortuna) una così elevata concentrazione di c@xxate messe assieme!No, non vinci niente, se non una potente rilettura dei concetti base della fisica, elettrotecnica, elettronica e radiotecnica...CriptainerRe: la vedo difficile
- Scritto da: massimo> Vogliamo caricare una batteria di 1A a 3.7V> quindi con una potenza da 3.7W come qualcuno ha> suggerito.> > Per farla semplice facciamo un emettitore tipo> mouspad dove ci appoggi la batteria e questa si> ricarica, essendo a contatto la perdita è> "mantenuta" diciamo che l'efficienza è del 50%, e> per farlo semplice facciamo che questo> "chargepad" sia connesso attraverso una cavo USB> o alla presa di corrente con un trasformatore o> direttamente al PC. Su l'USB passano 5V e 0.5A> quindi una potenza di 2.5W. significa che per> caricare la batteria serviranno 3.7/2.5/50%=circa> 3 ore. Ma occorrerebbe cmq considerare anche> l'efficienza del trasformatore (che sia sulla> presa o nel PC) per farla più semplice possiamo> dire che i tempi di ricarica raddoppiano rispetto> ad una connessione> wired.> > Questa è una cosa fattibile, ma se vogliamo avere> una antenna in casa che ci carica tutti i> dispositivi elettronici ivi presenti, la cosa è> un po' diversa. Fattore fondamentale quando> trasferisci un segnale radio a distanza è la> frequenza. Possiamo usare le microonde dove ci> sono diversi spettri liberi e utilizzabili> subito, ma con le microonde la potenza del> segnale diminuisce di 128 (2^7) volte per ogni> metro lineare. Quindi per per mantenere i tempi> di ricarica dell'esempio precedente a 10 metri di> distanza ci occorrono: 2.5W*10*128=3200W usabili> benissimo con la 220 e le prese da 16A, ma a> parte il consumo di corrente 1280 volte superiore> e al fatto che ogni elettrodomestico in casa deve> essere spento altrimenti salta il contatore, il> vero problema è che col binomio 3KW e Microonde> tutta l'acqua presente nella zona irradiata> evaporerebbe all'istante raggiungendo almeno> 150°C comprese l'acqua presente nel nostro corpo,> in poche parole lesseremo ogni essere vivente in> frazioni di secondo, considerate che i forni a> microonde lavorano a 700/800W qui parliamo di 4> volte> tanto.> Quindi le microonde vanno escluse, se aumentiamo> la frequenza aumentiamo i danni alla salute e la> potenza da utilizzare. Possiamo abbassare la> frequenza, il segnale perde di meno alla> distanza, possiamo ipotizzare 50hz, ma la perdita> è notevole cmq, ma poi servirebbero antenne di 2> metri. inoltre avremmo interferenze su la maggior> parte dell apparecchiature elettroniche provviste> di display. Ultima alternativa possibile è è> andare sotto l'hz non ci sono perdite, non ci> sono danni per la salute ma dovremmo usare> antenne da 5 metri in su e non credo che oggi si> riesca ad emettere un segnale controllato ad una> frequenza così> bassa.Ipotizzando un dipolo a mezz'onda, per risuonare a 50 Hz la lunghezza totale deve essere di 3000 kilometri. E questa è la più piccola delle boiate che hai scritto.bahGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 3 set 2012Ti potrebbe interessare