Il CEO di Qualcomm ha comunicato che Arm non revocherà la licenza già ottenuta per la progettazione dei chip. Durante una conference call con gli analisti, Cristiano Amon ha confermato la notifica inviata dall’azienda di Cambridge. Lo scontro legale non è tuttavia finito perché potrebbe iniziare un altro processo.
Licenza confermata, ma la disputa continua
Qualcomm ha ottenuto da Arm la licenza che consente di progettare i chip Snapdragon. Secondo Arm, l’azienda californiana ha sfruttando le licenze Nuvia (acquisita nel 2021) per progettare la CPU Oryon integrata nei chip della serie Snapdragon X per Copilot+ PC e lo Snapdragon 8 Elite per smartphone.
Prima dell’inizio del processo, Arm aveva minacciato la revoca della licenza ottenuta da Qualcomm (scade nel 2033), se entro 60 giorni non avesse pagato le royalties dovute o distrutto i progetti. Questa strategia non ha portato ai risultati sperati.
Il giudice di primo grado ha dato ragione a Qualcomm. Arm ha comunque preannunciato che chiederà un nuovo processo, in quanto la giuria non ha raggiunto un verdetto unanime. Durante la conference call con gli analisti, Crisianto Amon ha comunicato che Arm ha ritirato l’avviso di violazione, quindi non revocherà la licenza.
Casualmente, entrambe le aziende hanno pubblicato i rispettivi risultati finanziari il 5 febbraio. Qualcomm ha registrato entrate per 11,7 miliardi di dollari e profitti per 3,8 miliardi di dollari nel primo trimestre fiscale 2025. Arm ha invece registrato entrate per 983 milioni di dollari e profitti per 417 milioni di dollari nel terzo trimestre fiscale 2025.