I problemi riscontrati durante il test finale del razzo SLS (Space Launch System) hanno avuto conseguenze sulla roadmap prevista. Ma altri fattori hanno comportato modifiche ai piani originari, ovvero il ritorno dell’uomo sulla Luna entro il 2024. Uno di essi è lo sviluppo delle tute spaziali che indosseranno gli astronauti della missione Artemis III. La NASA ha annunciato che la realizzazione verrà affidata a due aziende private: Axiom Space e Collins Aerospace.
Sviluppo delle tute EVA in outsourcing
Gli astronauti hanno utilizzato la stessa tuta spaziale, denominata EMU (Extravehicular Mobility Unit), per le attività extraveicolari (oggi una versione aggiornata viene usata per le passeggiate spaziali all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale). Ovviamente non è adatta per le passeggiate sulla Luna. La NASA ha avviato lo sviluppo di nuove tute nel 2007, spendendo finora oltre 420 milioni di dollari.
Il risultato ottenuto è xEMU (Exploration Extravehicular Mobility Unit), un prototipo mostrato nel 2019. L’agenzia spaziale statunitense ha successivamente posticipato la missione Artemis III al 2025, in quanto lo sviluppo delle tute è stato rallentato da mancanza di fondi, problemi tecnici e dalla pandemia COVID-19. Dato che la spesa avrebbe superato il miliardo di dollari, la NASA ha deciso di contattare le aziende private, alle quali verranno consegnati i dati relativi allo sviluppo di xEMU.
Il contratto da 3,5 miliardi di dollari è stato assegnato a Collins Aerospace e Axiom Space. La spesa copre la realizzazione e la fornitura delle tute spaziali fino al 2034. Le tute verranno prima utilizzate per le passeggiate spaziali all’esterno della ISS e quindi dagli astronauti che toccheranno il suolo lunare nel 2025. Collins Aerospace aveva già mostrato un prototipo nel 2019, mentre Axiom Space ha avviato lo sviluppo della tuta in vista del lancio della sua stazione spaziale.
Rimanendo in tema spazio, la NASA ha comunicato di aver assegnato a SpaceX altre cinque missioni con equipaggio (Crew-10/11/12/13/14) che permetteranno di portare gli astronauti sulla ISS. Altre tre (Crew-7/8/9) erano state assegnate a febbraio. Boeing deve ancora effettuare il primo test con equipaggio, dopo il successo della missione OFT-2.