Come anticipato a fine maggio, la NASA ha avviato il test “wet dress rehearsal” per il razzo SLS (Space Launch System). Si tratta del quarto tentativo dopo i tre falliti nel mese di aprile, a causa di vari problemi tecnici. La procedura è rimasta invariata, in quanto lo scopo è simulare le condizioni di pre-volo, ovvero il caricamento del propellente, il conto alla rovescia e lo svuotamento dei serbatoi, in caso di emergenza.
Quarto tentativo in corso
Il test è iniziato il 18 giugno con l’arrivo del team presso il centro di controllo del Kennedy Space Center in Florida e l’esecuzione di alcune operazioni preliminari, come il caricamento di acqua nel sistema di soppressione del rumore. Sono stati quindi alimentati i due stadi del razzo SLS e la navicella Orion fissata alla sua estremità. Sono ovviamente presenti anche i quattro motori RS-25, ma non verranno accesi (il conto alla rovescia termina prima).
Dopo aver ricevuto il via libera dal direttore di lancio, i tecnici hanno avviato la procedura di caricamento del propellente nel stadio principale. Ciò avviene in diverse fasi (raffreddamento delle linee, caricamento lento e caricamento rapido), prima per l’ossigeno liquido e poi per l’idrogeno liquido. La sequenza viene successivamente ripetuta per lo stadio superiore.
Dopo aver simulato due volte il conto alla rovescia si procederà allo svuotamento dei serbatoi. Se non ci saranno problemi, il razzo SLS della missione Artemis I potrebbe essere lanciato a fine luglio. Le prime 13 “finestre di lancio” sono comprese tra il 26 luglio e il 10 agosto.
Aggiornamento (21/06/2022): nonostante una perdita di idrogeno liquido, la NASA ha completato il test. Oggi è prevista una conferenza stampa per illustrare i risultati. Il razzo SLS verrà ora riportato nel VAB (Vehicle Assembly Building) per gli ultimi controlli prima del lancio.