Sunnyvale (USA) – Ora che il fermento legato al lancio di Opteron si è un poco sopito, e l’argomento “64 bit” è rientrato nei suoi tradizionali ambiti, AMD è tornata ad occuparsi della sua famiglia di chip a 32 bit. Lo ha fatto lanciando un nuovo e più veloce modello di Athlon XP, il 3200+, basato sullo stesso core Barton introdotto lo scorso febbraio con l’Athlon XP 3000+.
Confermando le attese , il nuovo Athlon XP 3200+ adotta un nuovo front-side bus a 400 MHz che, rispetto alle precedenti generazioni di Athlon con FSB a 266 MHz e 333 MHz, incrementa la banda di trasmissione con la memoria. La frequenza di clock, nel nuovo chip, è invece passata dai 2,167 GHz del precedente modello 3000+ a 2,2 GHz.
L’aumento della velocità del bus di sistema arriva in risposta alla recente introduzione, da parte di Intel, di alcuni nuovi modelli di Pentium 4 e di chipset con FSB a 800 MHz: per entrambe le rivali l’obiettivo è quello di sfruttare a fondo la velocità delle più recenti memorie DDR.
AMD afferma che l’Athlon 3200+ supera le prestazioni “del suo più vicino concorrente”, ovvero il P4 a 3 GHz con FSB a 800 MHz e la funzionalità Hyper-Threading disabilitata, mediamente del 6%: un valore che sale al 15% nel caso il P4 adotti il vecchio bus a 533 MHz. Il margine di guadagno nei confronti del suo diretto predecessore, l’Athlon XP 3000+, si attesta invece sul 4%. Per i suoi test il chipmaker di Sunnyvale si è avvalso di alcuni dei più diffusi videogiochi in circolazione e della nota suite di benchmark 3DMark.
Secondo fonti vicine ad AMD, il nuovo Athlon XP 3200+ è con tutta probabilità l’ultimo modello della generazione di chip identificati con il nome in codice K7 e basati su di un’architettura a 32 bit “pura”. Se questo venisse confermato significherebbe che il prossimo aggiornamento nella linea di CPU desktop di AMD arriverà soltanto a settembre, mese in cui il chipmaker di Sunnyvale ha pianificato il debutto della nuova famiglia di processori di ottava generazione Athlon 64 . Come noto, questi chip si baseranno sulla stessa tecnologia degli Opteron ma, a differenza di questi, che sono dedicati alle workstation e ai server, prenderanno il posto degli Athlon XP nel mercato mainstream.
E’ tuttavia possibile che fra qui e settembre AMD decida di rilasciare almeno un altro modello di Athlon XP, eventualmente un ipotetico 3400+, questo anche in previsione dell’ormai imminente lancio, da parte di Intel, di un P4 a 3,2 GHz.
Sebbene la produzione degli Athlon XP sia ormai prossima alla fine, questa famiglia di processori rimarrà sul mercato almeno fino a tutto il 2004 e, probabilmente, anche per uno scorcio del 2005: il motivo, come si era pronosticato qualche tempo addietro, è che gli Athlon XP sono destinati a rimpiazzare progressivamente i Duron nella fascia bassa del mercato, la stessa dove Intel continuerà invece a proporre i Celeron.
Con le sue nuove famiglie di chip AMD spera di tornare a erodere quote di mercato a Intel e superare la crisi del 2002, anno in cui ha dovuto cedere terreno all’avversaria. Attualmente il chipmaker di Sunnyvale ha il 16,6% del mercato dei PC contro l’81,7% del colosso di Santa Clara.
L’Athlon XP 3200+, immediatamente disponibile per i produttori di PC americani ed europei, ha un prezzo di 464$ per ordini di 1.000 unità.
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colpi di coda
In un contesto in cui le barriere all'entrata nell'editoria offline sono insormontabili, se ne vogliono alzare di nuove ed altissime anche per quel media che poteva essere una speranza di democrazia e di pluralismo e cioè internet.Un saluto e ben ritrovatitristemente_famosoAnonimopretesti
Come al solito i politici e le lobbies utilizzano un pretestofasullo per far valere i propri interessi. Non si possono vendere le proprie liberta' per unaparanoica difesa del diritto d'autore; internet e' un mezzodi informazione libero e plurare, quindi scomodo,qualcuno vuole mettergli le catene.AnonimoRe: pretesti
- Scritto da: Anonimo> Come al solito i politici e le lobbies> utilizzano un pretesto> fasullo per far valere i propri interessi. > Non si possono vendere le proprie liberta'> per una> paranoica difesa del diritto d'autore;> internet e' un mezzo> di informazione libero e plurare, quindi> scomodo,> qualcuno vuole mettergli le catene.VANGELO. E' la stessa cosa che ho pensato anche io appena arrivato a metà della notizia. Il mezzo è troppo potente e dà voce anche a chi è scomodo; ergo applichiamo una legge vecchia ed inadeguata al fine di zittirlo il più possibile.Povera SIAE e povero Masi, quanto siete ignoranti! La rete è DE-centralizzata; nessuno mi vieta di registrare un dominio a Baku Baku o a Sidney e continuare a scrivere quello che penso.La vostra e-censura attaccatevela al muro.AnonimoBush....
Notizia segretissima...Bin Laden e Saddam Hussein si stanno nascondendo al quartier generale della SIAE!!!Urge bombardamento immediato.AnonimoRe: Bush....
- Scritto da: Anonimo> Notizia segretissima...Bin Laden e Saddam> Hussein si stanno nascondendo al quartier> generale della SIAE!!!> > Urge bombardamento immediato.Lascia perdere... con la mira che hanno lo mancano pure.....settimane di bombardamento e a saddam e bin laden manco un graffio.....AnonimoEccom come agire contro l'illegalita'.
Smantellate la SIAE e sarete a buon punto.Augh, ho parlato!Anonimovomito
... sogno un Italia che riesca a liberarsi di taluni come il corpo indisposto del vomitoAnonimoDa una parte non è poi così sbagliato...
Immagino di essere impopolare, e non voglio scatenare polemiche, però non credo a priori che si voglia mettere un bavaglio all'informazione...Internet è un mezzo di per se accessibile, soprattutto per il pubblicare, a molte più persone di quanto non lo sia la stampa e la TV.Chiunque può, in poco tempo e modica spesa, pubblicare informazioni a disposizione di tutto il mondo.La statistica ci insegna che se aumento esponenzialmente il numero delle mele che raccolgo, altrettanto esponenzialmente aumenta la probabilità di trovarne di marce.E' impensabile che una cosa del genere sia *totalmente* priva di controllo.Faccio un esempio.Tempo fa è circolata su Internet la notizia che alcuni prodotti da bagno di una nota marca (shampoo e bagnoschiuma) erano cancerogeni.Io non so quanti vi hanno dato retta e quanti hanno smesso di acquistarli. supponiamo pure solo l' 1%.Su un impatto (potenziale) di milioni di utenti, si può calcolare un danno per il produttore di diverse migliaia di ?....La notizia, poi, si è rivelata totalmente *infondata*. Tutti i controlli hanno avuto esito negativo.Ora, se io fossi quell'imprenditore, francamente, mi girerebbero un po' le scatole.....a) per il mancato guadagno;b) per il danno d'immaginec) per non avere nessuno cui fare causa e richiedere i (legittimi) danni.A voi non girerebbero ??L'anonimato è sempre un arma a doppio taglio. Da una parte, ok, lascia la liberà di scrivere e fare ciò che si vuole... ma dall'altra consente di fare danni, anche enormi, da parte di persone che non sanno e non vogliono prendersi le proprie responsabilità.Scusate, ma per la libertà è un'altra cosa.HydargosRe: Da una parte non è poi così sbagliato...
Circolata su Internet notizia? Sarà finita nella tua email. Che cacchio c'entrano i siti web con la notizia bufala.Pagamelo tu il direttore responsabile. Poi ti voglio vedere.AnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliato...
- Scritto da: Anonimo> > Pagamelo tu il direttore responsabile. Poi> ti voglio vedere.Non credo che dovrai pagare qualcuno, dovrai solo mettere il tuo nome e cognome sul tuo sito. Ti sembra tanto grave? O forse il tuo sito serve per azioni illegali e criminose?AnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliat
Il mio nome sul sito ESISTE GIA'. E' scritto nel database del NIC a fianco del mio dominio internet.Informati meglio prima di dire bestialità, e soprattutto impara la differenza tra un sito web e una catena di s.antonio via mail.- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > > > Pagamelo tu il direttore responsabile. Poi> > ti voglio vedere.> > Non credo che dovrai pagare qualcuno, dovrai> solo mettere il tuo nome e cognome sul tuo> sito. Ti sembra tanto grave? O forse il tuo> sito serve per azioni illegali e criminose?AnonimoMa da un'altra...
- Scritto da: Hydargos> Chiunque può, in poco tempo e modica spesa,> pubblicare informazioni a disposizione di> tutto il mondo.> La statistica ci insegna che se aumento> esponenzialmente il numero delle mele che> raccolgo, altrettanto esponenzialmente> aumenta la probabilità di trovarne di marce.> E' impensabile che una cosa del genere sia> *totalmente* priva di controllo.Ad esempio sono numerose le castronerie che certi giornalisti pubblicano on line a proposito di informatica, internet e telecomunicazioni eppure se qualcuno prova a contraddirli, pubblicamente, magari si beccano una denuncia per diffamazione. E ovviamente non esiste nessun organismo "competente" che controlli l'esattezza di cio' che affermano.E le non infrequenti castronerie che pubblicano i giornali cartacei non le punisce nessuno?Ma che vogliamo fare davvero 2 pesi e 2 misure?> A voi non girerebbero ??> L'anonimato è sempre un arma a doppio> taglio. Da una parte, ok, lascia la liberà> di scrivere e fare ciò che si vuole... ma> dall'altra consente di fare danni, anche> enormi, da parte di persone che non sanno e> non vogliono prendersi le proprie> responsabilità.Il problema e' che anche togliendo l' anonimato la legge NON SARA' uguale per tutti, anzi cosi' lo sara' ancora di meno perche' chi PUO scrivere castronerie firmandosi sara' premiato.Liberta' e' anche poter scrivere pubblicamente la propria opinione magari sbagliandosi ma potendo contare su un contraddittorio. Con internet questo e' possibile ma QUALCUNO ha deciso che potra' scrivere quello che vuole mentre tutti gli altri dovranno aver paura a dire la loro.> Scusate, ma per la libertà è un'altra cosa.Infatti.AlessandroxRe: Ma da un'altra...
- Scritto da: Alessandrox> > > Ad esempio sono numerose le castronerie che> certi giornalisti pubblicano on line a> proposito di informatica, internet e> telecomunicazioni eppure se qualcuno prova a> contraddirli, pubblicamente, magari si> beccano una denuncia per diffamazione. E> ovviamente non esiste nessun organismo> "competente" che controlli l'esattezza di> cio' che affermano.> > E le non infrequenti castronerie che> pubblicano i giornali cartacei non le> punisce nessuno?> Ma che vogliamo fare davvero 2 pesi e 2> misure?Non ho detto questo. Non è che, siccome i controlli non funzionano tanto vale abolirli!Secondo questo principio, a Napoli, dovevano smatellare il corpo dei vigili urbani.....Nemmeno per la carta stampata esiste un organo garante di ogni affermazione. Ma se io domani scrivo che la B*****a produce pasta cancerogena, mi becco una bella denuncia per diffamazione dal Sig. B*****a, poi sarà il giudice a decidere chi ha ragione e chi torto. Chi deve pagare e chi deve essere risarcito.Non vedo perché ciò che vale per l'informazione stampata e televisiva, non debba valere per quella telematica. > Il problema e' che anche togliendo l'> anonimato la legge NON SARA' uguale per> tutti, anzi cosi' lo sara' ancora di meno> perche' chi PUO scrivere castronerie> firmandosi sara' premiato.Ma chi lo dice?> Liberta' e' anche poter scrivere> pubblicamente la propria opinione magari> sbagliandosi ma potendo contare su un> contraddittorio. Un po' difficile contraddire con un anonimo, non trovi ?> Con internet questo e'> possibile ma QUALCUNO ha deciso che potra'> scrivere quello che vuole mentre tutti gli> altri dovranno aver paura a dire la loro.Paranoia > Infatti.Infatti, appunto. La tua mi pare si chiami anarchia...HydargosRe: Ma da un'altra...
Mi pare sfugga un concetto elementare: se si diffonde la 'voce popolare' che la pasta X e' cancerogena, con chi piffero se la dovrebbe prendere l'imprenditore?La differenza, piuttosto ovvia, e' che un giornale ha un responsabile e si presuppone un certo controllo, Internet (o l'amico al bar) no. Se qualcuno crede a qualcosa che sente al bar, senza fare ulteriori approfondimenti, se si rivela errata cosa fa, denuncia chi?AnonimoRe: Ma da un'altra...
- Scritto da: Hydargos> Non ho detto questo. Non è che, siccome i> controlli non funzionano tanto vale> abolirli!> Secondo questo principio, a Napoli, dovevano> smatellare il corpo dei vigili urbani.....> Nemmeno per la carta stampata esiste un> organo garante di ogni affermazione. Ma se> io domani scrivo che la B*****a produce> pasta cancerogena, mi becco una bella> denuncia per diffamazione dal Sig. B*****a,> poi sarà il giudice a decidere chi ha> ragione e chi torto. Chi deve pagare e chi> deve essere risarcito.> Non vedo perché ciò che vale per> l'informazione stampata e televisiva, non> debba valere per quella telematica.Credo che tu non abbia capito il concetto del direttore responsabile.Chiunque, anche adesso, anche prima dell'EUCD poteva essere colpito da una denuncia per diffamazione se scrive una cosa come quella che tu dici.Quello che vogliono fare è obbligare chi apre un sito di informazione ad avere un direttore responsabile, cioè una figura definita dalla legge che deve avere una comprovata esperienza certificata (se guardi alcuni post sopra c'è un estratto della legge).In questo modo internet torna ad essere patria solo di pochi eletti, che fanno informazione per lavoro e che sono in grado di avere questa certificazione.Da notare anche che diffamazioni come quella che tu proponi, non verrebbero risolte assolutamente con questa proposta.Basta una catena via mail, un messaggo in un firum o un post in un newsgroup per diffonderle. Senza aver bisogno di aprire un sito.gerryRe: Da una parte non è poi così sbagliat
- Scritto da: Hydargos> ...> Tempo fa è circolata su Internet la notizia> che alcuni prodotti da bagno di una nota> marca (shampoo e bagnoschiuma) erano> cancerogeni.> ...> Su un impatto (potenziale) di milioni di> utenti, si può calcolare un danno per il> produttore di diverse migliaia di ?....> La notizia, poi, si è rivelata totalmente> *infondata*. Tutti i controlli hanno avuto> esito negativo.> ...La bufala è effettivamente circolata, ma non su un sito, bensì sotto forma di catena di S.Antonio attraverso le email che tanti abbocaloni si spediscono l'un l'altro.Vogliamo allora nominare un direttore responsabile per ciascuna email che viene inviata?Le informazioni false o infondate su Internet vengono smentite da Internet stessa, ad esempio su siti come quello di Attivissimo che contribuisce a chiarire questa e altre bufale.Fulmy(nato)Re: Da una parte non è poi così sbagliat
Rispondo ad entrambi.La notizia in questione, effettivamente, è circolata sotto catena di Sant'Antonio. Ma è anche apparsa su più di un sito web.Ma, in ogni caso, voleva essere solo un esempio.Se io domani pubblico una cosa del genere sul mio sito personale, cosa cambia ?HydargosRe: Da una parte non è poi così sbagliat
- Scritto da: Hydargos> Ma, in ogni caso, voleva essere solo un> esempio.> Se io domani pubblico una cosa del genere> sul mio sito personale, cosa cambia ?c'e' una cosa che non capisci, cambia che non sei anonimo e sei comunque rintracciabile, anche se non metti il tuo nome e cognome, la tua idea di fondo secondo cui una tale informazione è "anonima" è falsa, in realtà è quasi sempre possibile (al 99%) risalire al proprietario. se hai un dominio lo devi registrare con un tuo documento, se ti prendi uno di quegli spazi web gratuiti, anche se dai nome falso è sempre possibile risalire al tuo ip tramite i log del server che è tenuto a tenere.AnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliat
- Scritto da: Hydargos> Se io domani pubblico una cosa del genere> sul mio sito personale, cosa cambia ?Cambia che tu non sei nessuno. Se io credo a una cazzata che sento al bar (o trovo su un sito Internet) la colpa e' mia.Probabilmente e' colpa della deviante pubblicita' che si fa su Internet il non sottolineare che si trovano un numero immane di cazzate in rete.Ergo, quanto si trova su un sito Internet non ha, di per se', alcun valore.AnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliato...
> L'anonimato è sempre un arma a doppio> taglio. Da una parte, ok, lascia la liberà> di scrivere e fare ciò che si vuole... ma> dall'altra consente di fare danni, anche> enormi, da parte di persone che non sanno e> non vogliono prendersi le proprie> responsabilità.> Secondo me dovremmo scrivere ed esprimere quello che ci pare senza anonimato, insomma, l'anonimato mi ricorda quelli che protestano in piazza ma hanno il passamontagna. Forse per internet si dovrebbe riuscire a fare il distinguo tra quelli che sono i siti amatoriali e/o espongono opinioni piuttosto che i siti di "informazone" e per i quali dovrebbero valere le stesse regole della carta stampata.AnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliato...
> Secondo me dovremmo scrivere ed esprimere> quello che ci pare senza anonimato, insomma,> l'anonimato mi ricorda quelli che protestano> in piazza ma hanno il passamontagna. Se quelli che protestano in piazza non fanno danni ma si limitano a protestare (ovvero a dire il proprio parere) per me va tutto bene, dove sta il problema?Al contrario ci sono individui che dicono bugie enormi (e palesi) alla televisione, senza passamontagna, ma con voce decisa e aria sicura, e possono farlo perchè tanto hanno il portafoglio, la tessera e le conoscenze giuste.> Forse per internet si dovrebbe riuscire a> fare il distinguo tra quelli che sono i siti> amatoriali e/o espongono opinioni piuttosto> che i siti di "informazone" e per i quali> dovrebbero valere le stesse regole della> carta stampata.Impossible..non fare il distinguo, ma tenerne conto in una (folle) legge.TUTTE le ultime leggi concernenti la rete (approvate o in preparazione) si sono rivelate come superficiali e non volte a regolamentare quanto a inibire (ovvero danneggiare, attaccare) la rete e ridurre il pericolo che questa rappresenta per gli interessi di certi soggetti.Qualche legge per la rete servirebbe, ma di sicuro non leggi proposte e spinte e richieste esplicitamente per tutelare gli interessi dei pochi (gli stessi privilegiati di sempre).AnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliato...
[..] > Forse per internet si dovrebbe riuscire a> fare il distinguo tra quelli che sono i siti> amatoriali e/o espongono opinioni piuttosto> che i siti di "informazone" e per i quali> dovrebbero valere le stesse regole della> carta stampata.Questo è l'errore. Non è internet ad essere sbagliata, sono le regole sulla carta stampata che sono anacronistiche e indegne in uno stato che si definisce liberale e democraticotristemente_famosoAnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliat
quella dell'anonimato è una bufala pazzesca e mi meraviglio come ci sia ancora gente che ci crede. secondo me sono più anonimo se mi stampo in casa dei volantini e poi li distribuisco di notte: l'unica cosa che cambia è il costo.AnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliato...
- Scritto da: Hydargos> Immagino di essere impopolare, e non voglio> scatenare polemiche, però non credo a priori> che si voglia mettere un bavaglio> all'informazione...[...]nessuno ti da' torto, ma gli effetti di queste pressioni sui siti web vanno in una sola direzione. Quella di chiuderli per pubblica autorità.tristemente_famosoAnonimoRe: Da una parte non è poi così sbagliat
> Internet è un mezzo di per se accessibile,> soprattutto per il pubblicare, a molte più> persone di quanto non lo sia la stampa e la> TV.E mi sembra sacrosanto.> Chiunque può, in poco tempo e modica spesa,> pubblicare informazioni a disposizione di> tutto il mondo.Esatto. Quello di cui il mondo aveva bisogno da tempo.> La statistica ci insegna che se aumento> esponenzialmente il numero delle mele che> raccolgo, altrettanto esponenzialmente> aumenta la probabilità di trovarne di marce.> E' impensabile che una cosa del genere sia> *totalmente* priva di controllo.E aumenta il numero di quelle buone. Se non vuoi raccogliere mele marce, o eviti di raccogliere mele o controlli che non siano marce. Avere tante mele, ad un prezzo basso, e tutte buone non e' un'opzione.> Faccio un esempio.> Tempo fa è circolata su Internet la notizia> che alcuni prodotti da bagno di una nota> marca (shampoo e bagnoschiuma) erano> cancerogeni.> Io non so quanti vi hanno dato retta e> quanti hanno smesso di acquistarli.> supponiamo pure solo l' 1%.> Su un impatto (potenziale) di milioni di> utenti, si può calcolare un danno per il> produttore di diverse migliaia di ?....> La notizia, poi, si è rivelata totalmente> *infondata*. Tutti i controlli hanno avuto> esito negativo.Io l'ho ricevuta. Ho fatto una ricerca e ho trovato tutte le rettifiche e le precisazioni del caso. Il flusso anarchico delle informazioni, se permette di pubblicare falsita', gli accorcia terribilmente le gambe. Se la gente non e' in grado di discriminare e informarsi da piu' di una fonte, bisogna cambiare la gente, non l'informazione.AnonimoNon male questo Cortiana ...
Non sono molti i politici che ne sanno qualcosa di internet (nessuno nel centro destra): mi sa che chi ci tiene alla propria liberta' dovrebbe ricordarsi di lui quando sara' il momento di votare.AnonimoRe: Non male questo Cortiana ...
Concordo. Cortiana è anche molto attivo nel settore Open Source, era stato lui a volere anche Stallman al senato dopo che ci andò Gates, ma naturalmente Pera gli diede picche. Be in un governo di pseudo-imprenditori-pregiudicati era normale che fosse così....AnonimoRe: Non male questo Cortiana ...
- Scritto da: Anonimo> Non sono molti i politici che ne sanno> qualcosa di internet (nessuno nel centro> destra): mi sa che chi ci tiene alla propria> liberta' dovrebbe ricordarsi di lui quando> sara' il momento di votare.Ecco che si attiva l'ufficio propaganda del senatore.Quando sono al governoi verdi amano la legge liberticida della SIAE, all'opposizione sbaritanoe anno promesse...Mi ricordo ancora il bel faccione di Veltroni che sbavava dietroa Gates...AnonimoRe: Non male questo Cortiana ...
Autocorreggo i miei errori di battitura da arteriosclerotico:- Scritto da: Anonimo> Ecco che si attiva l'ufficio propaganda del> senatore.> Quando sono al governoi verdi amano la legge ^^^^^^^Intendevo: varano.> liberticida della SIAE, all'opposizione> sbaritanoe anno promesse... ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^Versione corretta: sbraitano e fanno promesse> Mi ricordo ancora il bel faccione di> Veltroni che sbavava dietroa Gates... ^^^^^^^ dietro aAnonimoRe: Non male questo Cortiana ...
- Scritto da: Anonimo> Non sono molti i politici che ne sanno> qualcosa di internet (nessuno nel centro> destra)Bella ca##ata: conosci qualcosa del passato di un certo Lucio Stanca?Meglio che taci...AnonimoRe: Non male questo Cortiana ...
- Scritto da: Anonimo>> Bella ca##ata: conosci qualcosa del passato> di un certo Lucio Stanca?> Meglio che taci...non c'entra niente.AnonimoRe: Non male questo Cortiana ...
- Scritto da: Anonimo> non c'entra niente.Tu nn c'entri niente.AnonimoRe: Non male questo Cortiana ...
- Scritto da: Anonimo> Non sono molti i politici che ne sanno> qualcosa di internet (nessuno nel centro> destra): mi sa che chi ci tiene alla propria> liberta' dovrebbe ricordarsi di lui quando> sara' il momento di votare.io sosterro SEMPRE altri senatori (Malabarba)ma Cortiana e' in gambaPeppino Impastato*** La Mafia e' una Montagna di MERDA ***AnonimoLa vedo brutta per i provider
Certo che se si dovesse realizzare la fesseria di Masi, innanzi tutto moltissimi siti chiuderebbero e di conseguenza tutte le aziende che offrono servizi di hosting e hausing tirerebbero la cinghia se non peggio. Ma sapranno chi ringraziare.Poi si sa, la fame fa fare brutti scherzi.AnonimoRe: La vedo brutta per i provider
> Certo che se si dovesse realizzare la> fesseria di Masi, innanzi tutto moltissimi> siti chiuderebbero e di conseguenza tutte le> aziende che offrono servizi di hosting e> hausing tirerebbero la cinghia se non> peggio. Ma sapranno chi ringraziare.Sissì ogni operatore del settore dovrebbe chiedere milioni di danni a questi signori, che evidentemente si sentono al sicuro con la loro bella poltrona sotto il sedere e il portafoglio pieno...::::::::::AnonimoNon è come i CD
Comprare un CD è questione di scelta. Avere un sito Internet è questione di "libera espressione".Io sono d'accordo sulla tassa messa sui CD, ma non sono affatto d'accordo sulla possibilità di imporre un direttore obligatorio sui siti Internet.Oltre ad essere folle è anche stupido, siccome, basta registrare il dominio in USA, e prendere il server in USA per aggirare l'ostacolo, quindi sarebbe una pagliacciata.Comunque quello che molti non hanno capito è che Internet è la più grande entità biologica Intelligente, e quando viene provocata, si difende.Internet non è controllabile e non è attaccabile ed ha un sistema immunitario a prova di ogni "balocco". Penso che nei prossimi mesi al direttore della Siae salterà la poltrona.IL Macroorganismo Internet si rende conto quando qualcuno lo attacca, e reagisce immediatamente sfruttando tutta la sua Intelligenza e potenzialità superiore ad ogni mente umana, per questo sono convinto che nei prossimi mesi, quel tizio perderà il posto, non sa contro cosa si sta mettendo. Non se ne rende proprio conto.(troll)AnonimoRe: Non è come i CD
> Io sono d'accordo sulla tassa messa sui CD,Si vede che non hai una minima idea di cosa sia un cd!!...:(:(:(:(AnonimoRe: Non è come i CD
- Scritto da: Anonimo> > Io sono d'accordo sulla tassa messa sui CD,Allora puoi forse spiegarmi perchè devo pagare una tassa sui miei backup?ZerossZerossArticolo 21 della Costituzione Italiana
(vedi http://www.parlamento.it/funz/cost/art21.htm)Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.AnonimoRe: Articolo 21 della Costituzione Itali
> Tutti hanno diritto di manifestare> liberamente il proprio pensiero con la> parola, lo scritto e ogni altro mezzo di> diffusione.> La stampa non può essere soggetta ad> autorizzazioni o censure.Già... ma mi sa proprio che questo diritto inalienabile ce lo vogliano far pagare fior di soldoni... :(:(:(:(AnonimoSoluzione: usare Freenet
http://freenet.sourceforge.net...almeno finquando non vieteranno anche l'uso della crittografia!NB: perché non fate una piccola donazione a questo nobile progetto? Io l'ho già fatto qualche mese fa...http://freenet.sourceforge.net/index.php?page=donateAnonimoRadicali, come Verdi, pro libertà utente
Il pensiero radicale a proposito di libertà di stampa su internet, EUCD, brevettabilità del software:http://www.radicali.it/organi/news.asp?q=5676http://www.radicali.it/organi/news.asp?q=2140Ricordiamoci di quei pochi (ahime!) che tutelano i nostri interessi...Anonimomi pare giusto
sarebbe ora che tutti si assumessero la responsabilità di ciò che scrivono o mettono a disposizione in un sito.Esattamente come avviene sulla carta stampata o in TV.AnonimoRe: mi pare giusto
- Scritto da: Anonimo> sarebbe ora che tutti si assumessero la> responsabilità di ciò che scrivono o mettono> a disposizione in un sito.> Esattamente come avviene sulla carta> stampata o in TV.allora pretendo il diritto di poter andare in tv quando voglio e di poter scrivere sulla carta stampata, ovviamente gratis, visto che i siti in cui ti devi sorbire la pubblicità ti dano lo spazio gratis.Oppure a pagamento, come su internet, ma senza pubblicità da parte del provider.ma usare il cervello no?AnonimoRe: mi pare giusto
- Scritto da: Anonimo> allora pretendo il diritto di poter andare> in tv quando voglio e di poter scrivere> sulla carta stampata, ovviamente gratis,> visto che i siti in cui ti devi sorbire la> pubblicità ti dano lo spazio gratis.> Oppure a pagamento, come su internet, ma> senza pubblicità da parte del provider.> ma usare il cervello no?Appunto. Il tuo commento non mi sembra scritto con il cervello....AnonimoRe: mi pare giusto
- Scritto da: Anonimo> Appunto. Il tuo commento non mi sembra> scritto con il cervello....Era la risposta ad un commento ancora meno intelligenteAnonimoRe: mi pare giusto
sulla carta stampata, o in tv (meglio ancora), di questi tempi vige l'assunzione di irresponsabilita', la quale ti permette di dire quello che vuoi, l'importante e' che sei potente, o amico dei potenti, e possibilmente con un buon conto in banca e la tessera giusta in tasca.se non ti basta il clima da guerra civile e di caccia alle streghe che si respira (in base all'assunto "la pensi diversamente? allora sei un eversore, un comunista, un giudice, un no-global, etc.), allora significa che vivi fuori dal mondo, come tutti quelli (e sono sempre meno per fortuna) che sostengono che il nostro Paese sta marciando verso un luminoso futuro di progresso, di riforme e di modernizzazione.uscite peregrine come quelle di Masi non sono casuali, fanno parte di un martellamento quotidiano, divenuto ormai insopportabile, che puzza lontanissimo di regime autoritario e di restaurazione.forza italia, che ce la fai a distruggere quel poco di buono che sei riuscita a costruire in 50 anni di imperfetta, ma sostanzialmente libera democrazia.AnonimoRe: mi pare giusto
- Scritto da: Anonimo> sarebbe ora che tutti si assumessero la> responsabilità di ciò che scrivono o mettono> a disposizione in un sito.> Esattamente come avviene sulla carta> stampata o in TV.Premetto (scusate il termine) che considero questa affermazione come un'idiozia assoluta, per un semplice motivo:In linea di principio mi sta benissimo che dietro ogni sito ci debba essere una persona responsabile del suo contenuto. In linea più pratica, questa persona c'è già, ed è come minimo l'intestatario del dominio, basterebbe rendere esplicito il fatto che esiste questo rapporto di responsabilità e saremmo tutti contenti.Tuttavia l'affermazione iniziale non parla semplicemente di un responsabile , ma di un direttore responsabile . Trattandosi di un'affermazione fatta dall'estensore della legge sull'editoria, non ci vuole molto a supporre che per questo direttore siano richiesti gli stessi requisiti dei suoi omologhi nel campo dell'editoria, ovvero che sia iscritto all'Albo dei Giornalisti. Non ti nascondo che piacerebbe anche a me iscrivermi, ma, ad esempio, andando a leggere nel sito dell'ordine della Lombardia si scopre che "Per ottenere l'iscrizione all'Elenco pubblicisti, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 35 della legge n. 69/1963 dell'ordinamento della professione di giornalista, è indispensabile avere svolto nell'ultimo biennio collaborazioni giornalistiche continuative e retribuite presso quotidiani, periodici o testate giornalistiche di emittenti radiotelevisive, testate telematiche, con scritti a firma del richiedente nonché avere versato il 12% (8% a carico del committente e 4% a carico dell'articolista) dei compensi alla gestione separata dell'Inps." Io queste collaborazioni non le ho, e anche se le volessi avere dovrei aspettare due anni. In questi due anni (sempre ammesso che non ci siano altri obblighi per iscriversi) dovrei avere un altro direttore responsabile, questa volta iscritto all'albo, ovviamente anche pagarlo , e tutto per pubblicare un sito amatoriale. Inoltre, forse potrei utilizzare per iscrivermi i lavori che ho pubblicato sul sito, ma dove le dimostro le inesistenti retribuzioni?Il problema di tutte queste proposte è che sono pensate per l'editoria tradizionale, ove per dare ad una pubblicazione un minimo di visibilità occorre sostenere delle spese non trascurabili, e in questa scala il direttore responsabile ci può anche entrare. L'assurdità è volere imporre queste scale di costi anche a delle strutture che non le hanno e possono allegramente funzionare senza averle. Il dubbio che tutto ciò serva solo a bloccarne il funzionamento è troppo forte, nonostante le affermazioni illuminate tipo la tua, che sei convinto che sia giusto e sacrosanto .DPYRe: mi pare giusto
Scusate, allora concentriamoci su quello che e' importante, ovvero: va bene un direttore responsabile (che onestamente e personalmente vedo come un garante dei lettori) ma con criteri diversi da quellki dell'ordine dei giornalisti. Insomma se uno sono 10 anni che lo e' di fatto deve potersi iscrivere all'ordine senza tante storie...AnonimoRe: mi pare giusto
- Scritto da: Anonimo> sarebbe ora che tutti si assumessero la> responsabilità di ciò che scrivono o mettono> a disposizione in un sito.Ma se io oggi scrivo sul mio sito che taldei tali è un imbecille, credi che non ne risponda?La responsabilità dei contenuti è comunque a carico di chi li immette in rete.Senza voler fare dell'inutile sofismo, qui vogliono un direttore responsabile e _non_ un responsabile E questa è nel nostro ordinamento una bella differenza perchè di fatto uccide i piccoli siti di informazione (che di solito fanno informazione meno indottrinata) a favore dell'informazione guidata dai grandi giornali e dai grandi portali.In pratica è una chiusura coattiva legalizzata, sottoscritta da destra e da sinistra.> Esattamente come avviene sulla carta> stampata o in TV......e anche su internetAnonimoMa va là...
Peccato che il responsabile del dominio si assuma già la responsabilità completa di ciò che lui ha pubblicato sul sito, e non ci sia affatto bisogno di essere giornalisti per questo...Ma va là, che questo è solo un modo per proteggere la corporazione dei giornalisti dall'intrusione dell'informazione libera su internet, in un momento in cui i giornali di carta hanno tirature sempre più ridotte e i siti web visite sempre più numerose...ShoresDirettore resp., testata e tanti $$$$$$$
Avendo istituito una testata "cartacea", poi affiancata da quella telematica, ed avendo passato la strada e i dolori del "direttore responsabile", ritengo giusto sottolineare, soprattutto a coloro che ritengono giusta questa mossa politica, quelle che sono le spese per istituire un direttore reponsabile.In primis un direttore è responsabile di qualcosa, nella fattispecie una testata giornalistica. Poniamo il culo di essere noi stessi giornalisti pubblicisti, ci mettiamo a capo della testata del nostro sito che, bolli versamenti e burocrazia varia credo che oggi come oggi non costi meno di 150/200 euri.Nel caso non siamo giornalisti, ci sono due soluzioni, la prima farsi due anni di gavetta presso una testata giornalistica già esistente, e poi prendere il patentino per giornalista pubblicista e procedere come spiegato all'inizio. La seconda, senz'altro la piu comoda e di larga prospettiva per ilc aso in questione, comporterebbe l'iscrizione del futuro direttore in un albo speciale dei giornalisti, cioè di quelle persone che non sono giornlisti patentati ma che vogliono avviare una testata ed esserne direttori. Bolli, versamenti, diritti e burocrazia varia qui si va sui 300 euri circa. Il che mi da diritto ad essere direttore di una testata ma non ad avere la testata.Scusate sono le 3 e mezza portate pazienza se sono stato poco chiaro.Ma il discorso è che, alla fine, se voglio essere in regola debbo tirare fuore attorno ai 500 euro, che a casa mia sono quasi un milione di vecchie liruzze.Quindi occorrerà istituire uno speciale albo e una speciale procedura per la testata giornalistica telematica e il suo relativo direttore. Altrimenti il signor Masi può tranquillamente mangiarsi a cena le sue frasi del tipo ""Se non tuteliamo i diritti soltanto chi già è ricco di suo potrà vivere della sua creatività. Dire free Internet sempre e comunque, sottrae a un ragazzo privo di mezzi la possibilità di tutelare le sue invenzioni". : Certo, chi è ricco vive della sua creatività, chi non lo è come il povero ragazzo privo di mezzi, o scuce un milione o senò rimane povero come prima, ma senza neanche i mezzi che internet gli poteva offrire.Scusate la lunghezza :DavideAnonimoRe: Direttore resp., testata e tanti $$$$$$$
- Scritto da: Anonimo....> Nel caso non siamo giornalisti, ci sono due> soluzioni, la prima farsi due anni di> gavetta presso una testata giornalistica già> esistente, e poi prendere il patentino per> giornalista pubblicista e procedere come> spiegato all'inizio. La seconda, senz'altro> la piu comoda e di larga prospettiva per ilc> aso in questione, comporterebbe l'iscrizione> del futuro direttore in un albo speciale dei> giornalisti, cioè di quelle persone che non> sono giornlisti patentati ma che vogliono> avviare una testata ed esserne direttori.> Bolli, versamenti, diritti e burocrazia> varia qui si va sui 300 euri circa. Il che> mi da diritto ad essere direttore di una> testata ma non ad avere la testata......> Scusate la lunghezza :> DavideHai ragione ed io sono incazzato perchè qui oltre ai 500 euri e mesi di lavoro si parla di LIBERTA'.In particolare la libertà di espressione che in Italia sembra la abbiano solo poche persone.Ne stiamo facendo passare troppo a questi nostri governanti incapaci, anzi lobbisti della peggiore specie!A chi vanno tutti i soldi pagati per i miei CD vergini?Devo buttare la mia fotocamera digitale Canon S20 con ram da 128Mb per non pagare tasse alla SIAE sulle MIE foto.Dico, LE MIE FOTO!Cioè io dovrei pagare Britney Spears ogni volta che clicco e poi masterizzo?Ma piuttosto organizzo una rivoluzione per riportare la democrazia in Italia!DEMO-CRAZIA= Governo del popolo, cioè il popolo (NOI) governa ..... allora perchè ci facciamo trattare come pezze da piedi?:(alivin70Re: Direttore resp., testata e tanti $$$$$$$
> Scusate sono le 3 e mezza portate pazienza> se sono stato poco chiaro.Chiarissimo. Ma va' a dormire prima, ragazzo!AnonimoTutela dei Diritti != Creatività !!!!!!!
"Se non tuteliamo i diritti - ha spiegato Masi al Corsera - soltanto chi già è ricco di suo potrà vivere della sua creatività. Dire free Internet sempre e comunque, sottrae a un ragazzo privo di mezzi la possibilità di tutelare le sue invenzioni".FALSO CLAMOROSO. Il Sig. Masi non conosce la "tutela dei diritti" al suo Stato Reale, oppure dice BUGIE.Con quella frase si vuole affermare che ognuno di noi può creare qualcosa dal nulla - come sappiamo - ad esempio un libro, un brano musicale, una sceneggiatura, e appunto la SIAE è l'Organo che tutela l'Opera. QUEST'ULTIMO PUNTO E' FALSO.Mi spiego meglio: la frase dà a sott'indendere che uno "sfigato qualunque" sarà tutelato dalla SIAE. Il che corrisponde a pura e palese falsità visto che anche autori che l'Artista lo fanno di mestiere non vengono affatto tutelati, anzi sono addirittura bistrattati dalla Siae, a volte spudoratamente presi "a calci".Io sono Socio iscritto Siae, repertorio Musica Leggera. La mia "Sezione" non può vantare il valore artistico/culturale di altre Sezioni quali musica Classica, Cinema, ecc., può però vantare un giro d'affari da farli impallidire tutti.Il Sistema di ridistribuzione delle quote Siae, ovvero degli introiti che la Siae ottiene da qualsiasi attività (anche quelle NON commerciali, come ad esempio una festa improvvisata tra amici fatta - poveretti loro - in un locale "conosciuto" agli ispettori Siae) tutela solo i progetti discografici che abbiano raggiunto una certa importanza, ovvero quelli che siano presi in considerazione dalle pochissime fonti che la Siae prende in considerazione per stilare la propria redistribuzione (alcune discoteche (!) e alcune Radio (!)).Certo, i bolletini conterebbero qualcosa (quelli stilati da TV e molte Radio sicuramente), strano il fatto che basti un solo carattere non riconoscibile che venga del tutto annullato...E' tardi e sono stanco, ma tengo a precisare che il Sig. Masi, in quella frase - forse senza volerlo, o senza rendersene conto - ha affermato un falso clamoroso, almeno per quanto concerne la Sezione Musica.AnonimoInternet sta colpendo a morte.......
.... molti interessi corporativi e questo ai lobbosti non può stare bene. In Italia poi, paese corporativo per eccellenza, si interviene a sproposito ed inutilmente, producendosi in sparate che non hanno nè capo nè coda, alimentate sia da malfede sia da ignoranza abissale.La rete è scomoda perchè è libera, dà visibilità a chiunque e a chiunque permette di manifestare le proprie idee, così come DEVE essere in una democrazia.A coloro che si lamentano dell'eccessiva libertà della rete stessa, rispondo con le parole di Franklin: "Coloro che rinunciano alla libertà per un po' di sicurezza, non ottengononessuna delle due, e non ne meritano alcuna". Anche in Italia ci vorrebbe urgentissimamente un 1 Emendamento.AnonimoNon sanno + dove prendere i soldi!
è in arrivo un'altra tassa, pardon ticket o norma o tutela del diritto a pagamento....magari qualche bella multa digitale che porti qualche bigliettone in più a questo squinternato governoAnonimoDisgusto e amarezza
Gestisco tre siti Web per passione e interesse personale. Mi vedrei costretto a chiuderli in quanto non sono in grado di sostenere le spese per un direttore responsabile.Intendo esprimere il mio disgusto e la mia amarezza per la proposta di Mauro Masi.Se la cosa dovesse andare in porto, per protesta sono pronto a non rinnovare più l'abbonamento al quotidiano che attualmente ho in corso.AnonimoQuesto e altro...
In uno "stato" dove il premier perseguirà penalmente dei contestatori per un grido "Buffone Buffone" è lecito aspettarsi ben altro...PS Da quando il nano ha fiducia nella magistratura?AnonimoQuesto Cortiana...
...chissà perché si lamenta *dopo* e non *prima* dell' approvazione.L' ho sentito parlare a Pisa, poche settimane fa, e si è limitato a definirsi "perplesso" su quanto "i miei colleghi della Sinistra stanno approvando in Commissione Cultura".Forse ha aspettato a prendere posizione che diventasse del tutto inutile per fare la solita battaglia gratuita, senza pestare i piedi ai produttori e magari contravvenire agli ordini di partito....Quanto a voi, torno a raccomandarvi una cosa: lasciate perdere proteste, volantini e racconte di firme. Tanto si limiteranno a prenderci appunti sul retro se li avete stampati su una faccia sola.Organizzate picchetti sotto casa dei politici che avete votato, chiedendo spiegazioni del perché si calano così le brache davanti agli interessi dei produttori. Allora vi ascoltaranno, perché gli pesticciate le azalee.Saluti a tuttiZufoloAnonimoDiventiamo tutti giornalisti!
++++"Per ottenere l'iscrizione all'Elenco pubblicisti, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 35 della legge n. 69/1963 dell'ordinamento della professione di giornalista, è indispensabile avere svolto nell'ultimo biennio collaborazioni giornalistiche continuative e retribuite presso quotidiani, periodici o testate giornalistiche di emittenti radiotelevisive, testate telematiche, con scritti a firma del richiedente nonché avere versato il 12% (8% a carico del committente e 4% a carico dell'articolista) dei compensi alla gestione separata dell'Inps." ++++benissimo collaboriamo tutti con testate telematiche (ci sara' qualche giornalista illuminato) per compensi irrisori 1 cent ad articolodopo due anni diventiamo tutti pubblicistiAnonimoRe: Diventiamo tutti giornalisti!
- Scritto da: Anonimo> ++++.......> benissimo collaboriamo tutti con testate> telematiche (ci sara' qualche giornalista> illuminato) per compensi irrisori 1 cent ad> articolo> > dopo due anni diventiamo tutti pubblicistiNon funziona!Devi avere uno stipendio minimo che se non sbaglio e' sui 500 euro/mesealivin70Re: Diventiamo tutti giornalisti!
> Non funziona!> Devi avere uno stipendio minimo che se non> sbaglio e' sui 500 euro/meseQuesto per la categoria dei professionisti. Per i pubblicisti basta che dimostri di aver collaborato in modo continuativo per due anni con una testata ed aver prodotto almeno X articoli (mi pare che in emilia romagna (perchè varia da regione a regione) siano sui 60 articoli se collabori con un quotidiano e si scende mano mano che la periodicità del giornale si riduce)Si può fare tranquillamente con la ritenuta d'acconto.Altrimenti iscriversi all'albo speciale dei giornalisti (per essere direttori di testate a carattere tecnico scientifico senza essere necessariamente giornalisti)DOMANDA: tornando all'idea di scrivere per una buon anima di testata giornalistica telematica che mi paghi un cent ad articolo (un po' poco, facciamo almeno 5 euro, senò puzza di bruciato...), INDOVE la troviamo ??SO che al tempo aveva fatto qualcosa del genere VITA, ma se qualcuno ha qualche idea, mi offro promotore di questa cosa , davidebellei@libero.itAnonimoRicordatevi
di tutte queste cose, quando sarete nella cabina elettorale !AnonimoRe: Ricordatevi
- Scritto da: Anonimo> di tutte queste cose, quando sarete nella> cabina elettorale !C'è poco da ricordarsi... quella legge l'hanno voluta tutti....AnonimoRe: Ricordatevi
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > di tutte queste cose, quando sarete nella> > cabina elettorale !> > C'è poco da ricordarsi... quella legge> l'hanno voluta tutti....+sicuramente non i radicaliAnonimoRe: Ricordatevi
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > > - Scritto da: Anonimo> > > di tutte queste cose, quando sarete> nella> > > cabina elettorale !> > > > C'è poco da ricordarsi... quella legge> > l'hanno voluta tutti....> +> > sicuramente non i radicaliForse solo loro non l'hanno votata.... ma sicuramente non si sono stracciati le vesti.... Pannella non ha digiunato e neppure ha offetto in TV qualche link a siti non registrati...AnonimoRe: Ricordatevi
Forse mi sono spiegato male.La mia considerazione non riguardava solo questa legge, ma più in generale l'andazzo di questi ultimi tempi.Ps questa mie considerazioni si potranno configurare come offesa a Sua Immensità Galattica?ByeAnonimoA quando gli avvisi di garanzia per i ..
post di questo forum?Visto l'andazzo delle nuove leggi atte a tutelaregli interessi dei "soliti" non mi meraviglierei se dei luoghidi discussione come questo forum venissero presi dimira da chi si sente minacciato dall'opinione pubblica. PaoloAnonimoanche chi ha un Blog?
Anche chi ha un weblog dovra' registrarsi come direttore editoriale del proprio blog?O dovra' farlo chi gestisce i server su cui i blog girano, andandosi a controllare tutti i post dei suoi utenti prima di fare il publish?AnonimoRe: anche chi ha un Blog?
- Scritto da: Anonimo> Anche chi ha un weblog dovra' registrarsi> come direttore editoriale del proprio blog?> O dovra' farlo chi gestisce i server su cui> i blog girano, andandosi a controllare tutti> i post dei suoi utenti prima di fare il> publish?http://punto-informatico.it/p.asp?i=41253AnonimoBasta ipocrisia!
Balzello sui CD,tutela del diritto di autore,crociata contro il p2p,richiesta di imbrigliare internet con leggi simili a quelle dell'editoria.La scusa: bisogna tutelare il "diritto degli autori", "il diritto del consumatore", "il diritto ad una corretta informazione".Chi ha spinto per queste leggi? Società, multinazionali, la SIAE ecc. ovvero soggetti che nel mondo di oggi hanno un elevato potere economico (e a volte politico) oltre che il controllo di buona parte dei media.Perchè? Perchè internet minaccia di modificare il loro status quo, mette in pericolo prospettive di guadagno o di aumento dei guadagni, minaccia di generare soggetti e servizi concorrenti, non controllabili o sfruttabili utilizzando le modalità con le quali questi soggetti controllano attualmente la loro parte di mercato. Internet è una fonte di potenziale guadagno ...però non sembra prendere da solo la direzione che questi signori vorrebbero.Queste leggi sarebbero state approvate (in Italia,Europa,Usa) se questi grossi soggetti non avessero fatto pressioni ripetute a livello economico, legale e politico?Sicuramente NO, o perlomeno non come sono state approvate.NON voglio affrontare qui il discorso sulla giustizia o meno di queste leggi. Faccio notare però che NESSUNA di queste leggi è stata approvata per ragioni "ideali", solo per tutelare i diritti, o le pretese di soggetti abbastanza potenti da poter chiedere l'approvazione di una legge.NON si tratta di giustizia o di diritti del singolo o di etica, si tratta di leggi per tutelare GLI INTERESSI di questi soggetti.Sarebbe (credo) più produttivo dicuterne in questi termini.AnonimoSI! Baristi responsabili delle chiacchie
Ma si, continuiamo così:casalinghe responsabili dei pettegolezzimaestre responsabili dei temi dei bambinivigili urbani responsabili delle conversazioni per stradagestore telefonico responsabile di ciò che dici ai tuoi amicipostino responsabile di ciò che scrivi sulle cartolinevigili del fuoco responsabili degli eventuali segnali di fumo...Forza! Aiutatemi a mettere un po' di ordine a questi incivili!controcorrenteRe: SI! Baristi responsabili delle chiac
hai dimenticato i barbieri...!AnonimoRe: SI! Baristi responsabili delle chiacchie
- Scritto da: controcorrente> Ma si, continuiamo così:> casalinghe responsabili dei pettegolezzisarebbe davvero una bella cosa, così magari alcune puttane la smetterebbero di inventare fandonie e poi passarsi questo veleno fatto in casa tra loro, facendolo diventare un fatto....Cito dall'articolo (vedi sotto) già apparso su punto informatico: Ex art. 595 codice penale: " Chiunque , fuori dai casi indicati nell'articolo precedente (ovvero salvo trattarsi di ingiuria, cioè una offesa con la presenza dell'interessato) comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione , è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa sino a lire due milioni (circa 1032 ?)."... Quindi basta che le stronze in questione siano solo 2 ...e in un simpatico giornale ho letto anche "fare pettegolezzo è glamour" ... !!!!!!!!!!!> maestre responsabili dei temi dei bambini> vigili urbani responsabili delle> conversazioni per stradache sono, padroni della strada?> gestore telefonico responsabile di ciò che> dici ai tuoi amiciinteressante ... :-)questo fa abbastanza testo ...comunque se tra i 3 partecipanti alla conversazione telefonica qualcuno diffama, allora è responsabile e può essere punito (se si prova che lo ha fatto)...> postino responsabile di ciò che scrivi sulle> cartoline> vigili del fuoco responsabili degli> eventuali segnali di fumo...e vabbé ... sai da te che non sono esempi calzanti (troll) :-P > Forza! Aiutatemi a mettere un po' di ordine> a questi incivili!dai una letta a questo e pensa di essere tu la parte lesa, vedi se ti torna utile:10/05/2002:http://punto-informatico.it/p.asp?i=40087Ad ogni modo non piace nemmeno a me tutto questo controllo, tutto questo "regole dappertutto".Amo la privacy, l'anonimia eccetera ... ma del resto quando offendi qualcuno, lui mica rimane anonimo, no? Lui viene identificato perfettamente ... deve poterti rimandare lo sputo che gli hai lanciato, SE HA RAGIONE.Oggi la penso così :)Cavallo GolOsoforse non c'entra ma..
http://www.tribunatreviso.quotidianiespresso.it/tribunatreviso/arch_14/treviso/grandetv/tc601.htm ... una volta tanto si sa chi fa male agli animali.. con tanto di nome e cognome (pagine bianche). Il numero di telefono è facilmente reperibile... chi odia questi gesti, si accanisca almeno verso il responsabile, visto che la legge.. come al solito, se ne sbatte...Anonimoè già stata recepita la Direttiva !
Ho già chiesto un incontro al Ministro Buttiglione per verificare insieme come il recepimento nazionale possa migliorare una pessima direttiva. Rinnovo al Direttore Masi lo stesso invito." dice CortianaSveglia Cortiana, la direttivia EUCD è già stata recepita, gazzetta ufficiale del 9/4/2003 in vigore dal 29 aprile. Ma dove vive questo ?Anonimotutela diritto d'autore
Quello che afferma masi non e' sbagliato (bisogna tutelareil diritto d'autore) tuttavia la proposta con cui se ne esce e' ridicola.Vorrei ricordare a Masi che esistono leggi che identificano i"responsabili" di un sito web.Tipicamente sono gli ISP che danno spazio al sito.Tutto sta quindi nel mantenere la legislazione attuale e richiedere all'isp di rimuovere il sito qual'ora violi il dirittod'autore (cosa che per altro avviene gia').samuRe: tutela diritto d'autore
- Scritto da: samu> Tutto sta quindi nel mantenere la> legislazione attuale > e richiedere all'isp di rimuovere il sito> qual'ora violi il diritto> d'autore (cosa che per altro avviene gia'). E anche questo è un principio piuttosto pericoloso: io affermo (senza provarlo) che il contenuto di un sito è lesivo dei miei diritti e impongo al provider di rimuoverlo. Il provider lo fa e viene querelato dal suo cliente... in giudizio si decide che il materiale non era lesivo di alcun diritto... chi paga i danni al gestore del sito? Io, il provider (che poi magari si rifà su di me) o chi?Tanto per fare un esempio, Telecom prevede nel regolamento di servizio il distacco della linea in caso di uso improprio o illegle (Art. 13 del regolamento di servizio), questo però non significa che sia tenuta a farlo, e soprattutto non è tenuta a farlo su semplice segnalazione di terzi. Perché i provider devono avere degli obblighi diversi?DPYFalliti
questa è gente frustrata e fallita, gente messa lì solamente a dire cazzate, non ho parole per questo e spero di andarmene presto da questo paese che sa solamente mettere leggi su leggi per difendere solamente i ricchi.AnonimoBenissimo!!! nuovi posti di lavoro :D
Adesso per un sito ci vuole:il web architetil web doctoril web content manager(e magari anche qualcuno che sappia lavorare sul serio)e adesso....il web director :DPresto avremo gente autorizzata solo a premere le vocali sulla tastiera e altri solo le consonanti....Questo si che vuol dire creare nuovi posti di lavoro :D :DAnonimoBerlusconi
Ora non per parlare sempre di lui, ma in una sua ultima dichirazione ha detto che chiunque parla male di lui verrà querelato :).Basta non dico altro...AnonimoRe: Berlusconi
- Scritto da: Anonimo> Ora non per parlare sempre di lui, ma in una> sua ultima dichirazione ha detto che> chiunque parla male di lui verrà querelato> :).> > Basta non dico altro...Forse conoscerò le persone sbagliate....ma di fatto non conosco NESSUNO che parli bene del nostro premier.E parlo anche di conoscenti all'estero.Ma che, tanto quello che importa è se lo si dice in tv, sennò non conta nulla.......AnonimoRe: Berlusconi
> Forse conoscerò le persone sbagliate....ma> di fatto non conosco NESSUNO che parli bene> del nostro premier.> E parlo anche di conoscenti all'estero.Ecco, forse conosci persone sbagliate. Ne conosco tante anche io (pure all' estero) e ne conosco poche che parlano male del nostro premier. Sempre punti di vista sonoAnonimoRe: Berlusconi
> Ecco, forse conosci persone sbagliate.Ovvio che credo che buona parte dei miei conoscenti siano persone tutt'altro che sbagliate, anzi.> conosco tante anche io (pure all' estero) e> ne conosco poche che parlano male del nostro> premier. Nessun problema, conosco anch'io un sacco di persone alle quali del suddetto premier non importa molto (e, se sono italiane, questo è preoccupante)>Sempre punti di vista sonoCerto che si (e spererei che, essendo egli stato eletto, una parte degli italiani debba pensarne bene, solo non quelli che frequento io, tutto qua),AnonimoRe: Berlusconi
Naturalmente, chi parla male del signor Banana è una persona sbagliata. I giusti sono Fede, Socci e Schifani. Accidenti! Corro a cancellare i log altrimenti mi sbattono in galera.....AnonimoRe: Berlusconi
Lei è un comunista mangiabambini e giacobino, e in quanto ha scritto c'è una nota di critica nei miei confronti. Inoltre è palese che è d'accordo con il tg3 nello scrivere le dichiarazioni. Mi fornisca le sue generalità, ché la devo denunciare.S.B.AnonimoRe: Berlusconi
iele fornisco subito:Nome: SilvioCognome: Berlusconi:Nato e residente ad ArcoreSegni particolari: zeppe sotto le scarpe per guadagnare 30 cm. di bassezzaReferenze: Inquisito a raffica ma tanto con la Cirami ed altre leggine che vi farò mi fate una bella pipp......AnonimoRe: Berlusconi
- Scritto da: Anonimo> Ora non per parlare sempre di lui, ma in una> sua ultima dichirazione ha detto che> chiunque parla male di lui verrà querelato> :).> > Basta non dico altro...Chiaro che non va inteso in senso letterale:scommetto che se quel minestrone di merda composto da pacifisti,comunisti,disobbedienti ecc... ti mandasse affanculo dalla mattina alla sera tanto per il gusto di farlo,girerebbero parecchio anche a te.AnonimoRe: Berlusconi
Ma io che mi confondo con te... Semmai a me pare che sia Berlusconi ad offendere terze parti... Oltretutto getta cacca sulla nostra costituzione la quale c'è costata ai nostri nonni sangue e terrore... Alludo ai sui discorsi su una funzione vitale per una democrazia che è la funzione giurisdizionale. Un consiglio ai fedeli berluschini ed a Silvio Onnipotente ed inoffendibile (guai!!! Denuncia!!!) andatevi a studiare il diritto pubblico che ne avete bisogno!!!AnonimoRe: Berlusconi
> Un consiglio ai fedeli berluschini ed a> Silvio Onnipotente ed inoffendibile (guai!!!> Denuncia!!!) Per quanto ho potuto vedere dalle riprese televisive quel tizio non ne ha "parlato male", lo ha proprio offeso davanti a tutti (ed e' stato abbastanza cretino da farsi anche riprendere), una querela e' il minimo che si potesse attendere. Solo che se Tizio mi offende e io lo querelo non gliene frega niente a nessuno, se lo fa Berlusconi allora "aiuto aiuto arrivano i fascisti cattivi nemici della libertà" che vogliono "difentare padroni di mondo jaaa !!"> andatevi a studiare il diritto> pubblico che ne avete bisogno!!!Fallo studiare anche all'altra parte politica, visto che ricordo a chi non lo sapesse (o soffrisse di amnesie selettive) che un certo D'Alema, molto molto prima che Berlusconi se la prendesse con Luzzatti ecc..., querelò Forattini per... insulti? diffamazione? una libro fazioso ? macche'... una vignetta.Ovviamente quando scoppiò il caso Luttazzi tutta la sinistra a difendere il diritto di satira (anche quando sfocia nella calunnia) e la querela fu, in sordina, prontamente ritirata.Ma si sa, tutti i politici di destra sono cattivi, ladri, opportunisti, fascisti, libertici ecc... tutti quelli di sinistra sono dalla nostra parte, ci vogliono bene, sono onesti, non mentono mai, insomma sono in lista per la beatificazione.HadavenìbaffoneAnonimoMentalità italiana in peggioramento...
Dopo aver fatto ridere i polli di tutto il mondo, ecco un'altra bella barzelletta al fronte.Oltre a scaldare le sedie e a mangiare come disgraziati questa gente ha anche il coraggio di fase proposte del genere. Ma vi rendete conto che siete braccia strappate all'agricoltura?AnonimoRe: Mentalità italiana in peggioramento...
> Ma vi> rendete conto che siete braccia strappate> all'agricoltura?E tu avresti il coraggio di mangiare qualcosa coltivato da gente simile?lklConfusione mentale?
Salve,Mi pare che l' Egr. Sig. Masi abbia un po' le idee confuse:Lotta contro la lesione del diritto d'autore o responsabilita' dei contenuti sui siti web?Mi spiego meglio, nel primo caso e' chiaro che un "Direttore Responsabile" di un sito web non serve assolutamente a nulla... la maggior parte del diritto d'autore non e' leso sul web, bensi' con mezzi quali il buon vecchio ftp, p2p, irc DCC SEND, ecc...Secondo caso (responsabilita' dei contenuti sui siti web), e' gia' conseutudine iscrivere per ogni dominio registrato un responsabile tecnico ed uno amministrativo. E' poi vero che sovente un dominio contiene diverse directory "affidate" o rivendute ad altrui persona (ma mica vorremo avere un responsabile per ogni documento sul web??!!!??), in questo caso basta estendere il registro dei domini e dare spazio web dietro registrazione (cosa che gia' avviene regolarmente). Certo la registrazione puo' essere fatta sotto falso o presta nome, ma bisognerebbe ricordare che basterebbe mantenere i log degli update dei contenuti (cosa che gia' avviene soventemente...).Internet e' gia' da tempo che non e' piu' libera (altrimenti progetti come freenet non avrebbero senso di esistere).Egr. Sig. Masi La invito cortesemente a schiarirsi le idee, e per il futuro ad esporsi in pubblico in modo piu' chiaro e preciso, grazieAnonimoRe: Confusione mentale?
E' come prendere un eschimese è fargli fare il piano del traffico di Roma. Io questo tizio lo vedo come l'eschimese.Anonimoper tutti i siti...
...un direttore responsabile = UTOPIA.Probabilmente questo individuo non sa neppure cosa sia veramente un sito.Mi piacerebbe sapere quante ore di Internet ha al suo attivo.AnonimoRe: per tutti i siti...
- Scritto da: Anonimo> ...un direttore responsabile = UTOPIA.> Non e' utopia e' gia' piu' o meno cosi' (tutti i domini vengono registrati e per la stessa registrazione viene richiesto un responsabile tecnico ed uno amministrativo...). Se rivendo dello spazio (directory) all'interno di un dominio registro l'utente a cui affido la directory (spazio) o il sottodominio (e' gia' praticamente cosi').Certa e' una cosa una registrazione non sincera i assolutamente i dati registrati (falsa identita'), il modo di sincerarli potrebbe esserci, ma vista la diffusione di Internet e' un modo scomodo, lungo, burosaurico ed assai poco pratico (quantomeno con gli IPv4 dinamici).Comunque il linea di massima Internet e' ormai qualcosa di diverso che una rete informatica libera, e' molto piu' controllata di quello che si pensa, vedi i vari sitemi di log usati da molti ISP, per esempio...> Probabilmente questo individuo non sa> neppure cosa sia veramente un sito.>Non lo so e sinceramente non mi interessa, comunque lette le posizioni che ricopre, sarebbe molto meglio che si esprimesse in pubblico con maggior precisione e padronanza della materia di cui si esprime. > Mi piacerebbe sapere quante ore di Internet> ha al suo attivo.Uhmm buon per te, a me invece mi piacerebbe sapere quante ore ha pensato a cio' che ha espresso...AnonimoChe vergongna!
Come al solito spacciano per fatto per il nostro bene e per la protezione delle idee il solito intervento di protezione dei diritti corporativi, in questo caso dei giornalisti...E poi, simpatico signor Masi, davvero pensa che un intervento che in buona sostanza costringerebbe a PAGARE un giornalista perchè si prenda la responsabilità editoriale di un sito, possa in qualche modo aiutare un ragazzino a proteggere le sue idee o invenzioni? Ma non scherziamo, l'unico risultato che questo avrebbe sarebbe la chiusura di MILIONI di siti personali...Bah!ShoresMa per favore! :-(
Ciao a tutti,gestisco il mio sito dal lontano 1998. C'è stato un problema di un personaggio che ha usato dei dati falsi, abbiamo fatto tutto tramite polizia postale. Che c'entra ora che subentri sta Siae che già penalizza il mercato musicale? Si vuole obbligare il titolare di un sito ad essere un giornalista o subire penalmente qualche procedimento che on-line non ha alcuna rilevanza?Sono sempre più allibito da queste sciocchezze! Spero solamente che i domini internazionali non abbiamo censure così assurde e non si cerchi anche all'estero di porre nelle mani di pochi la possibilità di pubblicare on-line, in maniera che se obbligati potremo spostare tutti i siti all'estero!Se un 14enne volesse pubblicare un sito su un suo hobby, o argomento arbitrario, cosa deve fare, prima iscriversi all'albo dei giornalisti o andare dai simpaticissimi signori SIAE a registrare qualche pagina pubblicata come proprietà intellettuale? Mah...Non dico altro altrimenti potrei incorrere in picchi d'ira...Anonimoall'italiana
Tutto in Italia deve passare attraverso un ente così lo si può a) controllare, b) qualcuno riesce a magnarci sopra in un modo o nell'altro, non fosse altro perché scalda una "poltrona". Se poi riesce ad arraffare qualcosa in più, tanto meglio...AnonimoResponsabilita' ...
Sono compiaciuto nel constatare che l'amministrazione pubblica di questo paese tenta di 'responsabilizzarci', anche se la nostra classe dirigente tende sempre ad evitare di prendersi qualsiasi responsabilita' .... Non aggiungo altro ....AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 14 mag 2003Ti potrebbe interessare