Roma – Si è appena finito di parlare di Road Runner , il provider DSL di Time Warner Cable che ha annunciato la sterzata verso le tariffe a consumo, e subito segue AT&T : ha ritoccato le tariffe che risucchieranno 5 dollari in più al mese dalle tasche dei clienti.
Due provvedimenti di natura diversa ma causati dallo stesso timore : il grande consumo di banda derivante da un uso del P2P – a detta degli operatori – “smodato” e al mutato impiego della rete, più orientato verso la multimedialità.
“I nostri prezzi sono ancora in linea con il mercato e inferiori a quelli dei nostri competitor della cable TV “, dice Meghan Roskopf, portavoce dell’azienda, che ha anche sottolineato i recenti sforzi compiuti da AT&T per rendere gratuiti per tutti i clienti gli hotspot di cui l’azienda dispone, aggiungendo così valore al servizio.
Secondo molti osservatori, tuttavia, un aumento dei prezzi è una circostanza stridente se si pensa al contemporaneo calo dei costi di router, modem e altri materiali necessari per il collegamento. Ma l’azienda si giustifica dichiarando che la disponibilità di banda non riesce a tenere il passo con la crescente popolarità del download di musica, della condivisione di foto e di gaming online . I “miliardi di dollari che l’azienda investe ogni anno per tener testa a questi trend ” sono insufficienti a coprire la richiesta, dice AT&T.
In rete, prescindendo dalle
ovvie rimostranze , si legge anche un propositivo TorrentFreak : esiste un ventaglio di possibili soluzioni per tamponare gli acciacchi di una connettività che in alcune circostanze sembra “battere la fiacca”, senza giungere a soluzioni dai più ritenute drastiche.
Del resto già da tempo gli operatori, statunitensi ma non solo , hanno il fucile puntato sulla questione. Una vicenda che certo non si chiude qui.
Marco Valerio Principato
-
In Italia...
In Italia sarebbe da fare una bella indagine su quello che succede nelle reti universitarie... ad esempio se i sysadmin controllano le navigazioni degli studenti e sino a che punto... magari si scopre che c'è chi fa profiling o cose del genere, una cosa paragonabile all'attività di dossieraggio, che in Italia non sarebbe lecita...Tsukishiro YukitoRe: In Italia...
- Scritto da: Tsukishiro Yukito> In Italia sarebbe da fare una bella indagine su> quello che succede nelle reti universitarie... ad> esempio se i sysadmin controllano le navigazioni> degli studenti e sino a che punto... magari si> scopre che c'è chi fa profiling o cose del> genere, una cosa paragonabile all'attività di> dossieraggio, che in Italia non sarebbe> lecita...Già, chissà che cosa succede in Italia. Nel dubbio però bisogna presumere la buona fede, dunque meglio essere pessimisti.Nome e cognomeRe: In Italia...
- Scritto da: Nome e cognome> - Scritto da: Tsukishiro Yukito> > In Italia sarebbe da fare una bella indagine su> > quello che succede nelle reti universitarie...> ad> > esempio se i sysadmin controllano le navigazioni> > degli studenti e sino a che punto... magari si> > scopre che c'è chi fa profiling o cose del> > genere, una cosa paragonabile all'attività di> > dossieraggio, che in Italia non sarebbe> > lecita...> > > Già, chissà che cosa succede in Italia. Nel> dubbio però bisogna presumere la buona fede,> dunque meglio essere> pessimisti.che discorsi del cavolfiore. complimenti.lettoroRe: In Italia...
i sysadmin delle universita' devono fronteggiare una carenza di organico costante; non hanno tempo di far funzionare il necessario, figurarsi per dedicarsi al superfluoprofiling degli studenti? ma a chi servirebbe?Nome e cognomeRe: In Italia...
> profiling degli studenti? ma a chi servirebbe?Allo psiconano? :DpippoRe: In Italia...
> profiling degli studenti? ma a chi servirebbe?a guadagnare quei 2-300 in più al mese che servon sempre...anonimo01Scusate ma...
... e se uno ha un abbonamento a http://www.http-tunnel.come se ne serve?!vrmsRe: Scusate ma...
Chi amministra i server proxy di scuole e aziende sa bene della sua esistenza ed è uno dei primi siti che viene bloccato.Il solo modo è appunto farsi un proprio server proxy esterno all'istituto e personale che salvo indagini di sicuro non è in nessuna blacklist.StarRe: Scusate ma...
- Scritto da: Star> Chi amministra i server proxy di scuole e aziende> sa bene della sua esistenza ed è uno dei primi> siti che viene> bloccato.LOL! Buona questa.Il livello culturale di chi amministra i proxy di scuole e aziende e' ben intuibile da questo articolo.Inolte nelle aziende gli amministratori sono dipendenti, che dipendono dal dirigente di reparto (il quale ha una conoscenza informatica che rasenta lo zero (per valori negativi)) e non fanno niente di piu' di quanto gli viene chiesto, figurati se osano prendere iniziative.(soprattutto quando e' il dirigente stesso il primo ad usare la rete aziendale per i fattacci suoi).E poi il fatto che conoscano http-tunnel e' una vera barzelletta (peccato che la possiamo capire in pochi).Quando ho spiegato ad un paio di colleghi come usare http-tunnel o hamachi per bypassare il nat della rete aziendale sono rimasti a bocca aperta (e sto parlando di gente che per lavoro fa il sistemista di reti).AnonimoRe: Scusate ma...
- Scritto da: Anonimo> - Scritto da: Star> > Chi amministra i server proxy di scuole e> aziende> > sa bene della sua esistenza ed è uno dei primi> > siti che viene> > bloccato.> > LOL! Buona questa.> Il livello culturale di chi amministra i proxy di> scuole e aziende e' ben intuibile da questo> articolo.> Inolte nelle aziende gli amministratori sono> dipendenti, che dipendono dal dirigente di> reparto (il quale ha una conoscenza informatica> che rasenta lo zero (per valori negativi)) e non> fanno niente di piu' di quanto gli viene chiesto,> figurati se osano prendere> iniziative.> (soprattutto quando e' il dirigente stesso il> primo ad usare la rete aziendale per i fattacci> suoi).> > E poi il fatto che conoscano http-tunnel e' una> vera barzelletta (peccato che la possiamo capire> in> pochi).> Quando ho spiegato ad un paio di colleghi come> usare http-tunnel o hamachi per bypassare il nat> della rete aziendale sono rimasti a bocca aperta> (e sto parlando di gente che per lavoro fa il> sistemista di> reti).bella anche la battuta sui valori negativi :)l'ignoranza dilaga, non c'è la meritocrazia (vedi i tuoi sistemisti), qual'è la novità? l'unica vera domanda è: perchè usare una blacklist, piuttosto che una whitelist di servizi realmente utili all'interno di un istituto scolastico?nonnoRe: Scusate ma...
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Scusate ma...
> AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAA> AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAA> AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAA> AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAA> AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAA> AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAA> AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAAQuoto in pieno, mi associo e STRALOL!!!!Piro PiroPiù che ovvio
Che bypassare il sistema di filtraggio della scuola gli costerà una sanzione disciplinare. Che poi sia bravo o magari che "moralmente" può aver ragione (es filtri troppo rigidi) è un'altra questione..LemonRe: Più che ovvio
- Scritto da: Lemon> Che bypassare il sistema di filtraggio della> scuola gli costerà una sanzione disciplinare. Che> poi sia bravo o magari che "moralmente" può aver> ragione (es filtri troppo rigidi) è un'altra> questione..Cioè, così per capire...questo mette in piedi un proxy server per i fatti suoi, esterno alla scuola, lo racconta a due amici e diventa automaticamente un pericoloso hacker ?Per cortesia, non diciamo scemenze. Quelli della scuola, se avessero un Q.I. leggermente superiore a tre, avrebbero già bannato l'IP del proxy e risolto la questione.per quello che si fa a scuola di posso dar ragione, ma quello che uno fa al di fuori non li deve riguardare.webwizardRe: Più che ovvio
sono americani.... quindi tutto quello che viene fatto per aggirare dei limiti imposti è immorale e da "sovversivi"... è la loro società che vive nel "terrore", quindi tutto quello che esce dalla normalità è visto con sospettogohanRe: Più che ovvio
- Scritto da: gohan> sono americani.... quindi tutto quello che viene> fatto per aggirare dei limiti imposti è immorale> e da "sovversivi"... è la loro società che vive> nel "terrore", quindi tutto quello che esce dalla> normalità è visto con> sospettoè esattamente questo il punto: quoto.anonimo01Re: Più che ovvio
- Scritto da: gohan> sono americani.... quindi tutto quello che viene> fatto per aggirare dei limiti imposti è immorale> e da "sovversivi"... è la loro società che vive> nel "terrore"Ah beh certo, sicuro. Vivo in USA e della vita nel "terrore" che dici tu non ce n'e' nemmeno l'ombra... ma tu ovviamente stando in Italia ne sai molto di piu' vero?rotflRe: Più che ovvio
- Scritto da: webwizard> - Scritto da: Lemon> > Che bypassare il sistema di filtraggio della> > scuola gli costerà una sanzione disciplinare.> Che> > poi sia bravo o magari che "moralmente" può aver> > ragione (es filtri troppo rigidi) è un'altra> > questione..[...]> per quello che si fa a scuola di posso dar> ragione, ma quello che uno fa al di fuori non li> deve riguardare.Il punto - nel caso non l'avessi capito - è che il proxy veniva appunto usato per navigare *dalla scuola* aggirando i filtri della stessa.LucaRe: Più che ovvio
gli americani fanno uso frequente di pene esemplari per spaventare affinche' non si ripeta (tipico dei regimi).Prova a guardare le leggi che hanno sulla pedofilia.....fredRe: Più che ovvio
- Scritto da: fred> Prova a guardare le leggi che hanno sulla> pedofilia.....Eh, lo sappiamo che PI parteggia per i pedofili. Ci dev'essere molta gente con la coscienza sporca qui.Un giorno ci sarà un'azione di polizia contro PI. Sarà divertente.MegaLOLRe: Più che ovvio
Il proxy non lo mette su internet esterno alla squola ma avidentemente l'ha messo in rete sul suo computer/server interno alla rete scolastica con l'ip privato assegnato dalla scuola (ad esempio 192.168.x.x) e sempre sulla sua stanza ha una seconda rete internet che usa su quel server. Impostando il proxy con ip interno (che non è filtrabile rapidamente perché sulla stessa subnet/cavo degli altri computer in lan, viene impostato su altri computer come proxy che quindi passeranno dalla seconda rete alternativa senza che l'azienda "scuola" non potra' monitorare il traffico ed eseguire nessuna sorta di filtraggio visto che non verranno usati i loro gateway da questo server proxy ma quelli della seconda connessione via cavo o xDSL acquistabile per pochi euro. In pratica ha condiviso una connessione privata ad altri utenti scolastici appartenenti alla sua rete privata.Che poi sia giusto non lo so ma sicuramente se viene usata da tutti gli utenti potrebbero anche disattivare la rete scolastica e non avrebbero nessuna sorta di statistiche di utilizzo (ore di navigazione, orari) e neanche possono bloccare siti vietati ai minori o contenente virus... in pratica le macchine degli utenti poco pratici potrebbero riempirsi di virus e spyware vista la giovine età dei probabili utenti... poi non so non ho approfondito.lelepena: divieto di usare i computer
Io mi chiedo perche' quelli che sono coinvolti in episodi legati ad un presunto uso improprio dei computer subiscono sempre come misura cautelare il divieto di usare qualunque computer "perche' non si sa mai...", mentre quelli che sono coinvolti in frodi fiscali, fallimenti, o reati legati al patrimonio non ricevono mai come misura cautelare il divieto di entrare in banca "perche' non si sa mai..."?AnonimoRe: pena: divieto di usare i computer
Un giorno, quando crescerai e andrai a scuola, imparerai che:Ricco Imprenditore >>> Nerd Sfigato.Get RealVediamo se ho capito
Non ci ho capito molto in questa cosa. Allora, il ragazzo ha fatto un proxy a casa sua, ossia un pc+programma che riceve richieste di files-pagine web. Il proxy controlla se ha già la pagina nella sua cache, e se non ce l'ha la va a prendere all'indirizzo richiesto, e la inoltra al richiedente.A chi interessa questa cosa? A chi non riesce a navigare da scuola, perchè il sistema della rete scolastica filtra tutti i contenuti "inappropriati" che fanno capo ad una lista di IP da escludere. Giusto?Allora, se qualcuno da "dentro" la scuola sa che "fuori" c'è un qualche computer che lavora da proxy, lo usa per scavalcare i filtri scolastici. A patto che i filtri scolastici ancora non sappiano dell'esistenza del proxy. Altrimenti basta inserire anche quello nella lista dei cattivi, e buona notte.Qui invece hanno detto: "Siccome chi gestisce il proxy e' un nostro alunno, non ci basta inserire l'IP nella lista degli esclusi. Dobbiamo far capire a tutti che ogni tentativo di scavalcare i filtri scolastici va colpito. Non possiamo colpire tutti i proxy, per quelli che non possiamo raggiungere ci accontentiamo di inserirli nella black list.Dove invece possiamo colpire, nel caso di un nostro alunno, lo facciamo. Perchè, anche se il ragazzo operava a casa sua, quindi fuori dalla scuola, è del tutto evidente che il suo scopo era quello di permettere a se stesso e ai suoi amici di aggirare i filtri della scuola o di qualsiasi altra struttura filtrante. Altrimenti a cos'altro servirebbe un proxy?Quindi, in pratica, la scuola ha deciso di rendere evidente, mediante una punizione, e mediante l'imposizione di chiusura, il fatto che non è carino aggirare e far aggirare i filtri alla navigazione.Dal punto di vista educativo forse l'intervento duro non e' il migliore, ma può anche avere il suo perchè. Serve forse a sottolineare il fatto che non è corretto vedere il rapporto scuola-studente come se fosse un rapporto carcere-prigioniero. Non e' "doveroso" da parte dello studente aggirare i filtri scolastici, barricandosi dietro pretestuose considerazioni legali. Dal punto di vista legale penso che nessuno possa accusare lo studente per aver messo in piedi il proxy. Non penso che in america ci sia una legge contro i proxy. Soprattutto se non sono fatti all'interno della scuola, se non usano pc scolastici ecc.Ma, a guardare la cosa nella sua sostanza, emerge una precisa volontà di superare i filtri scolastici. Difficile da dimostrare in un tribunale, soprattutto in Italia. Forse meno in america, dove guardano più alla sostanza che alla formaLa sostanza è che il ragazzo ha fatto quel che ha fatto per prendere per il culo le strutture di controllo scolastico.E adesso le stesse strutture stanno facendo in modo che il suo tentativo (ben riuscito) venga adeguatamente sottolineato.SalvazzoRe: Vediamo se ho capito
> Dal punto di vista educativo forse l'intervento> duro non e' il migliore, ma può anche avere il> suo perchè. Serve forse a sottolineare il fatto> che non è corretto vedere il rapporto> scuola-studente come se fosse un rapporto> carcere-prigioniero. Non e' "doveroso" da parte> dello studente aggirare i filtri scolastici,> barricandosi dietro pretestuose considerazioni> legali.> Bé, ma così hanno dimostrato che il rapporto "scuola-studente" è un rapporto "carcere-prigioniero".Ingenuo 2001Ingenuo 2001Re: Vediamo se ho capito
lol direi che haiproprio ragione ingenuo2001paiterRe: Vediamo se ho capito
- Scritto da: paiter> lol direi che haiproprio ragione ingenuo2001scuola prigioniero.. solo perchè la scuola ha messo delle regole? mi sembra un pò troppo :)prendiamo la notizia dal contrario...non vi sono regole, e i pc della scuola vengono usati per scaricare pedopornografia (od altro materiale non propriamente didattico).... cosa si direbbe della scuola allora? che non ha tutelato la sua struttura ed i suoi studenti... e tutta la rete a criticare la scuola :)ovunque la si prenda, la scuola viene sempre criticata...avrebbero semplicemte potuto filtrare l'ip del proxy dello studente e morta li... se persisteva allora intraprendere una sanzione disciplinare...oppure, ancora meglio, controllare un pò meglio ed un pò più spesso i log del loro server/proxy o cosa han su....cmq, lo studente in questione non ha la mia stima...stazaRe: Vediamo se ho capito
hai ragione al 100% ;-)quasi anonimoRe: Vediamo se ho capito
Potresti aver ragione se la scuola avesse compiuto un atto doveroso e fondamentale: nel punire lo studente, citare quale articolo del regolamento scolastico avrebbe violato, consentendo allo studente di difendersi. Senza questo atto fondamentale la punizione da giusta diviene un arbitrio e perde ogni valore educativo.Il fatto è che se il proxy era fuori dai locali scolastici e non utilizzava le attrezzature della scuola, non vedo proprio quale regolamento potrebbe aver violato (a meno che il consiglio d'istituto non venga preso da un delirio d'onnipotenza e voglia porre il suo regolamento al di sopra anche delle leggi nazionali e internazionali), era semplicemente a tutti gli effetti uno dei tanti proxy esistenti, se la scuola non vuole che sia accessibile ne blocchi l'indirizzo IP come farebbe con qualsiasi altro indirizzo sgradito.Bastard Insidepr0t
feci la stessa cosa nel mio istituto ed il server era INTERNO e aveva un ip statico tsèa me sto articolo sembra la solita storiella travisata da il tipo simpaticopaffuto con gli occhiali li sopra a destra, anche perchè cosa vuoi usare un proxy per uscire da un rete che è a sua volta dietro proxy (e pure esterno alla scuola mah), la sagra delle stronzate eh...bubusetteteRe: pr0t
Penso che il proxy era esterno alla LAN dell'istituto senno era inutile ;-)Solo che alla scuola bastava bannare il proxy piuttosto che sollevare un polverone che non finisce più.ad esempio http://www.phproxy.org/ciaoquasi anonimopunizione errata!!!
Non conosco bene la legge ma io la vedo così:se il ragazzo in questione ha messo su un serverproxy su una rete esterna alla rete scolastica (magari a casa sua), non dovrebbe subire nessuna punizione scolastica... che centra la scuola?Se esiste un regolamento scolastico, come anche succede nelle aziende, che deve essere rispettato, allora devono essere puniti tutti coloro che non adepiono a tale regolamento. Vanno puniti tutti quelli che hanno usato il suddetto proxy per raggirare i sistemi di protezione scolastici.. è l'utilizzo che va punito.Oronzo Tavaniproxy!?
scusate l'ingnoranza ma la mia conoscenza di pc internet ecc ecc sta cercando di aumentare pian piano...cosa è un proxy???graziepaiterRe: proxy!?
- Scritto da: paiter> scusate l'ingnoranza ma la mia conoscenza di pc> internet ecc ecc sta cercando di aumentare pian> piano...> cosa è un proxy???> grazieUn serverino che riceve le richieste dei pc di una LAN e si occupa di recuperare il contenuto sul web, quando riceve una seconda richiesta ha già nella sua cache la pagina e la spara direttamente.Il proxy può limitare la navigazione escludendo siti, funzionando ad orari prestabiliti...quindi se se ne apre uno in parallelo senza controlli puoi aprire i tuoi ricchi pornazzi a scuola.Io blocco il P2PRe: proxy!?
Alcuni proxy permettono molto di piu'. Puoi far funzionare giochi online. Puoi far funzionare (con limitazioni) perfino il P2P. La tecnica e' nota come tunnel sotto http (o http tunnel). Per adesso non funziona con il traffico UDP ma spero vivamente che qualcuno mi smentisca,vrooomIn definitiva
C'è una regola (o legge) che pone dei limiti.Tu non la devi eludere anche se l'enunciato della regola stessa non copre tutti i casi possibili.Quindi, gli studenti di quella scuola non possono visitare, dall'interno della scuola, siti che la scuola ritiene inopportuni, non importa il mezzo che utilizzino.Ma soprattutto: non ci si adopera per l'elusione della regola (legge), non si prende per il naso l'autorità. L'autorità reagisce, sennò non sarebbe più tale.Forse la scuola ha ecceduto nella reazione ma ne aveva tutti i motivi.Ingenuo 2001Ingenuo 2001Re: In definitiva
Ah no? :DIngenuo 2001Ingenuo 2001Re: In definitiva
http://genericdiclofenac.info/#2893 diclofenac,TzfbAzZdQsh BGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 4 feb 2008Ti potrebbe interessare