Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) ha comunicato l’attivazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) e contestualmente pubblicato il primo avviso per i Comuni interessati. Lo scopo della piattaforma è consentire lo scambio di informazioni tra gli enti e la Pubblica Amministrazione, oltre all’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche.
PDND: principio del “once-only”
La Piattaforma Digitale Nazionale Dati è un progetto previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). L’obiettivo principale della piattaforma è dare applicazione al principio del “once-only“, ovvero l’inserimento delle informazioni solo una volta. I cittadini e le aziende non devono più fornire i dati che la Pubblica Amministrazione già possiede.
Sembra una ovvietà, ma ancora oggi è necessario ripresentare gli stessi documenti a diversi enti o addirittura a diversi uffici dello stesso ente. La piattaforma permette quindi l’interoperabilità, ovvero lo scambio dei dati tra le Pubbliche Amministrazioni in modo semplice e sicuro.
La PDND consentirà di erogare servizi in maniera più rapida ed efficace, migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa e creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese. Il PNRR mette a disposizione 500 milioni di euro complessivi. Con il primo avviso sono stati stanziati 110 milioni di euro per i Comuni che vogliono pubblicare nel catalogo della PDND le API necessarie all’integrazione dei dati.
La domanda di adesione alla piattaforma deve essere presentata entro il 17 febbraio 2023. ANCI e Dipartimento per la trasformazione digitale hanno organizzato un evento dedicato per il 25 ottobre alle ore 14:30, durante il quale forniranno tutti i dettagli sull’avviso e il funzionamento della PDND.