Alla fine, è arrivata la conferma che in molti stavano aspettando: il Click Day dedicato al bonus auto elettriche (bonus veicoli elettrici) andrà in scena il 22 ottobre. È fissato per le ore 12 del prossimo mercoledì. Il portale di riferimento è quello predisposto da Sogei. Il consiglio per gli interessati è quello di organizzarsi per farsi trovare pronti all’appuntamento.
Bonus auto elettriche: le domande dal 22 ottobre
Sono stati pubblicati i tutorial da seguire per inoltrare la domanda. Il primo, destinato ai privati, è visibile qui sotto. Quello per le microimprese è disponibile su YouTube.
Il contributo è finanziato con risorse europee e ha l’obiettivo di favorire la transizione verso una mobilità a zero emissioni. In altre parole, lo Stato punta a togliere di mezzo una parte dei veicoli più inquinanti oggi in circolazione. L’iniziativa fa parte del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). I fondi stanziati ammontano a 597 milioni di euro, ritenuti sufficienti per mettere in strada circa 39.000 auto elettriche.
Fino a 11.000 euro: i requisiti per ottenerli
Per accedere al bonus è necessario scegliere una vettura con prezzo massimo di 35.000 euro (IVA e optional esclusi), ma non solo. Ci sono altri requisiti da rispettare come la residenza nell’area urbana di una città con più di 50.000 abitanti e l’ISEE fino a 40.000 euro se si decide di rottamare un vecchio veicolo con motore termico (fino a Euro 5).
Cambia anche l’entità del contributo: 11.000 euro con ISEE fino a 30.000 euro, invece 9.000 euro con ISEE tra i 30.000 e i 40.000 euro. Sarà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto.
A differenza del passato, la richiesta dev’essere effettuata dai cittadini e non più dalle concessionarie. Spetta loro ottenere e scaricare il voucher, che rimarrà poi valido per 30 giorni. In caso di mancato utilizzo, sarà annullato.
Per accedere al portale ed effettuare la richiesta sarà necessario utilizzare SPID o CIE (carta di identità elettronica). Trattandosi di un Click Day (inizialmente atteso per il 15 ottobre), non è da escludere che la mole di connessioni in contemporanea possa far traballare la piattaforma. Non sarebbe certo la prima volta.