Autostrade per l’Italia e Open Fiber hanno siglato un Memorandum of Understanding per sposare le rispettive infrastrutture alla ricerca di importanti sinergie. La rete autostradale e quella per la banda ultralarga, insomma, incrociano i propri destini per arrivare ad una digitalizzazione più rapida e completa del Paese: il MoU firmato è la base di un accordo che dovrà portare all’apertura di nuovi cantieri e nuovi servizi, dei quali al momento si ha solo la visione enucleata all’interno della comunicazione ufficiale diramata.
Open Fiber Network Solutions
Secondo quando indicato, si parte anzitutto dalla costituzione di un consorzio tra Open Fiber, Amplia Infrastructures e CIEL per far fronte alla carenza di manodopera specializzata da poter impiegare nella costruzione delle nuove reti in fibra ottica. Il consorzio “Open Fiber Network Solutions” assumerà figure professionali specifiche da lanciare in questa grande opera: si parte dal mese di giugno e si conta di arrivare a regime ad avere 1000 persone operative sul campo.
Questo accordo è il frutto della condivisione di un’idea della mobilità del futuro, per rendere più smart processi e applicazioni non solo nelle città e nei borghi, ma anche in strade, autostrade e porti. Ciò rientra nella strategia di Open Fiber che va oltre la connettività di case e distretti industriali, nell’ottica dell’infrastrutturazione digitale complessiva del Paese. Il consorzio che abbiamo messo in campo, inoltre, è una risposta alla carenza di manodopera nel settore delle telecomunicazioni per realizzare la copertura di quelle aree del Paese che finora sono state più penalizzate dall’impossibilità di accedere ai servizi di connettività
Mario Rossetti, Amministratore delegato di Open Fiber
Ma il progetto punta anche ad evolvere la digitalizzazione delle infrastrutture viarie, creando sistemi intelligenti di trasporto, smart road, smart city e altre visioni incentrate anzitutto sul tema della mobilità sostenibile.
Con questa partnership si afferma un nuovo paradigma: le sinergie tra i grandi player del Paese sono il punto di svolta verso la transizione digitale e la mobilità del futuro: un passo che conferma il ruolo centrale di Autostrade per l’Italia nelle partite strategiche per il rilancio dello sviluppo nazionale. Un ruolo acquisito grazie a un piano di trasformazione aziendale robusto, caratterizzato da una visione strategica volta ad affermare il nostro Gruppo sempre più come gestore integrato della mobilità. Il piano di ammodernamento da 21.5 miliardi di euro già in avanzamento e il più recente Programma Mercury di ASPI, sono i presupposti per un futuro fatto di mobilità interconnessa e sostenibile a partire da infrastrutture sempre più moderne e sicure. La collaborazione messa in campo oggi rafforza ancor di più la nostra strategia
Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia
Le parti fanno fronte comune, insomma, per poter accelerare su ogni fronte: quello della cablatura per la fibra, quello della digitalizzazione per le autostrade, ma soprattutto quello di un Paese più efficiente e cooperativo per i cittadini.