Oltre 43.000 iscritti e un intenso scambio di messaggi, commenti, video, segnalazioni: così si presentava il canale “Basta Dittatura” su Telegram, chiuso dalla piattaforma dopo aver attirato nelle scorse settimane le attenzioni della Procura di Torino. La natura dei contenuti condivisi non è difficile da immaginare, dalle campagne No Vax alle proteste contro l’impiego del Green Pass.
Telegram blocca il canale Basta Dittatura
Ora i suoi membri si trovano di fronte a un messaggio che avvisa del blocco per ragioni legate alla violazione dei termini di servizio, ma come spesso accade in questi casi, chiuso un gruppo ne nascono altri due, e l’esito non è altro che disperdere i partecipanti verso altre chat o altri lidi online.
Secondo ANSA, tra i messaggi anche la convocazione alle manifestazioni organizzate in tutta Italia e la pubblicazione di indirizzi e numeri di telefono di alcuni esponenti della politica nostrana nonché di virologi e altri addetti ai lavori apertamente schierati in favore di vaccini e Certificato Verde, il tutto condito da svastiche e ingiurie.
L’applicazione, da alcuni ritenuta un nuovo Dark Web per i cybercriminali, di recente è stata presa di mira tra gli altri dall’attivista russo Navalny per aver bloccato il bot attivati dai suoi collaboratori in concomitanza con le elezioni presidenziali nel paese, al fine di invitare i cittadini ad approcciare il voto in modo consapevole.