Bitcoin: secondo Goldman Sachs l'oro è la crypto dei poveri

Bitcoin: secondo Goldman Sachs l'oro è la crypto dei poveri

Secondo Goldman Sachs l'oro starebbe diventando la criptovaluta dei poveri, quindi stando alle dichiarazioni di Courvalin è meglio Bitcoin.
Bitcoin: secondo Goldman Sachs l'oro è la crypto dei poveri
Secondo Goldman Sachs l'oro starebbe diventando la criptovaluta dei poveri, quindi stando alle dichiarazioni di Courvalin è meglio Bitcoin.

Notizia bomba arrivata da Goldman Sachs: l’oro starebbe diventando la criptovaluta dei poveri. In altre parole, stando alle dichiarazioni di Damien Courvalin, Head of Energy Research & Senior Commodity Strategist di Goldman Sachs, è meglio il Bitcoin del metallo giallo. Scopriamo insieme le dichiarazioni di questa società leader che opera a livello mondiale nell’investment banking, nel trading di titoli e nella gestione di investimenti.

Bitcoin meglio dell’oro

Stando a quanto dichiarato da Courvalin i Bitcoin sarebbero meglio dell’oro. Ecco cosa ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg proprio in merito al metallo prezioso e alle criptovalute:

Proprio come sosteniamo che l’argento sia l’oro dei poveri, l’oro sta forse diventando la criptovaluta dei poveri. Il valore delle criptovalute risiede nella sua rete, proprio come il valore del petrolio è suo consumo. L’oro, come i diamanti e l’arte, non ha questo. È solo un puro asset difensivo che può sovraperformare per un periodo di tempo significativo“.

Quanto detto ci fa capire che si sta facendo preponderante una nuova strategia da parte degli investitori. Molti  infatti stanno trovando protezione dall’inflazione proprio negli asset che esulano dal mercato dei metalli. In questo senso quindi si fanno sempre più avanti salvagenti quali le criptovalute e in particolare Bitcoin.

Stessa segnalazione, al pari di Goldman Sachs, è stata fatta da JPMorgan che, a ottobre, aveva notato come gli investitori classici si stavano spostando verso Bitcoin proprio per proteggere i loro capitali di investimento dall’inflazione. Insomma, davvero una brutta bestia che però sta rendendo sempre più famose le criptovalute.

Inoltre, ricordiamo che esistono anche Paesi fortemente contrari alla moneta virtuale come Bitcoin e altri token. La Cina, ad esempio, alla fine di settembre ha completamente vietato le criptovalute. Tale decisione, a Pechino, ha invertito la marcia degli investitori che si sono rifugiati proprio nell’oro facendone crescere la domanda. Perciò Courvalin ha affermato:

A questo punto, potrebbe esserci abbastanza ricchezza da allocare su entrambi [Bitcoin e Oro], soprattutto, credo, perché il segnale di inflazione sta iniziando a essere più pressante“.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
16 nov 2021
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