Sul fatto che il rapporto tra i gestori delle strutture ricettive e le piattaforme online attraverso cui transitano le prenotazioni sia teso, ci sono ben pochi dubbi. Al centro delle discussioni ci sono le conflittualità riguardanti le commissioni, trattenute da quanto versato dai clienti. Nel caso degli hotel, il dito è puntato in particolare nei confronti di Booking, complice la sua leadership nel mercato. Una situazione già più volte finita sotto la lente d’ingrandimento delle autorità e che ora è oggetto di una class action promossa da Federalberghi.
Federalberghi promuove la class action contro Booking
L’associazione di categoria annuncia oggi il proprio sostegno a un’azione legale collettiva paneuropea
contro il servizio. Lo fa insieme a HOTREC (Association of Hotels, Restaurants & Cafés in Europe) e sulla base di una sentenza della Corte di giustizia europea risalente allo scorso anno. Il 19 settembre 2024, l’organo ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte (parity rate) sono da ritenere in violazione del diritto della concorrenza in vigore nell’UE.
In altre parole, le condizioni applicate da Booking avrebbero gonfiato le commissioni pagate e ostacolato la competitività delle altre piattaforme.
Ricordiamo che l’azienda è tenuta al rispetto del Digital Markets Act e che il servizio è stato oggetto di un’istruttoria AGCM avviata a marzo 2024 per accertare un presunto abuso di posizione dominante e conclusa a dicembre accettando gli impegni proposti dalla società.
Un risarcimento per le perdite dal 2004 al 2024
I gestori degli alberghi italiani che hanno intenzione di partecipare, chiedendo un risarcimento per le perdite subite, possono aderire attraverso il sito mybookingclaim.com. Il termine ultimo per farlo è stabilito al 31 luglio 2025.
Il recupero dovrebbe riguardare una parte significativa delle commissioni pagate a Booking in un periodo molto lungo, a partire dal lontano 2004 e fino al 2024, in aggiunta agli interessi. Concludiamo con le parole di Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi: Questa è un’opportunità per gli albergatori italiani per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo
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