Ai moltissimi malware oggi esistenti si è aggiunto il trojan “parlante”, una varietà di cui probabilmente nessuno sentiva la mancanza. Il nome del nuovo codicillo è BotVoice.A e, seppure di razza equina, la favella non gli manca: non appena infetta un PC, il trojan inizia a parlare avvisando l’utente di essere stato infettato e bla bla bla…
A prestare la voce a BotVoice è il sintetizzatore vocale integrato in Windows , che il malware utilizza per per pronunciare la seguente frase ( qui il file MP3): ” You has been infected I repeat You has been infected and your system files has been deletes. Sorry. Have a Nice Day and bye bye “.
Panda Software spiega che, mentre parla, BotVoice tenta di cancellare tutti i file presenti sull’hard disk , per lo meno quelli non bloccati dal sistema, e di modificare il registro di Windows così da disabilitare il task manager e il regedit e di impedire l’esecuzione o la riproduzione dei file con estensione “.bat”, “.com”, “.exe”, “.html”, “.js”, “.mp3” e “.pif”. Secondo Panda, dopo pochi secondi il trojan è generalmente in grado di rendere il sistema inutilizzabile .
Per fortuna un bug fa sì che BotVoice cancelli i file solo fino a quando non ne incontra uno impossibile da eliminare; in questo caso la routine di “distruzione” si interrompe, mentre la voce sintetica continua in un loop infinito.
“Questo è un Trojan veramente particolare. Non solo elimina tutti i file sul computer, ma si prende anche gioco degli utenti. In più, fa tutto quello che è necessario per far sì che le sue azioni non vengano fermate”, ha commentato Luis Corrons, direttore tecnico dei Laboratori di Panda Software. “In casi simili è importante prevenire l’infezione attraverso azioni preventive”. Questo Trojan usa i tradizionali mezzi di diffusione, tra i quali reti P2P, dispositivi di storage e pagine web.
Tra i malware più curiosi scoperti di recente da Panda c’è anche Gronev.A , un worm “con il gusto per la musica” che quando infetta un PC apre Windows Media Player e suona una canzone dal nome Lagu , probabilmente composta dallo stesso autore di Gronev. Il worm lancia inoltre la shell dei comandi e vi scrive, in stile arte ASCII , la parola “Vergon”. Mentre esegue queste azioni, Gronev crea un nuovo account al quale l’utente legittimo non può accedere, infetta ogni drive di sistema e modifica il registro di Windows.
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Siamo alle solite
Come al solito alla comunità opensorcia interessa solo ed esclusivamente fare i dispetti al draga.Sono sempre CONTRO, mai PER. Lo si vede dai loro siti, contro il DRM, contro questo, contro quello, teorie + o - improbabili sul TCP... ma invece un sito ben fatto che spieghi bene ad usare Linux non lo vedremo mai.Così come non vedremo mai del software opensource ben fatto..solo brutte copie del software commerciale.Ecco le principali innovazioni dell'opensource:... ... ...... ... ... (rumore di grilli in una calda notte di luglio) ... ... ...... ... ...pro XPSRe: Siamo alle solite
e che ci vuoi fare.Certa gente non è sicura delle proprie scelte e quando hanno un dubbio che ciò che usano non sia il meglio cercano di buttare giù quello che usano gli altri. E non vale solo per l'informatica.Se gente come quella che viene qui su punto usasse metà delle proprie forze per pubblicizzare linux piuttosto che denigrare windows probabilmente avremmo un sistema operativo veramente superiore a qualunque altro.AnonimoRe: Siamo alle solite
Perché ti rispondi da solo?In Italia Linux ha difficoltà a sfondare solo per la cocciutaggine e ignoranza di buona parte degli italiani.Nel resto del mondo va come un treno.Riguardo alla qualità del software io ho sempre trovato tutto ciò che poteva mai servirmi.Linux sta riuscendo da solo con pochissimi finanziamenti a raggiungere quote di installato che nessuno è mai riuscito. E sta sopravvivendo agli attacchi subdoli di M$.La sua crescita viene rallentata in maniera artificiale.LilloRe: Siamo alle solite
non mi pare.Controlla bene, l'unico settore in cui va è quello server, dove si configura una volta e si spera non doverci mai mettere le mani. Qui dove l'intervento è minimo si preferisce pagare una volta di più un sistemista piuttosto che un sistema server (se per configurare un server ti servono 7 giorni invece di uno ti conviene). In campo desktop, dallo sviluppo all'utilizzo, non conviene più. I problemi per un qualsiasi utente linux sono tali da perdere giornate lavorative. Una copia di windows costa quanto una giornata di lavoro.Lavorando in una azienda molto grande (diverse centinaia di persone )vedo che ci sono attività sui server continue per lo sviluppo di applicativi. E' stato preferito windows server ad avere uno staff più grande per far fronte alle difficoltà intrinseche di linux. Alla fine è stato economicamente più vantaggioso.AnonimoRe: Siamo alle solite
- Scritto da: Lillo> Perché ti rispondi da solo?> > In Italia Linux ha difficoltà a sfondare solo per> la cocciutaggine e ignoranza di buona parte degli> italiani.> > Nel resto del mondo va come un treno.> > Riguardo alla qualità del software io ho sempre> trovato tutto ciò che poteva mai> servirmi.> > Linux sta riuscendo da solo con pochissimi> finanziamenti a raggiungere quote di installato> che nessuno è mai riuscito. E sta sopravvivendo> agli attacchi subdoli di> M$.> > La sua crescita viene rallentata in maniera> artificiale.a meno male che una recente statistica ha premiato l'italia come il regno di amatori linux e dell'open sourcese l'italia è al primo posto in qualcosa, non so voi, ma a me vien subito da pensare che questo qualcosa non serva proprio a nulla, altrimenti saremmo gli ultimirottRe: Siamo alle solite
Per carità, pubblicizzare linux no, lo fanno già troppo. Li serve un'opera di riorganizzazione, che si guardano bene dall'attuare: loro non sono mica microsoft, loro vogliono salvaguardare la libertà dell'utente (poi chissene frega se nel 2007 la shell è ancora fidanzata 1.0, moglie 2.0, suocera 3.0, insomma compagna di vita per le sciocchezze)....Re: Siamo alle solite
- Scritto da: pro XPS> Ecco le principali innovazioni dell'opensource:> ... ... ...> ... ... ...> (rumore di grilli in una calda notte di> luglio) > ... ... ...> ... ... ...I troll che rumore fanno?dRe: Siamo alle solite
> I troll che rumore fanno?Fanno "d" ;-)StefRe: Siamo alle solite
- Scritto da: pro XPS> Come al solito alla comunità opensorcia interessa> solo ed esclusivamente fare i dispetti al> draga.> Sono sempre CONTRO, mai PER. Lo si vede dai loro> siti, contro il DRM, contro questo, contro> quello, teorie + o - improbabili sul TCP... mateorie improbabili sul TCP è abbastanza difficile, basta unlibro di reti... (forse era Trusted Computing Group...)> invece un sito ben fatto che spieghi bene ad> usare Linux non lo vedremo> mai.un sito ? ... un manuale no ? sempre a scroccare eh ? :)> Così come non vedremo mai del software opensource> ben fatto..solo brutte copie del software> commerciale.saranno brutte ma almeno funzionano.> > Ecco le principali innovazioni dell'opensource:> ... ... ...> ... ... ...> (rumore di grilli in una calda notte di> luglio) > ... ... ...> ... ... ...è lo stesso rumore che fa la testa del mio amico M$ certified...AliasRe: Siamo alle solite
> un sito ? ... un manuale no ? sempre a scroccare> eh ?> :)Scroccare? Ma l'informazione non dovrebbe essere libera e accessibile a tutti? Mica si scrocca... si condivide... Quale metodo migliore di condivisione se non i documenti ipertestuali (il www è nato proprio per questo) la cui miglior implementazione è nota al mondo come sito Internet? O)StefRe: Siamo alle solite
- Scritto da: pro XPS> Come al solito alla comunità opensorcia interessaLa comunità che???> solo ed esclusivamente fare i dispetti al> draga.Dispetti a chi???> Sono sempre CONTRO, mai PER. Lo si vede dai loro> siti, contro il DRM, contro questo, contro> quello, teorie + o - improbabili sul TCP... maEh??? Chi è che ce l'ha col TCP???> invece un sito ben fatto che spieghi bene ad> usare Linux non lo vedremo> mai.??????????????????????E' la categoria di siti più diffusa, dopo i porno... su Wikipedia si dovrebbe parlare solo d'arte e invece si parla solo di programmi open source...> Così come non vedremo mai del software opensource> ben fatto..solo brutte copie del software> commerciale.??????Ma veramente è Ms che notoriamente non ha inventato nulla...E non è un insulto o un'affermazione di parte, voglio dire, non credo che qualcuno usi Windows perchè crede che sia originale o che qualcuno smetterebbe di usarlo se vedesse i sistemi a finestre degli anni 80...> Ecco le principali innovazioni dell'opensource:> ... ... ...> ... ... ...> (rumore di grilli in una calda notte di> luglio) > ... ... ...> ... ... ...Hehehehehe...Scrivi piu spesso per favore!Tanto non credo che tu abbia altro da fare...Federico Raimondiche alternative open ci sono?
ci sono alternative open?azzRe: che alternative open ci sono?
Ma figurati se ce ne sono. Di sicuro, in alternativa, ci sono tante parole a vuoto, tanta lotta continua, tanto fumo......Re: che alternative open ci sono?
So che la ISO ha adottato un sottoinsieme di PDF 1.4 come standard per la archiviazione a lungo termine di documenti.Lo standard si chiama PDF/A ed essendo una ISO dovrebbe essere considerato "libero", non mi risulta che nessuno ti possa chiedere royalties perché utilizzi un formato ISO nel tuo software.Andrea GaboardiRe: che alternative open ci sono?
Anche il PDF/X per lo scambio dati è ISOLaNbertoma i vantaggi ?
Bell'articolo... prima di insultare MS per il tentativo di imporre un nuovo standard, sarebbe bello capire cosa offre in più questo nuovo formato rispetto a pdf.Se ci saranno veramente dei vantaggi, allora ben venga, possibilmente implementabile anche su altre piattaforme. Se, al contrario, i vantaggi saranno che il nuovo tipo di file si apre più rapidamente in quanto il lettore sarà integrato nei sistemi operativi MS, allora se ne può anche fare a meno. Se poi dovesse rivelarsi un macello di implementazione tipo ActiveX (sarà utile, ma su internet ha fatto davvero dei danni colossali in particolare a livello sicurezza, è innegabile) allora non solo se ne deve fare a meno, ma proprio bisogna evitarlo come la peste. Certo, lascia un po' da pensare il fatto che MS voglia imporre uno standard dove di fatto, a livello mondiale, ne viene usato un altro. madderMadderRe: ma i vantaggi ?
come reinventare la ruota e vivere feliciFabrizioRe: ma i vantaggi ?
come ogni prodotto ms, il primo vantaggio/svantaggio è l'integrazione nei suoi prodotti (ovviamente aggiornati)cioè vista ed office 2007, con questi prodotti puoi agevolmente creare, leggere e stampare file XPSper gli sviluppatori è disponibile l'SDK, quindi è facilmente importabile in prodotti di terziXPS è qualitativo, ma non sono in grado di fare un confronto diretto con PDFfare le stesse operazioni con PDF è possibile, ma è necessario acquistare la suite di Adobe. Per cui XPS ha buone possibilità di prendere buona parte del mercato vista l'integrazione. Strano che non ci sia la solita causa per abuso di posizione dominante.non soRe: ma i vantaggi ?
- Scritto da: non so> fare le stesse operazioni con PDF è possibile, ma> è necessario acquistare la suite di Adobe. Per> cui XPS ha buone possibilità di prendere buona> parte del mercato vista l'integrazione. Strano> che non ci sia la solita causa per abuso di> posizione dominante.A prescindere dalla situazione di Adobe (che non mi interessa difendere né criticare: è un'impresa commerciale con i suoi chiari e scuri, si può difendere da sola), ricordo che file in formato .pdf possono essere creati e trattati dalla suite Openoffice.org e da svariate utility in GNU/Linux e non solo (es. pstopdf, pdftotext ecc...)CalebRe: ma i vantaggi ?
- Scritto da: Madder> Certo, lascia un po' da pensare il fatto che MS> voglia imporre uno standard dove di fatto, a> livello mondiale, ne viene usato un altro.Beh, l'ha sempre fatto, si sta solo comportando come al solito. Se si ha una quota di mercato come quella che hanno loro ci si puo' anche provare.dRe: ma i vantaggi ?
Sarebbe bello ma non sarebbe "etico" (qualunque cosa credano di intendere quelli là).Quello che non si riesce ad accettare di quella manica di malati è che a fronte di idee, anzi vere e proprie utopie, sarebbero pronti a tenere fermo il mondo nei secoli.Di fatto la comunità open/linux (specifico, perchè ci sono fior di comunità open con orizzonti largamente maggiori) non è meglio della chiesa oscurantista del medioevo solo che a differenza di questa (ma sono sicuro, a dispetto di ogni forma di libertà, che vi farebbero ricorso se solo potessero) non possono applicare nei fatti le "bolle papali" dei loro fantomatici guru con roghi in piazza di testi e persone che non la pensano come loro....Perchè Adobe
non voleva far mettere l'estensione in Office 2007? Mi piacerebbe saperlo, non vorrei che si parlasse sempre male di MS ma quando colpite nei propri interessi anche le altre non scherzano.LemonRe: Perchè Adobe
Open Office include da sempre un'opzione per salvare direttamente in pdf...nifftRe: Perchè Adobe
- Scritto da: Lemon> non voleva far mettere l'estensione in Office> 2007? Mi piacerebbe saperlo, non vorrei che si> parlasse sempre male di MS ma quando colpite nei> propri interessi anche le altre non> scherzano.Sembra che Adobe, nel caso in cui il PDF fosse integrato direttamente in Office, volesse il pagamento di Royaltes.pippo75Ouch !
"Microsoft" e "standard" nella stessa frase ... La mia testa ... dolore :s !!fulminesiamo nel 2007...
ed ancora stiamo a discutere di formati chiusi!!!Ma porcamiseria, qui non si tratta di fare una guerra di religione tra open source e microsoft, Linux vs. Windows e simili. Qui si sta parlando di formati! Non c'e' nessuna giustificazione per l'utilizzo dei formati chiusi. Molti stati hanno incominciato a considerare l'uso di formati chiusi nella PA come illegale!nifftRe: siamo nel 2007...
il formato XPS è aperto, a differenza del PDFpro XPSRe: siamo nel 2007...
Parzialmente aperto a detta dell'articolo. In effetti il discorso si estende anche al pdf che non e' completamente libero.nifftIl formato XPS è più aperto del PDF
Che poi la paternità venga riconosciuta a microsoft poco importa.XPS non ha brevetti e può essere realizzato da chiunque senza passare per le librerie del suo inventore (così come avviene oggi con i PDF, se vuoi creare un documento più articoalto del solito)tunerCosa dovrebbe essere uno standard ...
Riporto da Wikipedia.it: 'Uno standard è una caratteristica - o un insieme di caratteristiche - predefinita, di una determinata categoria di oggetti o processi noti ed accettati o dati per scontati'.Potrebbe non essere la definizione migliore,ma dà già una buona idea di cosa dovrebbe essere uno 'standard'.Ora vediamo perché un'azienda deve investire dei soldi nella partecipazione ad un comitato di standardizzazione.Uno degli approcci è quello di formalizzare la definizione di un 'qualcosa' che ancora non esiste, in modo da essere commercialmente pronti, al momento della ratifica dello standard, a commercializzare prodotti che sono già conformi ad esso; tutte le aziende che non hanno partecipato (=investito) al processo di standardizzazione devono attendere la ratifica dello standard, per poi adeguare i propri prodotti, perdendo opportunità commerciali.Un altro caso in cui si promuove uno standard è quello in cui si osserva una gran proliferazione di tecnologie similari, e si cerca di trovare un minimo comun denominatore che porti alla loro convergenza minimizzando l'impatto su ogni singola tecnologia, recependo quanto c'è di buono e di meglio in ciascuna.Altro caso ancora è quello di formalizzare lo stato dell'arte di una tecnologia che, pur partendo da una definizione iniziale univoca, ha subito un'evoluzione migliorativa non coordinata e controllata.Ma l'obiettivo alla base di uno standard è quello di definire un punto di riferimento per una tecnologia, con l'intenzione di far convergere tutti gli attori di un mercato verso una soluzione condivisa, finalizzata alla riduzione dei costi, alla realizzazione di economie di scala, grazie all'apertura alla concorrenza.Oggi si sta osservando invece un ricorso unilaterale alla procedura di standardizzazione finalizzata alla pura apposizione di un 'bollino blu' sui propri prodotti.Tale approccio non è sostenuto da una comunità di produttori concorrenti che condivide la bontà della tecnologia, e che pertanto decide di investire risorse nella definizione di un modello comune.Al di là del fatto che alla fine è il mercato che decide (riporto a titolo di esempio l'affermarsi dello standard di fatto del TCP/IP rispetto al modello standard ISO/OSI, il VHS rispetto al Betamax, etc.), trovo poco sensato, se non addirittura indegno, che un ente di standardizzazione si presti a questi giuochi, portando avanti comitati paralleli per la definizione di standard concorrenti ed in mutua sovrapposizione, invece che mediare le esigenze di tutti e promuovendo l'estensione dei comitati stessi a tutti gli attori interessati.andy61Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 3 lug 2007Ti potrebbe interessare