Brave, il browser che sfida Google sul terreno della privacy, ha alzato l’asticella. La nuova funzione “Ask Brave” trasforma ogni query in una risposta dettagliata, arricchita da contenuti contestuali come video, articoli, prodotti e molto altro. Non più solo riassunti rapidi, ora si può dialogare con l’intelligenza artificiale e ottenere approfondimenti su misura.
La ricerca AI di Brave ora offre risposte su misura
Il motore decide in autonomia quale tipo di risposta offrire, in base alla complessità della domanda. Si vuole un’informazione rapida? Si riceve un riassunto. Si ha bisogno di capire un argomento a fondo? Brave propone una risposta estesa, con possibilità di follow-up e interazione in stile chat.
Usare Ask Brave è semplicissimo:
- Premere il pulsante “Chiedi” accanto alla barra di ricerca;
- Fare tap sulla scheda “Chiedi” nei risultati per trasformare una query normale in una conversazione AI;
- Aggiungere “??” alla fine della domanda per attivare direttamente la modalità Ask Brave.
Non serve attivare modalità speciali, il sistema capisce da solo quando entrare in azione.
Un’esperienza simile a ChatGPT e Perplexity
Le risposte di Ask Brave ricordano i report generati da ChatGPT o Perplexity, con una struttura chiara e leggibile, i link utili, i caroselli di immagini, i video integrati, e la possibilità di riformulare la risposta o chiedere approfondimenti. Il tutto con un occhio alla privacy. Brave, infatti, cripta le chat e le elimina dopo 24 ore di inattività. Meglio di così!
Brave utilizza la propria API per garantire l’accuratezza dei risultati e integra ricerche approfondite per le query più complesse. Quanto a sicurezza e personalizzazione, è sempre un un passo avanti rispetto a Google.