Brevetti, l'Europa bacchetta Motorola

Brevetti, l'Europa bacchetta Motorola

Alla società controllata da Google un avvertimento formale con le accuse di abuso di posizione dominante nel settore legato allo standard tecnologico GPRS. L'Europa prende le difese di Apple e Microsoft
Alla società controllata da Google un avvertimento formale con le accuse di abuso di posizione dominante nel settore legato allo standard tecnologico GPRS. L'Europa prende le difese di Apple e Microsoft

Un preciso avvertimento nel cosiddetto statement of objections inviato dalle autorità antitrust dell’Unione Europea ai vertici di Motorola Mobility, a conclusione delle indagini avviate nella primavera 2012 sulle accuse brevettuali nei confronti di Apple e Microsoft. La società controllata da Google avrebbe così abusato della sua posizione dominante nelle licenze relative allo standard mobile GPRS .

Dopo oltre un anno di indagini, le autorità antitrust del Vecchio Continente hanno dunque invitato Motorola Mobility a difendersi dalle accuse di abuso delle sue tecnologie licenziate, in particolare in uno standard GSM ritenuto essenziale per il mercato in mobilità. Nel parere della stessa antitrust comunitaria, queste tecnologie dovrebbero essere rilasciate a condizioni FRAND, ovvero giuste, ragionevoli e non discriminatorie .

Nessun commento ufficiale da parte di Apple, che già si era rifiutata di versare le royalty richieste da Motorola Mobility per l’utilizzo sul mercato mobile delle sue tecnologie GPRS. L’azienda acquisita da BigG si era rivolta ad una corte tedesca per chiedere una specifica ingiunzione contro le vendite dei dispositivi iOS sul mercato del Vecchio Continente . Da lì, l’avvio delle indagini europee nell’aprile 2012.

Pochi mesi dopo, Google raggiungeva un accordo valido per la sola Germania, in base al quale sarebbero stati offerti in licenza a Cupertino i brevetti legati allo standard 3G , tecnologia già al centro delle accuse mosse dalla stessa Motorola davanti ai tribunali statunitensi e tedeschi. Ma le autorità europee avevano iniziato a guardare con grande sospetto all’uso aggressivo di brevetti legati a standard tecnologici.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 6 mag 2013
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