Chi scrive per professione, come giornalisti, copywriter e web editor, possono utilizzare strumenti come ChatGPT in modo strutturato per migliorare diverse fasi del loro processo di scrittura. Non si limitano a inserire prompt casuali e pubblicare ciò che ne viene fuori, ma lavorano in collaborazione con l’intelligenza artificiale per co-creare.
I professionisti possono utilizzare ChatGPT per:
- Ideazione: il chatbot di OpenAI può aiutare a generare idee e superare la sindrome da pagina bianca. È possibile formulare domande o fornire prompt specifici per ottenere suggerimenti e stimoli creativi.
- Sviluppo del personaggio: ChatGPT può essere coinvolto nella creazione e nello sviluppo dei personaggi di una storia. Gli scrittori possono esplorare le motivazioni, le personalità e gli atteggiamenti dei loro personaggi attraverso conversazioni con l’intelligenza artificiale.
- Scrittura creativa: si può utilizzare il chatbot per generare parti di testo, dialoghi o descrizioni che possono essere utilizzati come spunto. Possono porre domande specifiche sull’ambientazione, sugli eventi o sui dettagli della trama per ottenere risposte dettagliate e contributi creativi.
- Editing e revisione: dopo aver scritto una bozza, si può usare ChatGPT per ottenere suggerimenti sull’editing e sulla revisione del lavoro. È possibile chiedere consigli su come migliorare la struttura, il tono, la coerenza o risolvere eventuali problemi di trama.
- Riuso e adattamento: ChatGPT può essere utile per adattare o rielaborare materiale esistente. Si possono chiedere consigli su come modificare un racconto o un articolo per adattarlo a un’altra piattaforma o pubblico specifico.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso di ChatGPT da parte di chi scrive per professione, è un processo collaborativo. È importante valutare criticamente le risposte fornite dall’intelligenza artificiale e adattarle alle proprie esigenze creative. L’esperienza e la capacità di giudizio umani sono ancora fondamentali nel processo di scrittura, e l’intelligenza artificiale può essere utilizzata come uno strumento complementare per potenziare la creatività e l’efficienza, non come surrogato.
L’arte di scrivere prompt per ChatGPT
Seguendo queste 5 regole, è possibile personalizzare i prompt e ottenere risultati migliori.
1. Step by step
Uno degli errori più comuni quando si scrive un prompt è quello di chiedere troppe cose alla volta. In questo modo si rischia che il chatbot si concentri in modo disomogeneo su alcuni elementi del compito rispetto ad altri. Per ovviare a questo inconveniente, è necessario suddividere i compiti in richieste semplici e singole. Bisogna immaginare ChatGPT come uno stagista che ha bisogno di una guida mirata. Anche quando si chiede di rielaborare qualcosa che ha prodotto, è meglio procedere per step. Il segreto è dare istruzioni incrementali per vedere come funziona e adattarsi di conseguenza.
In un mondo ideale, il prompt è composto per l’80% dal contesto e per il 20% da istruzioni. È necessario dare quante più informazioni possibili per ottenere un risultato migliore. Ci vuole sicuramente un po’ più di tempo, ma ne vale la pena. Poi, in caso di dubbio, basta chiedere a ChatGPT: “Da dove iniziamo?” e farsi suggerire il modo migliore per cominciare.
2. Creare istruzioni precise
Quando si forniscono istruzioni specifiche, si ottengono risultati migliori. Per ottenere il massimo da ChatGPT, è importante seguire alcune linee guida e fare domande specifiche. Ecco alcuni suggerimenti per interagire con il chatbot in modo più efficace:
- Seguire le linee guida di OpenAI per ottenere risultati migliori: fornire un contesto chiaro, specificare il formato desiderato, chiedere a ChatGPT di pensare passo dopo passo, ecc.
- Chiedere a ChatGPT di valutare il prompt: prima di fornire un prompt, è possibile chiedere a ChatGPT di valutarlo e di fornire le sue idee per eventuali modifiche. Questo può aiutare a migliorare la qualità e la pertinenza della risposta.
- Indicare espressamente il formato desiderato: è fondamentale specificare il tipo di testo che si vuole ottenere. Ad esempio, un articolo, un tweet o un haiku. Si può anche specificare la lunghezza desiderata, come due frasi, un paragrafo incisivo o un elenco di sette idee.
- Essere preciso nelle istruzioni: più specifiche sono le istruzioni, maggiori sono le probabilità di ottenere un testo adatto alle proprie esigenze.
3. Essere chiari nella comunicazione
Quando si lavora con ChatGPT, è importante fornire un contesto e delle istruzioni chiare per ottenere risultati soddisfacenti. Ecco alcuni consigli per una migliore interazione con il chatbot ed evitare di sprecare tempo ed energia.
- Spiegare il proprio intento: prima di iniziare, fornire una chiara spiegazione di ciò che si desidera ottenere da ChatGPT. Indicare il tipo di testo che si vuole generare e i dettagli rilevanti che possono influire sulla risposta.
- Creare una lista di controllo: preparare una lista dettagliata di ciò che si vuole includere nel testo generato. Questo può guidare ChatGPT nel fornire una risposta mirata e pertinente.
- Chiedere feedback: dopo aver fornito le istruzioni, si può chiedere a ChatGPT se la comunicazione è stata chiara e se ha compreso l’obiettivo. In questo modo si può verificare che ChatGPT sia sulla stessa lunghezza d’onda e a fare eventuali correzioni o chiarimenti necessari.
- Richiedere una conferma: se necessario, si può prendere in considerazione la possibilità di chiedere a ChatGPT di ripetere il compito o di riassumere le istruzioni per assicurarsi che abbia compreso appieno ciò che è stato richiesto. Questo può contribuire a evitare incomprensioni o risultati indesiderati.
4. Dividere il lavoro
C’è chi usa ChatGPT per l’ideazione e chi per l’esecuzione. In ogni caso, è fondamentale che l’input umano guidi l’intero processo. Ecco alcuni suggerimenti per ottenere risultati ottimali:
- Spiegare l’idea: se si fornisce un’idea a ChatGPT è importante descrivere il risultato che si desidera ottenere e specificare come l’idea dovrebbe essere sviluppata o utilizzata.
- Cercare idee: quando si è alla ricerca di idee, bisogna fornire al chatbot dei parametri o dei vincoli da rispettare. Può essere utile spiegare i criteri o le caratteristiche che le idee dovrebbero avere per essere considerate pertinenti.
- Restare i padroni dell’output: anche se si lavora con ChatGPT, è essenziale mantenere il controllo finale sull’output, spiegando il motivo per cui si desidera qualcosa, specificando chiaramente ciò che si vuole ottenere e il formato in cui dovrebbe essere presentato.
- Descrivere i compiti di ChatGPT: Spiegare in modo chiaro quali compiti spettano a ChatGPT, senza lasciare spazio a dubbi o ambiguità. Se ChatGPT deve concentrarsi su una parte specifica del testo o dell’elaborazione, bisogna dirlo esplicitamente.
5. Non arrendersi
Quando ci si imbatte in un risultato non soddisfacente con ChatGPT, è importante prendersi un momento per riflettere e valutare il prompt originale. Analizzare cosa potrebbe aver portato il chatbot nella direzione errata può essere utile. Potrebbe trattarsi di una parola fuorviante o di una formulazione di domanda ambigua. Il feedback e il reprompt giocano un ruolo fondamentale.
Sentirsi arrabbiati o frustrati non serve a nulla, invece è importante mettere in atto il pensiero logico per capire cosa bisogna modificare. Ad esempio, si può spiegare ciò che era corretto nell’output precedente e illustrare la modifica necessaria. Fornendo un feedback alla volta, è possibile apportare una serie di modifiche fino a ottenere qualcosa di cui si è orgogliosi e che riflette il proprio intento.