Christine Lagarde: le criptovalute sono basate sul nulla

Christine Lagarde: le criptovalute sono basate sul nulla

Christine Lagarde ritiene le criptovalute basate sul nulla, dunque prive di valore: sono altamente speculative e pericolose, da meglio regolamentare.
Christine Lagarde: le criptovalute sono basate sul nulla
Christine Lagarde ritiene le criptovalute basate sul nulla, dunque prive di valore: sono altamente speculative e pericolose, da meglio regolamentare.

Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea nonché erede di Mario Draghi in questo importante ruolo, ha avuto nelle ultime ore parole estremamente pesanti nei confronti delle criptovalute. Introducendo la stilettata con un “la mia opinione estremamente modesta è che“, cosa evidentemente non veritiera in virtù del suo ruolo, della sua storia e della sua influenza sui mercati, Lagarde spiega:

[…] le criptovalute non hanno alcun valore. Non si basano sul nulla e non ci sono attività sottostanti che possano fungere da ancora di salvezza.

Ecco perché Lagarde continua a considerare i crypto asset come strumenti altamente speculativi e ad altissimo rischio: “sono basate sul nulla“, ribadisce ad una tv olandese, e non ci ha dunque mai investito alcunché. Curiosamente la stessa Lagarde ammette che suo figlio ha invece fatto un investimento su questi asset, ottenendone un modesto risultato e nulla più. Da parte della presidenza della BCE, insomma, non c’è una vera e propria opposizione alle criptovalute ma, sulla base dei rischi che comportano e del particolare rapporto che vengono ad avere con i cittadini, viene suggerita la necessità di una più stringente regolamentazione.

Lagarde: nuove regole per le crypto

Nulla di nuovo sotto il sole, peraltro: Lagarde non fa altro che ribadire quanto aveva già sostenuto quando spiegava che le criptovalute non sono moneta. Con quelle affermazioni già riteneva i crypto asset legittimi, ma necessitanti di considerazione specifica da parte del legislatore affinché se ne potessero limitare possibili effetti distorsivi.

Insomma: se un cittadino apre un wallet ed acquista criptovalute non dovrebbe essere limitato nel proprio agire, poiché si tratta dell’espressione di un interesse nei confronti di risparmio ed investimento. Quel che le istituzioni dovrebbero invece accertare, così come accade con altri strumenti della finanza tradizionale, è che il cittadino possa avere piena consapevolezza e che non si trovi a perdere tutto semplicemente per aver riversato denaro, senza limiti e senza conoscenza, in strumenti apparentemente “smart” farciti di rischio in ogni loro elemento strutturale.

Lagarde vuol guardare oltre: le valute saranno digitali quando saranno gestite dal sistema bancario. L’Euro digitale è una prospettiva ormai prossima e la BCE ritiene che potrà essere uno strumento di grande importanza per l’economia. Tempo al tempo, ma intanto serviranno regole per evitare che con le criptovalute ci si possa far male. Come fortunatamente non è successo a suo figlio, che un piccolo guadagno se lo è portato a casa.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
23 mag 2022
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