Chrome 71: più sicurezza per i metodi di pagamento

Chrome 71: più sicurezza per i metodi di pagamento

Chrome 71 porterà con sé un livello di sicurezza maggiore per quanto riguarda la gestione delle informazioni relative ai metodi di pagamento.
Chrome 71: più sicurezza per i metodi di pagamento
Chrome 71 porterà con sé un livello di sicurezza maggiore per quanto riguarda la gestione delle informazioni relative ai metodi di pagamento.

L’arrivo di Chrome 71, previsto per il mese prossimo, segnerà un nuovo step evolutivo del browser in termini di sicurezza. Oltre a bloccare in modo nativo la visualizzazione delle inserzioni pubblicitarie ritenute invasive, il software fungerà da alleato per gli utenti nella tutela del loro portafogli, soprattutto nella sua incarnazione mobile. Integrerà infatti un livello di protezione aggiuntivo contro quei siti che cercano in maniera ingannevole o quantomeno subdola di sottrarre i dati relativi a carte di credito e altri metodi di pagamento oppure a quelli che ne forzano l’immissione.

Chrome 71: stop agli addebiti imprevisti

Il riferimento è anzitutto ai siti che, con tecniche spesso al limite della legittimità, spingono chi naviga a inserire le informazioni per la sottoscrizione di un servizio premium, per il download di un’applicazione, di un gioco, per l’accesso a un contenuto e così via. Talvolta il procedimento risulta del tutto o quasi completamente invisibile, con l’esito di ritrovarsi poi a dover far fronte ad addebiti non preventivati. Ecco quanto si legge sul blog ufficiale del software, in un intervento che spiega nel dettaglio la natura del problema e l’iniziativa messa in campo da bigG per risolverlo.

Ogni mese milioni di utenti Chrome incontrano pagine con informazioni insufficienti a proposito delle sottoscrizioni mobile. Gli addebiti a sorpresa legati a comunicazioni poco chiare costituiscono un’esperienza indesiderata. Ecco perché a partire da Chrome 71 (nel dicembre 2018), il browser visualizzerà un avviso per queste pagine, così gli utenti potranno prendere decisioni informate quando si iscrivono a un servizio a pagamento via mobile.

L’esempio fornito di seguito fa riferimento a una pagina che chiede di inserire il proprio numero di telefono in due semplici step: si digita il numero e si preme il pulsante di conferma. La conseguenza può essere poco piacevole, traducendosi in un addebito indesiderato.

Una pagina che richiede l'inserimento del numero di telefono al fine di addebitare una spesa all'utente

Un’esperienza che si verifica soprattutto sui dispositivi mobile. La prossima versione di Chrome per Android e iOS richiederà dunque di affrontare diversi step prima, ad esempio, di inserire il proprio numero di telefono per l’addebito di un servizio. Come si può vedere nello screenshot seguente, compare un avviso che riporta una comunicazione molto chiara: “La pagina potrebbe tentare di addebitarti una spesa”. Sta poi all’utente decidere se proseguire o meno.

Chrome 71: l'avviso mostrato prima di inserire i dati di pagamento

Per i webmaster

Va precisato che il messaggio non viene mostrato per ogni pagina che conduce a un pagamento, ma solo ed esclusivamente per quelle che secondo Google non forniscono sufficienti informazioni a chi naviga. Questi i criteri valutati, con riferimento alle linee guida sugli addebiti che ogni webmaster è chiamato a tenere in considerazione.

  • Comunicare agli utenti per quali azioni precise vengono effettuati gli addebiti prima di applicarli;
  • i dati di fatturazione devono essere visibili e chiari su ogni tipologia di dispositivo, non nascosti oppure omessi;
  • la struttura delle tariffe dev’essere facilmente comprensibile, con importi e frequenza di fatturazione (giornaliera, settimanale, mensile e così via).

Chi gestisce un sito interessato dall’introduzione della misura annunciata oggi da Google ne riceverà notifica attraverso la Search Console, così da poter intervenire per tempo e apportare le necessarie modifche. Tutti i webmaster che non fanno uso del servizio possono interagire con il team di Chrome al fine di ottenere chiarimenti attraverso il forum di supporto. In ogni caso, la visualizzazione del messaggio non andrà a influire in alcun modo sull’indicizzazione nelle SERP del motore di ricerca.

Fonte: Chromium Blog
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Pubblicato il 9 nov 2018
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