Chrome domina il mercato dei browser. È ovunque, è veloce, funziona bene, e praticamente tutti lo usano. Ma c’è un “ma”, è un disastro per la privacy. E non lo diciamo noi, ma uno studio condotto da Digitain a dicembre 2025, che ha analizzato i browser in base a quanto rispettano (o calpestano) i dati degli utenti. Google non ne esce benissimo. Ma non è nemmeno il peggiore in assoluto.
Privacy a rischio: Chrome e ChatGPT Atlas tra i peggiori browser del 2025
Il primo posto nella classifica dei browser da evitare, almeno se si tiene alla propria privacy, va a ChatGPT Atlas, il browser di OpenAI. Ha ottenuto un punteggio negativo quasi perfetto: 99 su 100.
Ha fallito tutti i test sul partizionamento dello stato. In pratica, i siti possono seguire l’utente senza ostacoli, collegando facilmente le visite nel tempo e costruendo un profilo delle sue abitudini di navigazione. Il browser non fa nulla per limitare questo tipo di tracciamento, e lascia l’utente completamente esposto.
Certo, il browser è molto recente e probabilmente OpenAI era più concentrata a fargli fare cose fighe con l’AI che a pensare a dettagli banali come la privacy degli utenti, ad esempio. Ma il fatto che un prodotto lanciato nel 2025 sia stato progettato senza considerare minimamente la protezione dei dati personali è preoccupante.
Google Chrome si piazza al secondo posto con un punteggio di 76 su 100. Non è un disastro totale come Atlas, ma comunque non è esattamente un risultato di cui vantarsi. Chrome si è classificato male in tutte e tre le metriche valutate dallo studio: privacy e anti-fingerprinting, blocco dei tracker e dei dati, sicurezza della connessione e della navigazione.
E pensare che Chrome è il browser più usato al mondo… Milioni di persone lo usano ogni giorno senza farsi troppe domande, dando per scontato che Google, essendo un gigante della tecnologia, abbia a cuore i loro interessi. Ma Big G è un’azienda pubblicitaria che vive di dati.
Gli altri perdenti della classifica
Subito dopo Chrome troviamo Vivaldi con 75 punti. Poi c’è Microsoft Edge con 63, che tutto sommato è un risultato discreto se paragonato ai primi due, ma resta comunque nella zona rossa della classifica. Opera ottiene 58 punti, mentre Ungoogled (la versione di Chromium senza Google) si ferma a 55.
Ecco la lista completa dei 10 browser peggiori per la privacy:
- ChatGPT Atlas – 99
- Google Chrome – 76
- Vivaldi – 75
- Microsoft Edge – 63
- Opera – 58
- Ungoogled – 55
- Mozilla Firefox – 50
- Apple Safari – 49
- DuckDuckGo – 44
- Tor – 40
L’AI raccoglie dati, tanti dati
Paruyr Harutyunyan, responsabile del gruppo Digital Marketing di Digitain, ha fatto un’osservazione piuttosto scomoda. I nuovi browser basati sull’intelligenza artificiale, come ChatGPT Atlas e Comet di Perplexity, stanno attirando tantissima attenzione grazie all’hype sull’AI. Milioni di persone li stanno provando perché sembrano fighi e promettono funzionalità che i browser tradizionali non hanno.
Ma l’AI funziona raccogliendo e apprendendo dai dati. E questi strumenti potrebbero raccogliere molte più informazioni personali di quanto si immagini. Il fatto che qualcosa usi l’intelligenza artificiale non lo rende automaticamente sicuro o privato. Anzi, spesso è esattamente il contrario.
I vincitori: Brave e Mullvad Browser
Alla fine dello studio, due browser emergono come i veri campioni della privacy: Brave e Mullvad Browser. Brave è abbastanza conosciuto e apprezzato dai paranoici della privacy. È costruito su Chromium (lo stesso motore di Chrome), ma senza tutte le schifezze di tracciamento che Google ci infila dentro.
Mullvad Browser è meno famoso, ma altrettanto interessante. È il risultato di una collaborazione tra Mullvad VPN e The Tor Project, ed è commercializzato come un browser open source che riduce al minimo il tracciamento.
Entrambi sono opzioni valide se si vuole navigare senza lasciare una scia digitale lunga chilometri dietro di sé. Il fatto che Google Chrome, usato da miliardi di persone, sia invece uno dei peggiori, dovrebbe far riflettere parecchio su cosa significa davvero “popolare” nel mondo dei browser.