CIE 3.0: a cosa serve e come richiedere la Carta d’identità elettronica

Carta d’identità elettronica, a cosa serve e come richiedere la nuova CIE 3.0

In questa guida andiamo a scoprire nel dettaglio cos'è, come funziona, a cosa serve e come richiedere la Carta d'identità elettronica CIE 3.0.
Carta d’identità elettronica, a cosa serve e come richiedere la nuova CIE 3.0
In questa guida andiamo a scoprire nel dettaglio cos'è, come funziona, a cosa serve e come richiedere la Carta d'identità elettronica CIE 3.0.

Sei alla ricerca di una guida che ti spieghi nel dettaglio cos’è, come funziona, a cosa serve e come richiedere la Carta d’identità elettronica CIE 3.0? Beh, sei proprio capitato nel posto giusto al momento giusto! In questo articolo ti forniremo una panoramica completa ed esaustiva sull’argomento.

Prenditi qualche minuto di tempo libero: siamo sicuri che, una volta terminata la lettura, avrai un quadro più chiaro su tutto. Ma bando agli indugi, partiamo!

Carta di identità elettronica CIE 3.0, cos’è e come funziona

Ci sono voluti alcuni anni di sperimentazione, ma alla fine la Carta di identità elettronica CIE 3.0 è divenuta realtà: a partire dall’anno 2018, tutti i comuni d’Italia hanno dotato i propri cittadini di questo documento, tra i più avanzati a livello europeo.

Si tratta per l’appunto di un documento obbligatorio di identificazione emesso dal Ministero dell’Interno: in questo unico strumento sono integrati elementi di sicurezza fisici e digitali avanzati, che garantiscono il massimo livello di garanzia e accuratezza per quanto concerne l’accertamento dell’identità, fisica e digitale, delle persone.

La carta d’identità elettronica però ha un elemento in più di grande rilievo: l’interfaccia NFC. In sostanza, è possibile utilizzarla con smartphone e altri dispositivi. Dunque, può essere sfruttata in svariati modi, che vedremo dettagliatamente nelle prossime righe.

Cosa cambia rispetto alla versione cartacea

Ovviamente ci sono diverse differenze rispetto alla carta d’identità cartacea: entrambe espletano la funzione di documento di identificazione, e quindi consentono ambedue di confermare l’identità del titolare, sia in Italia che all’estero. Tuttavia, nella CIE 3.0 ci sono molti più dati.

Integrati al suo interno abbiamo: impronta digitale, codice fiscale, domicilio elettronico, gli estremi dell’atto di nascita e molte altre informazioni. Dunque, rispetto alla vecchia carta d’identità, la versione elettronica offre un quadro del soggetto titolare molto più completo.

Inoltre, al momento della richiesta, ogni cittadino deve indicare un indirizzo elettronico (numero di telefono, l’indirizzo di posta elettronica o l’indirizzo PEC) tramite cui possa essere raggiunto dalla PA italiana in caso di necessità.

Ovviamente, la CIE 3.0 ha anche una rinnovata veste grafica, fortemente caratterizzata dallo Stato emittente: quella italiana riporta l’emblema della Repubblica e la geometria di Piazza del Campidoglio a Roma, realizzata da Michelangelo a partire dal 1534.

CIE-fronte

CIE-retro

Elementi di sicurezza anticontraffazione

Il primo elemento che caratterizza la CIE 3.0 è la sicurezza: è un documento sicuro, realizzato con un materiale – il policarbonato – che la rende a prova di contraffazione. Inoltre, vengono applicati specifici elementi (come ad esempio ologrammi e inchiostri speciali) e utilizzati particolari tecniche di stampa, che rendono la carta elettronica di fatto impenetrabile.

Eventuali tentativi di falsificazione sono ridotti davvero al minimo: merito anche della tecnica laser engraving, che incide gli strati di policarbonato intermedi di cui il documento si compone. Con questa tecnica vengono stampati in bianco e nero tutti i dati variabili, ovvero dati anagrafici, fotografia, codice fiscale ecc.

La disposizione dei campi sul documento (nome, cognome, foto…) è conforme agli standard internazionali di riferimento per i documenti di identità e di viaggio (ICAO 9303) al fine di favorire il controllo del documento sia in Italia che all’estero.

Per quanto concerne l’immagine del volto del titolare sul documento, essa è stampata in bianco e nero sempre con tecnica laser engraving sul front, protetta da un ologramma trasparente sovrapposto all’immagine e sul retro con tecnica “ghost”.

Sia le immagini che i motivi grafici sono riprodotti con un effetto a rilievo, con intreccio di linee sottili, deformazioni e variazione di spessore che rendono subito riconoscibili eventuali tentativi di falsificazione e contraffazione.

Cosa sono PIN e PUK e come utilizzarli

Esattamente con lo stesso principio che hanno per la SIM del cellulare, PIN e PUK sono presenti anche con riferimento alla CIE 3.0. Entrambi i codici di sicurezza vengono forniti insieme alla carta, in due parti: la prima è contenuta nell’ultimo foglio della ricevuta cartacea fornita dall’operatore comunale, la seconda si trova nella lettera di accompagnamento nella busta per mezzo della quale il cittadino riceve la CIE.

PIN e PUK vanno conservati e servono quando si utilizza la CIE 3.0 per accedere ai servizi digitali in rete, mediante il servizio Entra con CIE oppure quando si utilizza il documento con il Software CIE. Il PIN, in particolare, è necessario per abilitare l’accesso vero e proprio per il tramite della CIE, mentre il PUK serve per sbloccare il PIN nel momento in cui si compiono tre tentativi erratti di immissione.

Con riferimento allo sblocco del PIN tramite PUK, esso è possibile da PC mediante il Software CIE, mentre se si utilizza lo smartphone bisogna scaricare l’app CIE ID.

Il microchip contactless

Altro aspetto rilevante della carta d’identità elettronica CIE 3.0 è la presenza del microchip contactless, che rende il documento uno strumento unico per la verifica dell’identità del titolare e per l’accesso ai servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese.

I dati memorizzati nel microchip possono essere letti dalla CIE semplicemente con un PC a cui è collegato un lettore di smartcard contactless oppure con uno smartphone dotato di tecnologia NFC. Solamente le autorità di controllo aventi specifiche autorizzazioni possono accedere alle impronte digitali.

Con il microchip, la carta elettronica si conforma alle raccomandazioni internazionali ICAO 9303, che regolamentano le caratteristiche dei documenti di viaggio elettronici. In questo modo, la CIE 3.0 può essere utilizzata come documento di viaggio riconosciuto dai Paesi dell’area Schengen.

A cosa serve la CIE

Lo abbiamo già accennato nei paragrafi precedenti, ma sintetizziamo meglio le funzionalità della CIE. Essa svolge di fatto tre tipologie di funzioni:

  • Strumento di verifica dell’identità
  • Documento per accedere ai servizi online
  • Chiave di accesso per la fruizione di servizi ad accesso veloce, come ad esempio gli abbonamenti elettronici

In particolare, è bene soffermarsi sull’accesso ai servizi online e su Entra con CIE, uno degli utilizzi più frequenti della carta d’identità elettronica.

Accesso servizi online: Entra con CIE

Forse ne avrai già sentito parlare, ma probabilmente ti starai chiedendo cos’è “Entra con CIE“. Ebbene, si tratta di uno schema di identificazione che permette l’accesso ai servizi digitali erogati in rete di pubbliche amministrazioni e privati, mediante l’impiego della carta.

È possibile autenticarsi ai servizi online abilitati con “Entra con CIE” attraverso diverse modalità:

  • “Desktop”, mediante un PC a cui è collegato un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE. Per abilitare il funzionamento della carta d’identità elettronica sul proprio PC bisogna installare prima il “Software CIE”
  • “Mobile”, utilizzando l’app “CIE ID” e uno smartphone che integra la tecnologia NFC

Come richiedere lo SPID con la carta d’identità elettronica

Lo SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale, ed è la soluzione che permette di accedere ai servizi online di 4mila amministrazioni pubbliche e dei soggetti privati, i cosiddetti Service Provider aderenti al Sistema. Per farlo è sufficiente un’unica Identità Digitale.

Per richiedere SPID sono necessari la tessera sanitaria/tesserino del Codice Fiscale, oppure un documento d’identità rilasciato in Italia, ovvero la carta d’identità, la patente o il passaporto. La richiesta va effettuata ai fornitori digitali, gli Internet Provider, accreditati dall’AGID.

Puoi richiederlo ai fornitori di identità digitali (Identity Provider) accreditati dall’AGID che lo rilasciano con diverse modalità. Durante la richiesta dovrai inoltre fornire un indirizzo email e il numero di telefono del cellulare che usi di solito.

Lettori per carte CIE 3.0 contactless

Sul mercato esistono diversi lettori per carte CIE 3.0 contactless, utile per poter usufruire degli accessi tramite carta di identità elettronica sui siti istituzionali, come quello dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate. Con lettori contactless si ha infatti la possibilità di:

  • Accedere ai servizi digitali, come ad esempio quelli offerti dal proprio Comune, tramite un meccanismo riconosciuto a livello europeo;
  • Effettuare procedure di registrazione o check-in (strutture alberghiere, operatori telefonici, istituti e operatori finanziari, ecc.) in maniera facile e sicura; –
  • Accedere ai mezzi di trasporto (autobus, tram, tornelli della metro, car/bike sharing, ecc.), sostituendo titoli di viaggio e abbonamenti;
  • Accedere a eventi (musei, manifestazioni sportive, concerti, etc.), in sostituzione dei biglietti;
  • Accedere ai luoghi di lavoro, al posto del badge identificativo, sia per il controllo accessi che per la rilevazione delle presenze.

Per poterli utilizzare validamente è necessario l’apposito software gratuito “Middleware CIE”.

Ecco i migliori lettori di carte CIE 3.0.

Internavigare Lettore Carta d’Identità Elettronica CIE 3.0

Internavigare Lettore CIE 3.0

 

Si tratta di un lettore per carte CIE 3.0 USB compatibile con tutti i sistemi operativi e anche con altre carte RFID, card Mifare e Desfire. Prodotto e testato in Germania, possiede certificazioni CE, RoHS e BSI.

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HID Omnikey 5022

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Lettore USB per l’uso della carta CIE 3.0, con driver nativi compatibili con tutti i sistemi operativi disponibili sul sito del produttore HID Global.

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Lettore Nierbo

NIERBO Lettore NFC

Altro dispositivo che implementa la funzione CIE. Risulta un lettore veloce ed efficiente, visto che può contare su una USB ad altà velocità (12 Mbps) e velocità di lettura/scrittura fino a 424 Kbps.

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Lettore KKmoon

KKMOON NFC ACR122U

Conforme allo standard ISO/IEC18092 per NFC, questo lettore supporta non solo le schede Mifare e ISO14443 A e B, ma anche tutti e quattro i tipi di tag NFC. E’ compatibile sia con CCID che con PC/SC e supporta i seguenti sistemi operativi: Windows CE,Windows,Linux,MAC OS,Solaris,Android. Ha una una velocità di accesso fino a 424 kbps e una velocità USB completa fino a 12 Mbps.

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Lettore Yosoo

Yosoo NFC ACR122U

Lettore di schede NFC con lettura e scrittura veloci e precise fino a 424 kbps. Integrata c’è un’antenna per l’accesso a tag senza contatto. Supporta i tag ISO 14443 tipo A e B, Mifare, FeliCa e 4 NFC (ISO / IEC 18092), Mifare Ultralight C (tramite pseudo apdu), MIFARE Plus SL1 (UID 4 byte tramite pseudo apdu), il buzzer controllato dall’utente SL3 e il socket SAM.

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Il Software CIE

Il software CIE, detto anche “middleware”, è necessario per utilizzare la Carta di Identità elettronica per l’accesso in rete ai servizi erogati dalle PA. Si usa comunemente per accedere mediante il browser del PC in modo sicuro, utilizzando la CIE.

All’utente viene richiesto di inserire il PIN ricevuto al momento della richiesta della CIE e della consegna di quest’ultima. Per scaricare il software per Windows, Mac o Linux, bisogna recarsi in questa pagina messa a disposizione dallo Stato.

Come richiedere la carta d’identità elettronica

Siamo quasi giunti alla fine della nostra guida alla CIE 3.0, ma prma vediamo passaggio per passaggio come richiedere la carta d’identità elettronica. Ecco tutti gli step da fare e alcune curiosità/domande che spesso i cittadini si fanno sull’argomento.

La richiesta al Comune

La Carta di identità elettronica CIE 3.0 può essere richiesta presso il proprio Comune di residenza o presso il Comune di dimora per i cittadini residenti in Italia e presso il Consolato di riferimento per i cittadini residenti all’Estero.

Il cittadino deve recarsi in Comune con una fototessera, che può essere in formato cartaceo o elettronico. In quest’ultimo caso, va presentato su un supporto USB.

Prenotazione della richiesta

Il cittadino può prenotare un appuntamento nel proprio Comune per il rilascio della Carta d’identità elettonica. Ed è possibile farlo recandosi nella piattaforma “Prenotazioni CIE” disponibile a questo indirizzo.

Quanto costa richiedere la CIE

In ogni caso, prima di avviare la pratica di rilascio della Carta è obbligatorio versare la somma di 16,79 euro presso le casse del Comune, oltre ai diritti di segreteria, ove previsti. Bisognerà inoltre conservare il numero della ricevuta di pagamento.

Quanto tempo ci vuole per avere la carta d’identità

Un altro importante punto che forse ti starai chiedendo è quanto tempo ci vuole per avere la carta di identità. Non moltissimo: il cittadino riceverà la CIE all’indirizzo indicato entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta.

Può provvedere al ritiro del documento anche una persona delegata, solo se le sue generalità sono state fornite all’operatore comunale al momento della richiesta.

Come delegare la presentazione della domanda

Se il cittadino risulta impossibilitato a presentarsi allo sportello del Comune a causa di malattia grave o altre motivazioni (come ad esempio reclusione o appartenenza ad ordini di clausura), un suo delegato deve recarsi presso il Comune con la documentazione attestante l’impossibilità a presentarsi presso lo sportello.

Il delegato dovrà fornire la carta di identità del titolare o altro suo documento di riconoscimento, la sua foto e il luogo dove spedire la CIE. Effettuato il pagamento, concorderà con l’operatore comunale un appuntamento presso il domicilio del titolare, per il completamento della procedura.

Come spostare appuntamento per carta d’identità?

Nel caso in cui invece ti stia chiedendo come spostare appuntamento per carta d’identità, è possibile gestire la prenotazione tramite questa pagina.

Quanto tempo prima si può rinnovare la carta d’identità?

Alcuni si chiedono anche quanto tempo prima si può rinnovare la carta d’identità. La richiesta di rinnovo della propria carta è possibile farla non solo al momento o dopo l’effettiva scadenza, ma anche prima del termine.

Si può effettuare la richiesta al massimo 180 giorni prima, solo in un caso: quando il vecchio documento risulta deteriorato tanto che non si riesce più a leggerlo.

Cosa fare quando scade la carta d’identità?

Prima di vedere cosa fare quando scade la carta d’identità, analizziamo i termini di scadenza della CIE 3.0. La durata del documento varia secondo le fasce d’età di appartenenza.

Nel dettaglio:

  • 3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni;
  • 5 anni per i minori di età compresa tra i 3  e i 18 anni;
  • 10 anni per i maggiorenni.

Una volta scaduta, bisogna procedere al rinnovo seguendo gli stessi passaggi della procedura di rilascio (il costo per il rinnovo è sempre di 16,79 euro).

In caso di smarrimento o furto della CIE

In caso di smarrimento o furto della CIE, il cittadino è tenuto a sporgere regolare denuncia presso le forze dell’ordine; la richiesta di rinnovo dovrà essere presentata sempre presso il proprio Comune di residenza o dimora.

Validità della CIE 3.0 all’estero

La CIE 3.0 può essere rilasciata valida per l’espatrio. Per i cittadini italiani la carta d’identità elettronica è valida per l’espatrio nei paesi UE e in quelli in cui l’Italia ha speciali convenzioni salvo impedimenti di legge.

eIDAS: abilitazione pubbliche amministrazioni dell’Unione europea

Dopo il Belgio, la Grecia, la Svezia e l’Estonia, anche la Spagna si è connessa al nodo eIDAS italiano. Presto seguiranno le adesioni degli altri Paesi dell’Unione. L’obiettivo è quello di abilitare l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni europee tramite SPID e carta d’identità elettronica.

Il cittadino italiano può collegarsi con le sue credenziali SPID ai servizi online delle PA dei paesi citati. Il Regolamento eIDAS impone alle pubbliche amministrazioni europee di rendere accessibili i propri servizi attravers tutte le identità digitali degli Stati membri.

Fornisce, inoltre, una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e PA e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Unione Europea.

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Pubblicato il
24 nov 2020
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