Cisco, sicurezza aziendale su device privati: lo stato dei fatti

Cisco, sicurezza aziendale su device privati: lo stato dei fatti

Cisco fa il punto sulla sicurezza aziendale nel tempo dei device personali: così occorre maturare una nuova consapevolezza su rischi e soluzioni.
Cisco, sicurezza aziendale su device privati: lo stato dei fatti
Cisco fa il punto sulla sicurezza aziendale nel tempo dei device personali: così occorre maturare una nuova consapevolezza su rischi e soluzioni.

Quando i dati si accumulano, la banca dati si fa ricca di valore. E quando una banca è ricca di valore, all’esterno c’è chi fa incetta di idee e di strumenti per riuscire a penetrarne il forziere. Sara Assicurazioni, nello scegliere Cisco Secure per blindare la propria banca dati, dimostra quanto importante sia questo ambito: un’architettura di sicurezza capillare per l’implementazione di un modello “Zero Trust” è la scelta effettuata, con Cisco al timone per fare in modo che i clienti Sara Assicurazioni abbiano le proprie posizioni, i propri dati ed i propri profili blindati rispetto alle minacce esterne.

Ma c’è un aspetto che Cisco sottolinea soprattutto a partire dai dispositivi personali e domestici, prima ancora che rispetto alla sicurezza aziendale: troppi utenti non hanno la necessaria consapevolezza circa i rischi che corrono quotidianamente e questo dato è ancor più grave se si considera che il 70% di questi device è anche usato per motivi di lavoro.

Dispositivi personali, rischio aziendale

La ricerca condotta da Cisco pone in evidenza alcuni trend fondamentali:

  • il 71% degli utenti invia mail dal proprio device personale
  • il 54% degli utenti fa telefonate di lavoro dal proprio device personale
  • il 56% condivide documenti aziendali dal proprio device personale

Ecco che un dispositivo privato, senza le necessarie cautele e protezioni, diventa quindi un possibile grave vulnus per l’azienda, per i progetti che porta avanti e per i dati che conserva.

Le aziende sono ecosistemi che sommano molte parti diverse e variabili. La nostra ricerca sull’atteggiamento dei consumatori verso la sicurezza informatica al di fuori dal perimetro dell’organizzazione conferma che l’errore umano non può essere cancellato e le persone continuano a rappresentare un rischio importante per le imprese di ogni dimensione, indipendentemente dalla quantità e dalla qualità delle misure di sicurezza adottate

Lothar Renner, Managing Director Cybersecurity EMEA di Cisco

Con l’avvento della pandemia e con l’aumento del lavoro ibrido, questa situazione non ha fatto altro che aggravarsi: l’iperconnettività e l’uso di device privati nel lavoro aziendale ha reso le abitudini personali una questione centrale nelle policy aziendali di sicurezza e, nell’impossibilità di cancellare un fattore come l’errore umano, non resta che porre in essere tutte le misure utili a mitigarlo. “Se c’è un momento in cui le aziende devono fare ordine“, spiega Cisco, “il momento è questo“. Il rischio è infatti quello di perdere il controllo, e la perdita del controllo significa semplicemente atteggiamento vulnerabile al cospetto di minacce sempre più mirate e sofisticate.

Cisco Secure e Sara Assicurazioni

Soluzioni come Cisco Umbrella, Cisco Secure Endpoint, Cisco AnyConnect, Cisco Identity Service Engine (ISE) e Cisco SecureX“, spiega il gruppo Cisco, “hanno permesso una gestione efficiente in ambienti diversi. E i benefici non si sono fatti attendere, primo fra tutti una chiara visione di tutte le minacce rilevate e la loro gestione tramite un unico strumento“. Approfondisce inoltre Lugi Vassallo, COO e CTO di Sara: “Soluzioni come Cisco Umbrella, Cisco Secure Endpoint, Cisco AnyConnect, Cisco Identity Service Engine (ISE) e Cisco SecureX, hanno quindi permesso una gestione efficiente in ambienti diversi. E i benefici non si sono fatti attendere, primo fra tutti una chiara visione di tutte le minacce rilevate e la loro gestione tramite un unico strumento. La gestione delle minacce tramite più soluzioni era stressante per il nostro team di cybersecurity e ciò ha determinato la necessità di un approccio innovativo alla sicurezza. Avevamo bisogno di un partner forte, con una grande esperienza nella tecnologia cloud, in grado di proteggere l’azienda e i nostri utenti con una soluzione completa e di supportare architetture di sicurezza avanzate come quella Zero Trust. E questo partner non poteva che essere Cisco“.

Case history di questo tipo esplicano le strategie poste in essere dai grandi gruppi per proteggere le preziose banche dati che custodiscono tra i propri asset di maggior valore. Proteggere i dati è mutuo interesse di azienda e cliente, il che pone Cisco in posizione di controllo rispetto ad uno scrigno che occorre mantenere protetto da qualsivoglia intrusione. Il controllo degli end-point ed il monitoraggio dei firewall consente una visione completa del sistema, operando su tre livelli di utenze (dipendenti, agenzie, clienti) ed intercettando centinaia di minacce a tutela dell’integrità del sistema.

Torna in auge il termine “resilienza”, ma con una accezione nuova e importante: non è più soltanto una forma di resistenza alle pressioni di un contesto messo in ginocchio dalla pandemia, ma è un modo per incardinare la resistenza quotidiana alle pressioni esterne con metodo e rigidi protocolli. Per tutto ciò Sara ha scelto Cisco e “la Compagnia oggi è in grado di perseguire nuove opportunità di business con maggiore fiducia“.

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Pubblicato il
17 nov 2022
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