Web – Microsoft sulla questione si gioca tutto e lui lo sa bene, tanto da aver voluto dire la sua, anche se solo dopo la sentenza pronunciata contro l’azienda di Bill Gates. Jim Clark, cofondatore di Netscape e per anni nemico numero uno per Microsoft, ha voluto levare la sua ascoltatissima voce in favore del big di Redmond.
Clark ha spiegato che a suo parere Internet Explorer, il browser, non dev’essere separato a viva forza da Windows. Come noto, i “rimedi antimonopolio” pensati dal tribunale nel procedimento antitrust contro Microsoft, prevedono lo spezzamento dell’azienda in due società, una delle quali si dovrebbe occupare di Windows e di nessuno degli altri software dell’azienda.
Tuttavia, il motivo per cui Clark ha espresso questa opinione non è quello di correre in soccorso di Gates, quanto invece di spiegare che se si lascia Internet Explorer alla Microsoft che si occuperà di applicazioni, si avrà un nuovo monopolio: “Il browser può essere un sistema operativo. Il browser è per internet quello che il sistema operativo è per le applicazioni per PC”.
Secondo Clark, la leadership di Microsoft nel settore dei browser, associata alla velocità di evoluzione della rete e alla sempre crescente importanza dei sistemi internet, rischia di dare vita ad un secondo monopolio nel mondo online, dopo aver cercato di spezzare quello “off line”.