Cloud gaming: EA e Stadia, partner e concorrenti

Cloud gaming: EA e Stadia, partner e concorrenti

Anche Electronic Arts pensa a un proprio servizio di cloud gaming: un altro potenziale concorrente all'orizzonte per Google Stadia e Microsoft xCloud.
Cloud gaming: EA e Stadia, partner e concorrenti
Anche Electronic Arts pensa a un proprio servizio di cloud gaming: un altro potenziale concorrente all'orizzonte per Google Stadia e Microsoft xCloud.

Electronic Arts è uno dei publisher che fin da subito hanno confermato il loro supporto a Stadia, la piattaforma di Google per il cloud gaming che esordirà a novembre anche in Italia (a proposito, chissà se la stretta di mano includerà FIFA 20). La società potrebbe però svolgere il doppio ruolo di partner-competitor per il gruppo di Mountain View, con la prospettiva di lanciare in futuro un servizio concorrente.

Stadia, un concorrente da Electronic Arts?

L’indiscrezione è stata raccolta e pubblicata dalla testata Hollywood Reporter. Va ricordato che l’azienda già dispone di un servizio in abbonamento, EA Access, lanciato nel 2014 su Xbox One e giunto due anni più tardi anche su PC come EA Origin Access. Non si tratta però di una piattaforma per il gioco in streaming, come sarà Stadia, bensì pensata per offrire l’accesso a una selezione di titoli da installare in locale, a fronte di una spesa mensile.

L’ipotesi di vedere il publisher lanciare la propria alternativa nel territorio del cloud gaming non è comunque da escludere, come dichiarato da Mike Blank, Senior Vice President della divisione Player Network.

Possiamo, potremmo, proporre il nostro. Detto questo, penso ci sia spazio sufficiente nel mercato per servizi complementare e concorrenti che offrono esperienze di tipo diverso a diversi giocatori.

Immancabile il paragone con Netflix, utile a comprendere come seppur rivolgendosi a target differenti, lo streaming dei titoli videoludici e quello dei contenuti multimediali possano condividere le medesime dinamiche e strategie di business.

Dobbiamo essere laddove sono i giocatori e non tutti i giocatori sono presenti su ogni servizio o dispositivo, così come non ogni spettatore è su Netflix.

La breve intervista si conclude con un accenno al cross-play, che secondo Blank andrà a costituire una componente sempre più importante per i titoli, valore aggiunto per conquistare il pubblico andando oltre i confini imposti da una singola console o piattaforma.

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Pubblicato il
21 giu 2019
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