Colpevoli due membri di DrinkorDie

Colpevoli due membri di DrinkorDie

Nel Regno Unito due componenti della crew warez più celebre sono stati dichiarati colpevoli di associazione finalizzata alla frode. Rischiano anni di galera
Nel Regno Unito due componenti della crew warez più celebre sono stati dichiarati colpevoli di associazione finalizzata alla frode. Rischiano anni di galera


Londra – Non hanno cercato di arricchirsi con la loro attività ma la messa in rete di crack e software professionale senza autorizzazione potrebbe portarli dietro le sbarre per anni. Sono due componenti di DrinkorDie , forse la più celebre organizzazione dedita al warez sgominata da un’operazione di polizia nel 2001 .

Per il 39enne Steven Dowd e il 29enne Alex Bell, la giuria del processo in cui sono coinvolti non ha avuto dubbi: sono colpevoli di aver partecipato ad una organizzazione dedita alla distribuzione illegale di software. Si parla per loro due in particolare di software professionale la cui diffusione non autorizzata avrebbe provocato gravi danni ai produttori.

Uno dei procuratori dell’accusa ha spiegato che “loro forse si vedono come una sorta di Robin Hood moderni, che rubano ai ricchi per dare ai poveri, ma in realtà dietro c’è una frode”.

Per i due la sentenza che verrà emessa nelle prossime settimane potrebbe rivelarsi piuttosto pesante: secondo i procuratori hanno dato vita ad una distribuzione illegale di questi software che non ha precedenti nel Regno Unito.

Nei giorni scorsi un altro membro della crew residente in Australia è stato oggetto di una singolare decisione che porterà alla sua estradizione negli USA dove verrà sottoposto a processo per aver distribuito crack per software e molti materiali dopo averli sprotetti.

Non sono questi, peraltro, i primi componenti di DrinkorDie che hanno dovuto fare i conti con accuse e processi. Già nei primi mesi del 2002 John Sankus Jr. negli USA, considerato la mente dell’organizzazione, ha patteggiato ammettendo le proprie colpe e venendo poi condannato a quattro anni di carcere. 33 mesi dietro le sbarre, invece, è la sentenza che ha colpito il suo “collega” A. Barry Erikson, condannato , così come 18 mesi di carcere sono stati comminati nel 2003 a Shane Pittman.

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Pubblicato il 18 mar 2005
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