Ci sono tanti motivi per cui un webmaster potrebbe voler impedire l’accesso al proprio sito web da uno (o più) Paesi specifici, il più delle volte legati a una questione di sicurezza. Ma come bloccare questo tipo di traffico? Esistono diversi strumenti strumenti sul web, tutti “accessori” da acquistare e installare separatamente. Una soluzione potrebbe essere quella di acquistare un servizio hosting che includa già questa funzionalità gratuitamente, senza costi aggiuntivi.
SiteGround è un provider che offre questo tipo di servizio. A partire da ottobre, infatti, ha introdotto gratis nel suo arsenale per la protezione dei siti web l’opzione per bloccare traffico in arrivo da nazioni specifiche: una bella aggiunta, che permette non solo di incrementare la sicurezza del portale ma anche di migliorarne le prestazioni per via del diminuito consumo di risorse utilizzate.
Motivi per bloccare il traffico da un Paese specifico
Come abbiamo già anticipato, sono diversi i motivi – molti legati alla sicurezza del sito web. Tra le motivazioni più comuni troviamo la volontà di bloccare il traffico dannoso, utile quando ci rendiamo conto di numero di accessi sospetti e stranamente elevati da un Paese fuori target. Un altro motivo, invece, riguarda l’ottimizzazione. Predisporre il traffico in modo tale da rivolgere la propria attività a determinati Paesi permette di fornire un servizio molto più efficiente e specifico.
Come funziona lo strumento blocco di SiteGround
Utilizzare lo strumento è semplice e intuitivo. Innanzitutto è necessario acquistare un piano hosting SiteGround: a questo link puoi trovare tutti quelli disponibili. Si tratta di servizi hosting WordPress gestiti che offrono un’ampia gamma di funzionalità utili alla gestione di un sito web WordPress. Il piano più venduto è GrowBig e il prezzo è di 5,49 euro al mese, con un risparmio del 76%.
Per aggiungere un Paese all’elenco del bloccati dovrai andare nella sezione Site Tools > Sicurezza > Traffico bloccato > Blocca Paese. Individua la nazione da cui desideri bloccare l’accesso: da quel momento, tutti i visitatori con indirizzo IP che il sistema identifica provenire da quel determinato Paese, verrà rimandato alla pagina standard che avvisa del blocco. Lo strumento consente di impedire l’accesso anche a sottodomini specifici, oltre che al dominio principale.