Immaginiamo la scena: è mezzanotte e un minuto del primo gennaio, si ha ancora il bicchiere in mano e la testa leggermente confusa dal brindisi, mentre il telefono inizia a vibrare come un ossesso con decine di messaggi di buon anno… L’angoscia di dover rispondere a tutti inizia a prendere il sopravvento, cosa si fa?
Programmare i messaggi di Capodanno su Android e iPhone per godersi la festa
Oppure c’è l’opzione intelligente: programmare tutto in anticipo e godersi la festa senza ansia da prestazione. È pura strategia di sopravvivenza sociale.
Su Android la faccenda è relativamente indolore, soprattutto se si usa Messaggi di Google, l’app che ormai è diventata lo standard di fatto. Il processo è semplicissimo. Si apre l’app, si crea una nuova chat, e si sceglie la vittima… ehm, il destinatario degli auguri. Si scrive il messaggio con tutto il calore umano che si riesce a simulare alle undici di sera del 31 dicembre, poi invece di premere direttamente il pulsante di invio, basta tenerlo premuto. Magia: spunta un’interfaccia che permette di scegliere esattamente quando far partire il saluto programmato.
Si può persino creare un gruppo e mandare lo stesso messaggio a tutti in una volta sola. Efficienza pura.
Per anni gli utenti iPhone hanno dovuto ricorrere ad app di terze parti per programmare un semplice messaggio. Ora, finalmente, anche Cupertino ha capito che non tutti vogliono passare la mezzanotte incollati allo schermo.
Il procedimento è altrettanto lineare: si apre l’app Messaggi, si va nella conversazione che interessa, si preme il tasto “+”, si seleziona “Invia più tardi”, s’imposta data e ora, si scrive il messaggio. Fatto.
RCS: la rivoluzione passata inosservata
Gli SMS stanno lasciando spazio a RCS, il nuovo standard per la messaggistica di base sugli smartphone. Rich Communication Services è il nome pomposo per dire “messaggi che funzionano come WhatsApp ma dentro l’app nativa del telefono“. Invece di usare la rete telefonica tradizionale come gli SMS, il nuovo standard sfrutta la connessione dati come WhatsApp o Telegram, dice quando qualcuno ha letto il messaggio, supporta immagini di qualità decente e altre amenità che diamo ormai per scontate.
Android lo supporta da anni, mentre Apple ha fatto la sua solita mossa strategica, resistere fino all’ultimo, poi cedere fingendo che fosse stata un’idea sua fin dall’inizio. In Europa molti operatori hanno già attivato il servizio. Su Android funziona a prescindere dal gestore telefonico, su iPhone invece dipende se il proprio operatore ha deciso di unirsi alla festa o meno.
Va precisato tuttavia, che in Italia al momento nessun operatore principale fornisce pieno supporto RCS integrato (né su iPhone né su Android) attraverso i propri servizi di rete.