Francia, TousAntiCovid per il contact tracing: nuovo nome, stessa app

Contact tracing: in Francia l'app cambia nome

L'applicazione francese per il contact tracing cambia nome: da StopCovid a TousAntiCovid, ma la sostanza non cambia.
Contact tracing: in Francia l'app cambia nome
L'applicazione francese per il contact tracing cambia nome: da StopCovid a TousAntiCovid, ma la sostanza non cambia.

La Francia ha deciso di ribattezzare la sua applicazione dedicata al contact tracing: fino ad oggi nota come StopCovid, da ora in poi si chiamerà TousAntiCovid. Il nome è nuovo, ma la sostanza non cambia. Il software continuerà a funzionare basandosi sull’approccio centralizzato del protocollo ROBERT, a differenza di quanto avviene ad esempio con la nostra Immuni e con la maggior parte dei sistemi impiegati negli altri paesi europei.

Francia, contact tracing: da StopCovid a TousAntiCovid

Una decisione presa da Parigi nel tentativo di spingere i download, mai decollati con ovvie conseguenze negative per l’efficacia dell’iniziativa. Disponibile nel territorio transalpino da inizio giugno, ha fatto registrare una partenza piuttosto lenta nei suoi due primi mesi di disponibilità, senza poi accelerare.

Come già scritto le funzionalità rimangono quasi del tutto invariate, anche se il cambio di nome porta con sé alcuni ritocchi all’interfaccia e l’introduzione di caratteristiche inedite come l’accesso diretto ai dati ufficiali aggiornati a proposito della pandemia, link verso siti e risorse istituzionali e l’elenco delle misure da rispettare per far fronte all’emergenza.

Screenshot per l'applicazione francese TousAntiCovid dedicata al contact tracing

Chi ha già installato StopCovid riceverà automaticamente l’update. Fino ad oggi l’applicazione è stata scaricata e installata da 2,8 milioni di persone.

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A tal proposito, oggi il sito ufficiale di Immuni è stato aggiornato con alcuni nuovi numeri riguardanti l’adesione al progetto: 9.229.190 download e 22.796 notifiche inviate da 1.134 utenti positivi a COVID-19 che lo hanno segnalato attraverso l’app. Questi ultimi due numeri avrebbero potuto essere di gran lunga superiori con un maggiore impegno di regioni e ASL: una occasione persa.

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Pubblicato il
23 ott 2020
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