I backup automatizzati sono ormai una prassi per migliaia di aziende e privati. Ma a cosa servono e perché sono così diffusi sia in ambito lavorativo che privato?
Ogni giorno accumuliamo decine di file: foto scattate con lo smartphone, video di vacanze e serate con gli amici ma anche documenti personali e aziendali che costituiscono a tutti gli effetti l’essenza della nostra vita digitale. Archiviamo con leggerezza la nostra vita personale e lavorativa su un dispositivo, spesso sottovalutando il rischio di perdere anni di lavoro e preziosi ricordi per un inconveniente come un guasto hardware, un errore di distrazione, un attacco informatico o, nel peggiore dei casi, un furto.
Perdere i dati non è solo un danno materiale, ma anche un danno morale, soprattutto quando si realizza che una volta persi, nella stragrande maggioranza dei casi, non potremo più riaverli. Fortunatamente, oggi esistono diverse soluzioni semplici da usare e relativamente economiche per tenere al sicuro i file importanti automatizzando il processo di backup.
Cosa serve per creare un backup automatizzato
La creazione di un backup non richiede necessariamente l’acquisto di un software di terze parti o la sottoscrizione di un abbonamento. Sono disponibili soluzioni gratuite integrate nei principali sistemi operativi come Windows e macOS. Se hai bisogno di funzioni particolari o di un’elevata quantità di spazio, la cosa migliore è acquistare uno spazio sul cloud, oppure investire su un NAS o su un’unità esterna dedicata (SSD / HDD).
Se ti serve il backup di qualche documento, oppure vuoi mettere al sicuro le foto che hai sul PC o sullo smartphone, puoi optare per i sistemi di backup automatizzati offerti dal tuo sistema operativo di riferimento o da servizi gratuiti come Google Drive.
Per cominciare:
- Scegli i file: prima di configurare il backup, dovrai decidere quali file archiviare. Puoi selezionare singoli documenti, foto, video, file di lavoro, ma anche intere cartelle, partizioni o creare un’immagine del sistema operativo che ti permetterà di ottenere un ripristino completo in caso di malfunzionamento.
- Scegli il software: puoi scegliere un software come Windows Backup (Windows) o Time Machine (macOS). In alternativa esistono numerosi software di terze parti come Acronis True Image, EaseUS Todo Backup, Macrium Reflect o Cobian Backup. Questi servizi offrono sia piani gratuiti limitati in termini di spazio e funzioni, sia opzioni a pagamento con più spazio di archiviazione e funzioni avanzate.
- Decidi dove salvare i dati: puoi usare un supporto fisico, come un HDD, un SSD o un NAS, oppure un servizio di cloud storage come Google Drive, OneDrive, Dropbox e via dicendo. Se vuoi la massima sicurezza, scegli un sistema ibrido che combina il backup locale (su disco rigido o NAS) con il backup su cloud.
- Imposta la frequenza dei backup: di norma, i backup automatizzati aggiornano i file ogni 24 ore, ma puoi impostare intervalli di tempo più o meno lunghi in base alle necessità. Per quanto riguarda la gestione dei file puoi aggiungere, rimuovere o spostare gli elementi presenti all’interno del backup in ogni momento.
Ora vediamo più nel dettaglio come eseguire un backup automatizzato su Windows e macOS.
Software di backup gratuiti (Windows e macOS)
Queste opzioni gratuite sono integrate nei sistemi operativi Microsoft e Apple; entrambe si appoggiano ai rispettivi cloud e offrono una versione gratuita con spazio limitato e diversi piani di abbonamento che offrono più opzioni di backup e un maggiore spazio di archiviazione.
Backup Windows 11: Windows Backup – OneDrive
Impostare un backup automatizzato su Windows 11 è molto semplice. Basta accedere a Windows Backup con l’account Microsoft per ottenere gratuitamente 5GB di spazio nel cloud di OneDrive. Se ti occorre una copia del sistema o hai bisogno di più spazio puoi optare per un supporto fisico (HDD – SSD esterno, NAS o server) o scegliere un piano di abbonamento.
Una volta selezionato il supporto, apri Windows Backup e scegli le singole cartelle o i file da caricare selezionandole dall’elenco. Ricorda, se deciderai di archiviare i tuoi file sul clopud potrai accedervi da qualsiasi dispositivo collegato con il tuo account Microsoft, ovunque ti trovi.
Il backup di Windows è automatizzato e viene effettuato dal sistema ogni 24 ore. Inoltre, è presente un’opzione per sincronizzare l’account Microsoft con OneDrive in modo da memorizzare le impostazioni di sistema e le preferenze (temi, applicazioni, sfondi, browser etc.).
Backup macOS: Time Machine – iCloud
Se sei un utente Mac puoi fare affidamento su Time Machine. Per iniziare è sufficiente collegare un’unità esterna al Mac tramite le porte USB o Thunderbolt. Apple consiglia un dispositivo di archiviazione che abbia almeno il doppio della capacità di archiviazione del Mac al quale viene collegato. Se hai un MacBook da 1TB, dovrai quindi scegliere un disco di backup da almeno 2TB.
Una volta scelto il dispositivo di archiviazione, dovrai configurarlo come disco per il backup. Se il sistema operativo è macOS Ventura o versioni successive apri il menù Apple e seleziona “Impostazioni di Sistema” > “Generali” > “Time Machine” (nella barra laterale a destra dello schermo).
Ora scegli la voce “Aggiungi disco di backup” oppure clicca il pulsante “Aggiungi (+)”. A questo punto seleziona il dispositivo di archiviazione collegato all’interno della lista dei dispositivi, quindi clicca su “Set Up Disk” (configura disco).
Una volta impostato come disco di backup predefinito il Mac inizierà ad utilizzarlo di default. A questo punto puoi decidere se eseguire un backup manualmente o attendere l’aggiornamento automatico che, di norma, viene effettuato ogni 24 ore.
Se non disponi di un dispositivo esterno o preferisci archiviare i dati sul cloud, puoi usare iCloud. Questo servizio consente di sincronizzare i dati su tutti i dispositivi collegati al tuo Apple ID. Così facendo foto, video, contatti, calendari, note, password e tutte le impostazioni salvate sui tuoi dispositivi Apple verranno sottoposti a backup automatico. La versione gratuita offre 5GB di spazio, mentre le opzioni a pagamento arrivano fino a 12TB.
L’alternativa: Google Drive
Se vuoi un po’ di spazio extra gratuito sul cloud e hai un account Gmail (bastano pochi minuti per crearne uno) c’è sempre l’opzione Google Drive. Come tutti i servizi di backup gratuiti, anche Drive offre uno spazio limitato sul cloud. Tuttavia, a differenza di OneDrive di Microsoft, il cloud di Google offre ben 15GB di spazio che possono tornare parecchio utili per caricare foto e documenti.
Per accedervi è sufficiente scaricare l’app Google Drive sul PC o aprire Drive dal Browser, selezionare “+ (nuovo)” e scegliere i file o le cartelle da caricare sul cloud.
Una volta sincronizzati i file, il backup si aggiorna ogni 24 ore consentendo di accedere ai dati da qualsiasi device collegato all’account Google.
Servizi di Backup a pagamento
Se ti occorrono più spazio e più opzioni di archiviazione, dovrai rivolgerti a un servizio a pagamento. Ad esempio, Acronis True Image propone un piano base intorno a 5 €/mese, offrendo un backup completo del sistema, protezione avanzata contro ransomware e la flessibilità di sincronizzare dati su cloud e supporti locali. Se preferisci un approccio semplificato con un’interfaccia intuitiva, Backblaze costa circa 7 €/mese e offre uno spazio illimitato, oltre a diverse opzioni di ripristino sia via web che tramite supporto fisico. In alternativa ci sono servizi come Carbonite che offre un sistema di backup automatico per PC e Mac, protezione in tempo reale e un ripristino rapido dei file a 6 €/mese.
Questi sono solo alcuni esempi funzionali a distinguere i servizi a pagamento da quelli gratuiti presenti sui sistemi operativi più diffusi. Se lo spazio offerto dai piani gratuiti elencati in precedenza non ti basta, puoi comunque scegliere di estenderlo pagando un abbonamento ai servizi cloud Microsoft e Apple. Tuttavia, spesso i servizi a pagamento offrono più funzioni e propongono piani convenienti, soprattutto per chi sceglie l’abbonamento annuale.
Considerazioni finali
Come abbiamo visto, creare un backup automatizzato è piuttosto intuitivo e, salvo necessità particolari, in molti casi gratuito. Tuttavia, è importante sottolineare quanto le soluzioni gratuite possano essere limitanti, visto che per avere un backup completo del sistema (immagine del disco) è necessaria un’elevata quantità di spazio. In questi casi, la soluzione migliore è affidarsi a un’unità esterna oppure sottoscrivere un abbonamento mensile/annuale in modo da ottenere più spazio sul cloud.
In generale si può dire che per un’azienda o un privato che conserva documenti importanti è meglio optare per un backup avanzato, possibilmente protetto da crittografia, mentre l’utente comune può tranquillamente affidarsi a servizi gratuiti come Google Drive, Microsoft OneDrive o Apple Time Machine per mettere al sicuro foto e documenti.