Creare video con l'AI è un disastro ambientale

Creare video con l'AI è un disastro ambientale

Ogni risposta di un'AI consuma energia e acqua. Ecco perché l'uso spensierato dell’intelligenza artificiale pesa sull'ambiente.
Creare video con l'AI è un disastro ambientale
Ogni risposta di un'AI consuma energia e acqua. Ecco perché l'uso spensierato dell’intelligenza artificiale pesa sull'ambiente.

Creare immagini e video con l’intelligenza artificiale costa caro all’ambiente. E non parliamo solo del consumo delle GPU che lavorano a manetta per ore. Lo conferma uno studio appena uscito su MIT Technology Review.

Ogni volta che un modello AI risponde consuma energia elettrica, tanta energia elettrica. I data center, infatti, sono sempre più sotto pressione.

L’intelligenza artificiale consuma troppo: i dati choc sull’impatto ambientale

Gli LLM brillano per la loro potenza, ma non per la loro efficienza energetica. Secondo lo studio del MIT Technology Review, ogni volta che un modello AI risponde a una richiesta, consuma mediamente tra i 114 e i 6.700 joule, abbastanza per scaldare qualcosa al microonde per otto secondi.

Ma non appena si passa ai modelli multimodali, le cifre si impennano. Per generare un video AI di cinque secondi servono circa 3,4 milioni di joule, ovvero 2,9 kilowattora di energia. L’equivalente di tre ore e mezza di cottura continua.

Dal 2017 il consumo energetico dei data center è raddoppiato e le proiezioni sono preoccupanti. Entro il 2028, l’intelligenza artificiale rappresenterà la metà di questa domanda. Senza considerare il consumo massiccio di acqua, necessaria per raffreddare i server. Un cane che si morde la coda.

Quando l’innovazione pesa…

Prima che arrivasse l’intelligenza artificiale, le cose andavano bene. I data center erano diventati più efficienti e i consumi si erano stabilizzati. Poi è esploso il fenomeno ChatGPT e dei generatori di video, e l’equilibrio è saltato.

Il problema è che la maggior parte delle persone usa l’AI per divertimento – per creare meme, video buffi, immagini strane – senza rendersi conto di quanto inquina ogni singola richiesta. Le big tech stanno correndo ai ripari. Microsoft punta sul nucleare, altri su chip che consumano meno o sistemi di raffreddamento più intelligenti. Ma la vera svolta arriverà solo quando tutti capiremo il problema.

Certo, il singolo utente conta poco. Ma se milioni di persone iniziassero a usare l’AI con più consapevolezza, le aziende dovrebbero per forza ripensare i loro approcci. L’intelligenza artificiale può cambiare il mondo in meglio, a patto però di non distruggerlo.

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Pubblicato il
27 mag 2025
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