Santa Clara (USA) – Solo pochi anni addietro sarebbe stato difficile per chiunque prevedere l’arrivo sul mercato di processori per PC che potessero tenere testa, anche sulla fascia alta del mercato desktop, ai chip di Intel. Il “miracolo” lo ha fatto AMD che, partendo da molto lontano, è riuscita con il tempo a recuperare il gap nei confronti del colosso di Santa Clara e mettere fine al monopolio che di fatto Intel deteneva da oltre vent’anni.
Là dove hanno fallito produttori come Cyrix, NexGen (poi confluita in AMD), IDT, Centaur, Rise e National Semiconductor, e là dove oggi neppure un colosso dei chip come Via sembra fare molti progressi, AMD è riuscita a sfornare un prodotto competitivo non soltanto sotto il profilo economico ma anche sotto quello tecnologico. Il risultato è quella guerra alla CPU più veloce che da qualche tempo sta tenendo banco fra le riviste e i siti del settore e che rappresenta finalmente un’importante possibilità di scelta per il consumatore.
L’inizio del 2002 non smentisce le previsioni e vede la sfida fra Intel e AMD ancor più serrata. Entrambi i rivali hanno infatti lanciato in contemporanea i loro nuovi cavalli di battaglia: due modelli di Pentium 4 a 2 GHz e 2,2 GHz per Intel e l’Athlon 2000+ per AMD.
I due ultimi chip di Intel appartengono alla nuova generazione di P4 nota con il nome in codice Northwood. Rispetto ai P4 originali, detti Willamette, le nuove CPU adottano un processo di fabbricazione a 0,13 micron (contro i precedenti 0,18 micron) e interconnessioni al rame al posto di quelle tradizionali in alluminio. La conseguenza diretta di questo cambiamento nelle tecnologie produttive dei P4 Northwood fa sì che la dimensione del die di silicio sia passata da 217 mmq a 145 mmq e che il chip ora integri una quantità di cache L2 doppia e pari a 512 KB.
Il passaggio a transistor più piccoli e interconnessioni più efficienti porta con sé anche altri vantaggi, quali una diminuzione dei consumi e del calore dissipato (la tensione del core è passata da 1,75V a 1,5V), un minor costo di produzione e, stando alle dichiarazioni di Intel, ad un incremento prestazionale (rispetto ai P4 Willamette) di circa il 10%.
Per differenziare il nuovo P4 Northwood a 2 GHz con il Willamette di pari frequenza introdotto lo scorso agosto, Intel ha aggiunto al modello più recente il suffisso “A”.
In concomitanza con i nuovi P4 Intel ha poi annunciato il rilascio di una nuova versione del chipset i845 in grado di supportare le più economiche memorie DDR che quindi diventano un’alternativa alle RDRAM anche per la piattaforma P4.
I due nuovi P4 a 2,2 GHz e 2 GHz costano rispettivamente, per ordini di 1.000 unità, 562$ e 364$.
AMD non è rimasta a guardare ed ha prontamente risposto ad Intel con un nuovo modello di Athlon XP.
Sunnyvale (USA) – In contemporanea al lancio dei nuovi P4 da parte di Intel, AMD ha calato sul tavolo da gioco il suo nuovo asso: l’Athlon XP 2000+.
A differenza dei nuovi P4, quest’ultimo modello di Athlon XP non presenta novità rispetto ai suoi predecessori a parte l’aumento di clock, passato dagli 1,6 GHz del modello 1900+ agli attuali 1,67 GHz.
Gli Athlon XP sono stati introdotti sul mercato lo scorso ottobre e, rispetto ai vecchi Athlon Thunderbird, possono contare sulla nuova architettura battezzata “QuantiSpeed” e su di un quantitativo di memoria cache su chip pari a 384 KB.
Il nuovo Athlon XP 2000+ conserva la compatibilità con l’infrastruttura Socket A e supporta un front side bus a 266 MHz. Anche questa CPU viene identificata da AMD utilizzando un numero di modello al posto della frequenza di clock espressa in megahertz. I numeri di modello indicano le prestazioni dell?applicazione corrispondente fra i vari processori Athlon XP e, allo stesso tempo, comunicano la superiorità dell?architettura rispetto agli altri processori AMD Athlon.
A differenza di Intel, AMD non è ancora passata al processo produttivo a 0,13 micron, ma conta di farlo entro la fine dell’attuale trimestre con una nuova versione dell’Athlon XP conosciuta con il nome in codice di Thoroughbred. Nonostante questo, la dimensione degli Athlon XP è di soli 120 mmq, dunque sensibilmente inferiore persino rispetto ai P4 Northwood. A tal proposito c’è però da dire che i nuovi chip di Intel contengono 55 milioni di transistor contro i 37,5 milioni delle CPU targate AMD. Con l’arrivo di Thoroughbred le dimensioni del chip scenderanno ancora e saranno pari a 80 mmq.
Il nuovo Athlon XP 2000+ viene venduto ad un prezzo di $339 per lotti minimi di 1.000 pezzi.
Dai primi benchmark apparsi sui maggiori siti del settore appare evidente l’estrema vicinanza, in prestazioni, fra l’Athlon XP 2000+ ed il nuovo P4 a 2,2 GHz. Sebbene quest’ultimo, specie in alcuni test, sembra riuscire ad avvantaggiarsi della sua cache maggiorata e, in concomitanza con il chipset i850, della maggiore larghezza di banda offerta dalle memorie RDRAM, in generale, e soprattutto con le applicazioni più comuni, le prestazioni dei due chip sembrano andare a braccetto.