In questi giorni si sta parlando molto di IPTV e Pezzotto illegali. Non sono mancati gli attacchi da parte delle principali vittime di questa piaga, le piattaforme detentrici dei diritti di autore sui contenuti trasmessi illegalmente. Recentemente proprio DAZN ha sferrato un duro attacco contro gli utenti di streaming pirata, definendoli un’opportunità per le organizzazioni criminali di compiere ulteriori reati.
A pronunciare questa affermazione forte è stato il CEO di DAZN Italia, Stefano Azzi, che, dopo le accuse dell’AD di Lega Serie A sul tema, ha dichiarato: “Chi compra illegalmente da rivenditori illegali si espone al rischio – spesso la certezza – di offrire a queste pericolose organizzazioni criminali molte opportunità di compiere altri reati“.
Inoltre, Azzi, ha anche ringraziato chi si sta spendendo per combattere la pirateria streaming che danneggia DAZN: “Bisogna riconoscere lo sforzo posto in essere da tutte le istituzioni che, con diverso ruolo, stanno combattendo questa piaga sociale: Parlamento, che ha adottato il nuovo quadro normativo, AGCOM, che lo applica giornalmente, e Guardia di Finanza che, come abbiamo saputo oggi, ha avviato un severo sistema di monitoraggio delle violazioni di chi compra pirateria“.
In un’altra dichiarazione al fulmicotone, Azzi ha anche spiegato: “Cominciano a essere acciuffati coloro che scavalcano i cancelli per entrare su spalti digitali senza avere pagato il biglietto; va rotta l’abitudine all’illegalità. È dovuto a chi gioca pulito. Ai tifosi che scelgono l’abbonamento legale, pagando per sostenere la propria squadra ed i propri campioni e, quindi, meritando uno spettacolo all’altezza. Alle squadre che, direttamente o indirettamente, non incassano il biglietto di questi hooligans digitali. La pirateria ruba risorse a tutti e tradisce la vera passione, oltre a essere un reato“.
DAZN ricorda che la pirateria streaming minaccia la sicurezza personale
Il CEO di DAZN Italia ha anche ricordato che la pirateria streaming è pericolosa per la sicurezza personale: “Dietro a un link illegale non c’è mai solo la trasmissione di una partita: c’è il furto di dati personali e di identità, c’è sottrazione di strumenti di pagamento“.
Azzi ha poi concluso: “Chi clicca senza pensarci spalanca la porta agli hacker e offre champagne ai criminali. Lo dobbiamo allo sport stesso perché senza un pubblico sano tutto perde valore: il suo futuro, la competizione e la passione“.