Xiaomi ha annunciato l’integrazione di DeepSeek, l’AI made in China, nel suo sistema operativo HyperOS. Una mossa audace!
L’AI DeepSeek arriva sugli smartphone Xiaomi
Stando alle indiscrezioni trapelate su Weibo, gli utenti di HyperOS 2.0 possono già sperimentare le nuove funzioni basate su DeepSeek. Basta dire “Apri DeepSeek” e il gioco è fatto. L’AI può generare testi, risolvere problemi logici e persino scrivere codice. E non importa se si parla o si scrive: l’assistente capisce tutto.
Con questa novità, Xiaomi entra di diritto nel club delle aziende che puntano sull’integrazione dell’AI sugli smartphone. Huawei, Honor, Oppo: la concorrenza è agguerrita. Ma DeepSeek-R1, il modello sviluppato in Cina, non teme confronti. Secondo l’azienda, le sue prestazioni sono paragonabili a quelle di ChatGPT e Gemini, pur girando su chip locali come l’Ascend 910C.
Su quali smartphone Xiaomi è disponibile DeepSeek?
Xiaomi ha stilato una lista di 25 modelli compatibili. Ci sono i top di gamma Xiaomi 15 Pro, 15 e 14 Ultra, ma anche i pieghevoli MIX Fold 4 e MIX Flip. Non mancano i tablet Pad 7 Pro e Pad 6S Pro 12.4, né i Redmi K80 Pro, K70 Extreme Edition e Turbo 4.
L’elenco abbraccia diverse fasce di prezzo, dai prodotti premium a quelli più accessibili. Un approccio inclusivo, che apre le porte dell’AI anche a chi ha uno Xiaomi 13 Ultra o un Civi 4 Pro. Per ora serve HyperOS 2.0, ma non è escluso un lancio globale in futuro.
Xiaomi ci tiene a sottolineare la qualità dell’integrazione. DeepSeek non sarà un’ennesima funzione superflua, ma un vero e proprio supporto quotidiano. Un’ambizione non da poco, in un settore che vede nell’AI generativa la chiave per reinventare l’esperienza sugli smartphone. Bisogna vedere se queste promesse si tradurranno in realtà con i prossimi aggiornamenti, soprattutto fuori dalla Cina.