Digital Markets Act: accordo Europa-USA? (update)

Digital Markets Act: accordo Europa-USA? (update)

Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti avrebbero chiesto all'Unione europea di non applicare il Digital Markets Act alle Big Tech USA.
Digital Markets Act: accordo Europa-USA? (update)
Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti avrebbero chiesto all'Unione europea di non applicare il Digital Markets Act alle Big Tech USA.

Secondo il Wall Street Journal, Stati Uniti e Unione europea sarebbero vicini ad un accordo commerciale. Non riguarda però i dazi reciproci, ma una serie di questioni che hanno portato allo scontro tra le due parti negli ultimi mesi. Una di esse è il Digital Markets Act, considerato una minaccia per le Big Tech statunitensi.

Esenzione per le aziende USA?

Un fonte del Wall Street Journal ha confermato l’esistenza di una bozza dell’accordo nell’ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d’America. Nel testo non ci sono riferimenti ai dazi che Donald Trump ha minacciato di imporre all’Unione europea. Il dazio del 20%, annunciato ad aprile, è stato sospeso per 90 giorni, ma potrebbe arrivare al 50% dal 9 luglio in assenza di accordo. Ci sono anche dazi specifici per automobili, acciaio e alluminio.

L’Unione europea ha già preparato i contro dazi che dovrebbero essere applicati dal 14 luglio, ma spera che si raggiunga un’intesa. La bozza dell’accordo riguarda invece altre questioni, tra cui meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, deforestazione e costruzioni navali. C’è inoltre un punto che riguarda il Digital Markets Act (DMA).

La legge europea prevede una serie di obblighi per sette gatekeeper, cinque dei quali sono Big Tech statunitensi: Alphabet (Google), Apple, Amazon, Meta e Microsoft. L’amministrazione Trump ha più volte criticato il DMA, affermando che rappresenta una minaccia per le aziende statunitensi. In seguito alle sanzioni inflitte a Apple e Meta, la Casa Bianca ha dichiarato che sono una nuova forma di estorsione economica (le multe periodiche non verranno però automaticamente applicate).

Secondo il Wall Street Journal, durante gli incontri si è discusso anche di un’eventuale esenzione per le Big Tech USA, ma ciò renderebbe praticamente inutile il DMA perché gli altri due gatekeeper (ByteDance e Booking) chiederebbero lo stesso trattamento.

Aggiornamento (27/06/2025): Teresa Ribera, commissaria UE per la concorrenza, ha dichiarato che non verrà sacrificata l’applicazione del DMA per evitare i dazi di Trump.

Fonte: WSJ
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Pubblicato il
23 giu 2025
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