Digitale terrestre, atto secondo

Digitale terrestre, atto secondo

Il nuovo standard DVB-T2 porterà la vera alta definizione anche sul DTT. Ecco di cosa si tratta e i televisori già compatibili con le nuove trasmissioni
Il nuovo standard DVB-T2 porterà la vera alta definizione anche sul DTT. Ecco di cosa si tratta e i televisori già compatibili con le nuove trasmissioni

Il 2017 avrebbe dovuto essere l’anno del DVB-T2, lo standard di trasmissione della TV digitale destinato a succedere e a migliorare l’attuale DVB-T. Non stiamo parlando dell’inizio di regolari trasmissioni, ma dell’obbligo, per i rivenditori di elettronica di consumo, di mettere in vendita solo ed esclusivamente televisori dotati di decoder DVB-T2 e HEVC. La norma era stata annunciata dal governo nel “Decreto Milleproroghe” alla fine del 2016, anche se i termini si conoscevano già da tempo (articolo 3 del D.L. 192 del 2014). Invece, a tre mesi dalla fatidica data del primo gennaio, ecco arrivare l’ennesima manovra dilatoria fatta su misura, si direbbe, per venire incontro alle richieste della grande distribuzione, ma che potrebbe portare non poca confusione tra i consumatori. La nuova nota interpretativa afferma che i televisori sforniti di decoder DVB-T2 e HEVC nel 2017 non diventeranno “fuorilegge”, ma potranno ancora essere venduti purché abbinati a un decoder esterno abilitato al nuovo standard e purché non siano stati immagazzinati dopo il 30 giugno 2016 (come previsto dal suddetto decreto).

Un aiuto alle aziende
È lecito supporre che la misura sia stata presa accogliendo le pressioni di alcune categorie del commercio, preoccupate di non riuscire a smaltire le scorte di apparecchi non idonei ancora giacenti nei negozi (la comunicazione del Mise, Ministero dello Sviluppo Economico, è stata indirizzata infatti a Aires, Federdistribuzione, Ancc Coop e Ancd Conad). Più in dettaglio, la nota prevede per i rivenditori l’obbligo di dare “adeguata informazione al pubblico sull’alternativa di acquisto tra un apparecchio televisivo integrato con un sintonizzatore digitale conforme e un apparecchio televisivo conforme soltanto mediante l’abbinamento con un decoder esterno”. Stiamo parlando, ovviamente, di una conformità a uno standard televisivo che attualmente non viene ancora utilizzato dalla grande maggioranza delle emittenti, eccezion fatta per la Pay TV Europa 7 e che quindi potrebbe apparire superfluo agli acquirenti meno informati (tanto che viene da chiedersi che fine faranno i decoder DVB-T2 esterni che verranno venduti insieme con i televisori. Verranno messi in soffitta in attesa di poter essere utilizzati?). Ad oggi, infatti, non solo non esistono trasmissioni in chiaro in standard DVB-T2, ma neanche piani definiti per la sua introduzione nel sistema televisivo nazionale. La norma che era stata introdotta con il Milleproroghe e che ora viene aggirata con l’escamotage del decoder esterno in bundle serviva a prevenire il rischio di un futuro, nuovo, switch off epocale , come lo è stato quello che si è svolto fra il 2008 e il 2012, con lo spegnimento delle trasmissioni analogiche. Fissare un termine certo per il blocco delle vendite di TV “solo DVB-T” mirava infatti a sfruttare il fisiologico ricambio del parco apparecchi per spianare la strada al lancio di canali ad alta definizione nel nuovo standard da parte dei principali broadcaster (Rai in testa), i quali, giustamente, non investono nella nuova tecnologia fintanto che non possono contare su un determinato numero di apparecchi presenti nelle case, atti a ricevere le nuove trasmissioni. Ma perché è così importante il DVB-T2? Quali sono le differenze con l’attuale DVB-T e perché sarà inevitabile, prima o dopo, la sua adozione?

Uno standard più efficiente
Il vecchio DVB-T ha quasi vent’anni. È stato definito, infatti, nel 1997 dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) e quindi adottato nella maggior parte dei paesi europei, tra cui l’Italia, per il passaggio dalla TV analogica a quella digitale. Il DVB-T2 nasce nel 2006 e viene ratificato due anni dopo, con l’ambizione di ridurre l’impiego di banda in trasmissione di circa il 30 percento. Si tratta di uno standard “retrocompatibile”: ciò significa che un decoder DVB-T2 è in grado di ricevere anche programmi in standard DVB-T. Non il contrario, ovviamente. A livello tecnico, il DVB-T2 ricalca alcune prerogative dell’omologo satellitare DVB-S2, che per contro è già in uso da tempo per i canali HD. Codici di correzione degli errori (LDPC/BCH) più efficienti rispetto a quelli del DVB-T; utilizzo di un maggior numero di portanti (16.000 e 32.000 anziché 8.000), che permette di ridurre al minimo l’overhead (risorse aggiuntive, ad esempio per sincronismi e protezione dagli errori, rispetto ai dati trasportati) di prefisso ciclico sulle reti a frequenza singola (SFN), con un aumento del 30 percento nella distanza tra i ripetitori senza che si verifichi interferenza (con il DVB-T il limite massimo è di 67 km).

Serve il codec HEVC
Per le sue caratteristiche di ottimizzazione delle risorse frequenziali, il DVB-T2 è ben visto dai broadcaster, in quanto consente una maggior copertura del territorio a parità di siti trasmittenti e della loro potenza, oppure la diminuzione della potenza di trasmissione a parità di copertura del territorio. Un’altra importante innovazione, rispetto al DVB-T, consiste nella possibilità di utilizzare sistemi ad antenna multipla per ridurre le interferenze e una maggiore versatilità nella ricezione in mobilità. Bisogna comunque tener presente che il DVB-T2 è uno standard di “incapsulamento” delle informazioni che inviano a distanza segnali video e audio e deve abbinarsi a un opportuno codec di compressione per poter fare “entrare” le immagini ad alta definizione in un multiplex digitale che occupa una frequenza. Per le sue peculiarità è stato scelto l’HEVC (High Efficiency Video Coding o H.265) che può essere considerato l’evoluzione del codec H.264 (o MPEG4 AVC), attualmente in uso con lo standard DVB-T per il video HD. In un canale di larghezza 8 MHz, infatti, l’H.265 consente la trasmissione di ben 5 diversi programmi HD (laddove l’accoppiata DVB-T/H.264 ne permetterebbe solo 2). L’HEVC, quindi, raddoppia il rapporto di compressione dati rispetto al codec H.264/MPEG-4 AVC, mantenendo lo stesso livello di qualità video grazie al processamento parallelo del segnale reso possibile dai moderni processori CPU multi-core. Approvato nel gennaio 2013, l’HEVC è stato sviluppato dal Moving Picture Experts Group (MPEG) e dal Video Coding Expert Group (VCEG) dell’ITU-T, sotto il nome di ISO/IEC 23008-2 MPEG-H Part 2 e ITU-T H.HEVC. Il dato più interessante, per l’industria televisiva, è la possibilità di supportare le trasmissioni 4K e 8K. Per noi utenti, invece, la vera grande novità è che finalmente potremo godere appieno dell’ultra alta definizione video.

Di seguito alcuni dei nuovi televisori compatibili con lo standard DVB-T2.


SAMSUNG UE49K5100AK
È dotato di schermo da 49″ con design Joiiii. Si distingue per la particolarità dei piedini di supporto, metallici, facilmente smontabili. Sono forniti in due coppie di diversa lunghezza, in modo che montando i più lunghi avanti o indietro si può inclinare lo schermo in alto o in basso, ad esempio per guardare la TV a letto. Ovviamente è possibile appendere l’apparecchio alla parete rimuovendo in modo semplice i piedini.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Risoluzione : 1.920×1.080 pixel Diagonale : 123 cm (49″) Processore video : HyperReal Smart TV : Sì Connettività : 1 USB, 2 HDMI, 1 video component, 1 out audio digitale ottico, Wi-Fi Tuner digitale : DVB-T/T2 HEVC/C Tuner analogico : Sì Slot CI : Plus 1.3 Potenza audio : 10 + 10 watt Dimensioni : 1.096,8 x 676,2 x 88 mm Peso : 12,7 kg Prezzo : € 470,00


LG 49UH770V
Questo televisore LG permette di sperimentare la maggiore qualità delle immagini Ultra HD unita allo HDR10/HDR Dolby (HDR Super), che si traduce in un maggior controllo della luminosità migliorando brillantezza e colori scuri. Il pannello IPS 4K offre prestazioni migliorate rispetto ai normali schermi LED, annullando quasi del tutto le aberrazioni dovute a una visione troppo angolata. La sezione audio porta la prestigiosa firma di Harman Kardon.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Risoluzione : 3.840×2.160 pixel Diagonale : 123 cm (49″) Processore video : Picture Mastering Index Smart TV : Sì Connettività : 3 USB, 3 HDMI 2.0, 1 video composito, 1 out audio digitale ottico, 1 uscita cuffia, Wi-Fi Tuner digitale : DVB-T/T2 HEVC/C, DVB-S2 Tuner analogico : Sì Slot CI : Plus 1.3 Potenza audio : 10 + 10 watt Dimensioni : 1.102 x 695 x 263 mm Peso : 15,4 kg Prezzo : € 870,00


PHILIPS 43PFT5301/12
Design e tecnologia si sposano in questo TV Philips a definizione Full HD. La qualità delle immagini è controllata dal software denominato Micro Dimming, che scompone il quadro in 6.400 parti ottimizzando la visione in ogni situazione, e dalla tecnica Pixel Plus HD per la gestione del contrasto e della luminosità. L’estetica è in linea con i canoni di arredamento moderno, con base d’appoggio angolata e finiture di metallo spazzolato lucido.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Risoluzione : 1.920×1.080 pixel Diagonale : 108 cm (43″) Processore video : Pixel Plus HD Smart TV : Sì Connettività : 2 USB, 2 HDMI 2.0, 1 out audio digitale ottico, 1 uscita cuffia, Wi-Fi Tuner digitale : DVB-T/T2 HEVC Tuner analogico : Sì Slot CI : Plus Potenza audio : 8 + 8 watt Dimensioni : 968,2 x 527,4 x 241 mm Peso : 11 kg Prezzo : € 380,00


TOSHIBA 48U7653DB
Per chi cerca un TV LED 4K con funzioni Smart e 3D dal prezzo interessante e dall’affidabilità garantita da uno dei produttori storici del paese del Sol Levante, questo modello Toshiba rappresenta una delle scelte più azzeccate. Tra le funzionalità aggiuntive da segnalare la possibilità di registrare programmi, anche in HD, su memoria flash (USB). Contenuto il consumo di energia annuale: 127 kWh.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Risoluzione : 3.840×2.160 pixel Diagonale : 121 cm (48″) Processore video : 3D Digital Comb Filter Smart TV : Sì Connettività : 3 USB, 4 HDMI, 1 scart, 1 out audio digitale ottico, 1 uscita cuffia, Wi-Fi Tuner digitale : DVB-T/T2 HEVC/C Tuner analogico : Sì Slot CI : Plus 1.3 Potenza audio : 8 + 8 watt Dimensioni : 1.080 x 678 x 217 mm Peso : 14 kg Prezzo : n.d.


SONY KD-49XD7005
Offre l’esperienza della visione a definizione 4K con il miglioramento della tecnica HDR. Il potente processore video analizza le varie parti di cui si compone il quadro abbinandole a un database di modelli che ottimizza automaticamente trame, contrasto, colore e bordi. Motionflow XR, poi, crea e inserisce fotogrammi aggiuntivi tra i fotogrammi originali, per una maggiore fluidità dell’immagine. Tra le funzioni “smart” da segnalare la ricerca vocale dei contenuti tramite Google.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Risoluzione : 3.840×2.160 pixel Diagonale : 123 cm (49″) Processore video : X-Reality Pro Smart TV : Sì Connettività : 3 USB, 4 HDMI, 1 scart, 1 video composito, 1 out audio digitale ottico, 1 uscita cuffia, Wi-Fi Tuner digitale : DVB-T/T2 HEVC/C Tuner analogico : Sì Slot CI : Plus 1.3 Potenza audio : 10 + 10 watt Dimensioni : 1100,7 x 690 x 230,5 mm Peso : 14,1 kg Prezzo : € 715,00


PANASONIC VIERA TX-40CS630
La caratteristica principale di questo tv Full HD Led Panasonic si chiama In House Tv Streaming e consiste nella possibilità di visualizzare sul TV le immagini dei normali programmi trasferendole tramite rete Wi-Fi (o Powerline) e protocollo IP. Ciò permette, ad esempio, di posizionare l’apparecchio anche dove non è presente una presa di antenna. Il TX-40CS630 dispone inoltre di schermo 3D con occhiali attivi. Contenuti i consumi energetici: 69 kWh l’anno.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Risoluzione : 1.920×1.080 pixel Diagonale : 100 cm (40″) Processore video : Bright Panel Plus Smart TV : Sì Connettività : 2 USB, 3 HDMI, 1 out audio digitale ottico, 1 uscita cuffia, Wi-Fi Tuner digitale : DVB-T/T2 Tuner analogico : Sì Slot CI : Plus 1.3 Potenza audio : 10 + 10 watt Dimensioni : 904 x 560 x 202 mm Peso : 12 kg Prezzo : € 400,00

Per il video HD del futuro, serve di nuovo il decoder
Come abbiamo detto a inizio articolo, dall’1 gennaio 2017 doveva iniziare la vendita dei nuovi televisori compatibili con lo standard DVB-T2 per la televisione digitale terrestre. Nella realtà, con l’anno nuovo i negozi di elettronica continueranno ad essere pieni di “vecchi” televisori che, per rispettare le nuove norme, verranno venduti insieme a un decoder DVB-T2. Al momento uno dei più interessanti decoder compatibili con il nuovo standard è il TeleSystem TS6810 Stealth . Collegabile a qualsiasi televisore HD Ready munito di ingresso HDMI, ha l’indiscutibile pregio di poter essere fissato direttamente dietro alla TV, mediante l’apposito supporto adesivo, rendendo in questo modo l’apparecchio televisivo pienamente compatibile con la ricezione dei futuri canali nel nuovo standard. Il decoder TeleSystem dispone di funzione LCN (Logical Channel Number), ossia ordina la lista canali secondo la numerazione stabilita dall’Autorità per le Comunicazioni, e di EPG (Electronic Program Guide), la guida ai programmi ad aggiornamento automatico. Con il TS6810 Stealth è inoltre possibile registrare i programmi, servendosi della funzione Rec, e rivederli collegando al decoder, tramite la porta USB, un hard disk o una memoria flash. Possibili anche le registrazioni programmate assistite dalla EPG. La porta USB può essere utilizzata anche per trasferire al TV immagini o file audio da una pendrive. Il cavo HDMI per il collegamento al TV è in dotazione. Infine, ovviamente il TS6810 Stealth è conforme ai requisiti tecnici obbligatori richiesti dal primo luglio 2016.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Formati video supportati : 576i, 720p, 1080i, 1080p Risoluzione video max : 1080p@50Hz Media Player : via USB (compatibile H.265) Telecomando : universale “2 in 1” Dimensioni : 116 x 81 x 23 mm Prezzo : € 55,00

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Pubblicato il
21 dic 2016
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